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Politica | 25 febbraio 2021, 18:43

Anche il Consiglio comunale di Imperia dà l'ok all' ‘Accademia Ligure dell’Agroalimentare’

Il pensiero di Adriano Biancheri sindaco di Olivetta San Michele e Segretario provinciale Partito Socialista Italiano, Franca Saluzzo consigliere Provinciale e Roberto Saluzzo capogruppo ad Imperia

Anche il Consiglio comunale di Imperia dà l'ok all' ‘Accademia Ligure dell’Agroalimentare’

Dopo il si del Consiglio Provinciale anche il Consiglio comunale di Imperia ha dato il via libera alla nascita dell’Istituto Tecnico Superiore ‘Accademia Ligure dell’Agroalimentare’, una Fondazione che sorge per realizzare un percorso di studio post diploma in un settore nevralgico per il territorio.

“E’ una buona notizia - Adriano Biancheri sindaco di Olivetta San Michele e Segretario provinciale Partito Socialista Italiano, Franca Saluzzo consigliere Provinciale e Roberto Saluzzo capogruppo ad Imperia - che rischia però di non essere attentamente valorizzata nella sua importanza se non addirittura di passare quasi inosservata. Ci sembra quindi opportuno al fine di comprendere la portata della cosa ribadire alcuni concetti. Anzitutto bisogna fare attenzione a non confondere il termine ‘superiore’ con la suddivisione dei livelli scolastici: primaria-elementari; secondaria- medie e superiori; terziaria-università. L'ITS fa parte della terziaria, è un corso universitario, biennale, che consente di ottenere fino a 100 crediti formativi che potranno abbreviare il corso degli studi universitari".

I soggetti partecipanti appartengono a cinque tipologie:
1) scuola secondaria (il Ruffini con Luca Ronco è il promotore;
2) enti di formazione (sono diversi tra i quali il Centro Pastore);
3) università, (ha partecipato per il momento l'Università di Genova - non il polo imperiese);
4) enti locali (Provincia di imperia e Comune di imperia); Aziende (Fratelli Carli, Olio Roy e Raineri); enti morali (Onao, Slow food).

Nello specifico l’ITS agroalimentare avrà due corsi entrambi su Imperia: “frantoiano” e “olivicoltore”, con 1800 ore di corso di cui 600 in azienda. La possibilità di trovare impiego al termine del corso è pari almeno all’80%. La forma giuridica dell’ITS è quella della Fondazione  con CDA, consiglio di indirizzo e altri organi  nominati dai soci fondatori e potrà avviare corsi anche in altre città liguri (per questo motivo si è scelto di inserire nel nome la parola "ligure").

Gli ITS in Liguria sono attualmente quattro: due a Genova (informatica – navale), uno a Savona (logistica), uno a La Spezia (metalmeccanico). A questi adesso si aggiungono Imperia (appunto con Agroalimentare) e Tigullio (turismo) per un totale che sale quindi a sei ITS sul territorio regionale. Per essi Regione Liguria ha già stanziato sei milioni di euro (con il recovery plan che prevede di decuplicarli).

“E’ un fatto importante e significativo il primo vero atto concreto di valorizzazione delle nostre eccellenze, un esempio virtuoso di sinergia tecnica, politica, amministrativa, un’opportunità culturale e occupazionale per i nostri giovani. E ne siamo felici”.

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