E’ stata inviata questa mattina una comunicazione Pec al Prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo da parte dell’Acit, l’Associazione Cuneese La chiusura della Statale 20 del Tenda, dopo i danni dell’alluvione di ottobre e il crollo della montagna in corrispondenza del tunnel, sta creando gravi problemi e costi aggiuntivi alle aziende di trasporto.
Dalla provincia di Cuneo le aziende del settore continuano a sollecitare le Istituzioni in merito e, questa mattina l’associazione locale di ‘Innovazione al Trasporto’, ha inviato una lettera al Prefetto della provincia granda, chiedendo di riunire le associazioni e gli enti competenti, anche in videoconferenza, per confrontarsi sulla viabilità del Colle di Tenda e sulle altre infrastrutture stradali e ferroviarie.
Viene chiesto, nella missiva, che le associazioni in particolare dell’autotrasporto e della mobilità, vengano coinvolte nell’azione corale di ripristino della viabilità. “Le imprese di autotrasporto - dichiara in una nota Gabriella Tomasi, Presidente cuneese dell’Acit - già duramente colpite dall’emergenza sanitaria e dal dissesto della rete autostradale che collega il Piemonte alla Liguria ed alla Francia, devono essere tutelate. Siamo consapevoli che ci vorranno anni per il ripristino completo della Strada Statale 20 del Colle di Tenda e pertanto chiediamo che alle imprese di autotrasporto venga, nel frattempo, concessa la riduzione della tariffa autostradale sulla tratta Ventimiglia-Savona-Torino".
La Statale 20 rappresentava per molte imprese la via di collegamento principale per raggiungere da Cuneo, Ventimiglia e la Francia. Le aziende di trasporto, considerando le lungaggini per il tentativo di raddoppio del tunnel del Colle di Tenda, auspicano un maggior impegno e unità di intenti per il ripristino della viabilità in Val Roya, coinvolgendo e tutelando tutte le parti interessate sia pubbliche sia private.
Sono stati previsti ristori per le imprese di autotrasporto e non solo che hanno subito danni in conseguenza del crollo del Ponte Morandi. L’associazione chiede che aziende, professionisti e imprenditori delle province di Cuneo e Imperia siano tutelate analogamente. E’ stata quindi chiesta la riduzione del pedaggio per le imprese costrette ad allungare il percorso e utilizzare l’autostrada per raggiungere la Liguria e la Francia.