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Tra storia e ricordi | 21 marzo 2021, 09:00

Sulle alture di Badalucco alla scoperta di come vengono raccolte le olive: protagonista il frantoiano Giobatta Panizzi

Nella rubrica 'Tra Storia e Ricordi' curata da Roberto Pecchinino

Sulle alture di Badalucco alla scoperta di come vengono raccolte le olive: protagonista il frantoiano Giobatta Panizzi

Oggi saremo trasportati sulle alture di Badalucco, e scopriremo come vengono raccolte le olive, come funziona un antico frantoio, come avviene la frangitura sino all'estrazione dell'Olio extravergine di Oliva.

In occasione della settimana della Cultura nel 2011, avevo realizzato un documentario sulla storia dell'oliva taggiasca. Come testimonial oltre al frantoiano Giobatta Panizzi chiamato “Cicin”, ne troverete uno veramente straordinario, il frate cappuccino “Padre Onorio” che si era prestato a darmi una mano per l'inizio del documentario. Una parte veramente straordinaria, che in quei pochi secondi di riprese, scorrono centinaia di secoli di quanto fossero importanti le piante di ulivo e i suoi frutti.

Oggi 21 marzo 2021, primo giorno di primavera, non so se il frantoio di Panizzi è ancora attivo e se la sua azienda è aperta. Dedico comunque questa puntata a Padre Onorio, amico indimenticabile e che purtroppo con la sua scomparsa a lasciato un vuoto incolmabile a Taggia e nei cuori degli abitanti della Valle Argentina.

Ringrazio l'amico Cicin, per essere sempre stato pronto a darmi una mano, quando dovevo fare un documentario o riprese per servizi o reportage radiotelevisivi.

Mi auguro che sia ancora aperto, il fantastico Museo dell'Ulivo, realizzato nell'antico frantoio, sono certo che se lo visiterete ne rimarrete affascinati.

La visita all’Antico frantoio Panizzi a Badalucco è un’esperienza interessante in qualunque periodo dell’anno si svolga: infatti durante il periodo invernale, nel momento in cui il frantoio è in funzione e quindi si può osservare tutto il ciclo della spremitura a freddo. In questa fase si osserva il ciclo produttivo dell’olio, dalla pesatura delle olive, allo schiacciamento con le grandi macine in pietra,  fino alla separazione dell’olio dalle acque di vegetazione nella centrifuga.

Durante la tarda primavera, o in estate, periodo dell’anno durante il quale il frantoio è chiuso è possibile ascoltare racconti ed aneddoti dei produttori d’olio. In questa stagione è inoltre possibile visitare un antico mulino per le granaglie, recentemente ricostruito.

Sia in inverno che in estate non dovrebbe mancare la degustazione dei prodotti tipici: la pasta d'olive, le olive in salamoia, il pesto, i pomodori secchi e le varie creme a base di olio e erbe officinali.”

Redazione

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