Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la notizia relativa alla creazione di un gruppo sui social, da parte di un giovane di Cagnes sur Mer in Costa Azzurra, per segnalare i momenti in cui i francesi possono transitare ai confini con l’Italia, in modo da poter entrare nel nostro paese dove acquistare tabacchi e liquori (molto più convenienti) e, perché no, avere qualche momento di libertà, visto che oltre confine le restrizioni sono pesanti e, nel weekend è stato anche instaurato il coprifuoco.
Il tutto, ovviamente, aggirando i pochi controlli al confine. E, mentre gli ‘avvisi’ continuano regolarmente, documentati anche con foto e testimonianze di chi riesce ad arrivare nel nostro paese, ora i francesi che vivono in Costa Azzurra si scambiano anche notizie sulle località dove bar e ristoranti sono chiusi o aperti.
E quindi non bastano più le ‘fughe’ verso Ventimiglia per l’accaparramento di stecche di sigarette e liquori ma, con bar e ristoranti chiusi sulla ‘Còte’ ecco che i francesi non si fermano più (non tutti ovviamente) a Ventimiglia o Sanremo, ma superano anche il ‘confine’ della zona arancione rinforzata e arrivano fino a Imperia.
E’ il caso di Quentin che, ieri mattina si è alzato di buon’ora ed è passato al casello autostradale di Ventimiglia alle 7: “Nessun poliziotto e nessun controllo” scrive avvisando i compagni di social che hanno magari intenzione di emularlo. E poi, una volta in territorio italiano, si spinge fino a Imperia, dove può trovare bar e ristoranti aperti (almeno fino alle 18). “Uscita a Imperia Est, nessun poliziotto e nessun controllo” scrive nuovamente e conclude con “Ora sono zona gialla, niente confinamento ma libertà! Colazione in terrazza e poi pizzeria”.
Ed ecco aggirati i controlli, questa volta non per il semplice acquisto di ‘bionde’ o liquori o, perché no, anche una capatina al mercato di Sanremo. In questo caso chi scrive come fare per aggirare i controlli ha voluto fare di più. Godersi una giornata di libertà dove sapeva di trovare i locali aperti, in zona gialla.
Noi, di contro, ci auguriamo che questa zona possa rimanere tale (o migliorare in verde e bianca) ma, queste incursioni dalla zona francese più colpita dal virus, potranno aggravare la situazione nella nostra provincia? Noi ovviamente controprove scientifiche non ne abbiamo ma, ne siamo certi, servirebbero controlli decisamente più attenti e multe più severe a chi non rispetta le normative.