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Attualità | 25 gennaio 2021, 11:48

Imperia: con ingressi e uscite scaglionati è suonata la campanella per gli studenti delle superiori (foto e video)

Questa mattina dalle 8 per alcune scuole è suonata la campanella, mentre in altre i ragazzi hanno dovuto aspettare l'ingresso alla terza ora per evitare gli assembramenti che si erano verificati lo scorso autunno

Imperia: con ingressi e uscite scaglionati è suonata la campanella per gli studenti delle superiori (foto e video)

Anche gli studenti delle superiori, per ora al 50 per cento, sono rientrati in classe. Questa mattina dalle 8 per alcune scuole è suonata la campanella, mentre in altre i ragazzi hanno dovuto aspettare l'ingresso alla terza ora per evitare gli assembramenti che si erano verificati lo scorso autunno.

Ingressi e uscite scaglionati sono frutto dell'accordo dei vari istituti, tra cui il Ruffini e il Vieusseux di Imperia, ma anche sul fronte trasporti, a seguito di diversi tavoli in prefettura, la RT ha messo in piedi un piano con l'incremento delle corse e del numero degli autobus in circolazione.



"Abbiamo fatto un accordo in prefettura per cercare finalmente di fare sistema, - ha spiegato il dirigente scolastico del Ruffini Luca Ronco - e quindi prefettura, trasporti pubblici e scuole si sono trovati di fronte a un tavolo e hanno trovato queste modalità di attuazione del rientro. Ora sta a tutti e tre questi soggetti dimostrare la compattezza nell'aiutare a rispettare le regole, quindi la scuola dovrà fare la sua parte, io mi aspetto che i trasporti pubblici siano effettivamente aumentati come ci hanno promesso, che la prefettura permetta un controllo sulle pensiline e alle fermate per evitare assembramenti".

"Abbiamo trovato un accordo di collaborazione tra scuole. - ha confermato Paolo Auricchia, dirigente scolastico del Vieusseux - È assolutamente opportuno trovare in questo momento delle soluzioni che vengano incontro all'utenza di entrambe le scuole, e quindi alternando un mese noi e un mese loro, entriamo un mese noi alle 8 e loro alla terza ora e il mese dopo facciamo il contrario. Questo per non fare la divisione tra classi che entrano prima e che entrano scaglionate due ore dopo all'interno dello stesso istituto che avrebbe creato ulteriore confusione e problemi di gestione, e anche per i ragazzi e l'utenza. Abbiamo trovato una soluzione organizzativa per entrambe le scuole, e ai fini del traffico cittadino ottiene gli stessi risultati che ci sono stati richiesti".

La situazione questa mattina sembrava ben diversa delle scene che si vedevano in autunno.

"Sicuramente – continua Ronco - ridurre al 50 per cento la presenza nelle città, e ridurla ulteriormente del 50 dividendo in due fasce orarie aiuta a mantenere adeguato il numero di assembramenti. Io sono fiducioso, confido che questo sia l'ultimo definitivo rientro, si possa gradualmente ad andare magari al 75 per cento, aspettiamo indicazioni dagli enti preposti, ma confido che il sistema funzioni".

Capitolo contagi, il preside del Vieusseux Auricchia spiega che per quanto riguarda il suo istituto, già prima dello stop alla didattica in presenza, non si sono verificati focolai che avevano costretto le classi in quarantena.

"Da noi era andata bene, sono quelle situazioni in cui non bisogna neanche dirlo troppo forte perché non si sa se è una situazione fortunata o gestita bene, forse un po' l'una e un po' l'altra, non abbiamo avuto neanche una classe in quarantena nel periodo precedente, e di questo sono contento, e in qualche misura orgoglioso. Speriamo che continui così, abbiamo avuto qualche caso isolato che non ha coinvolto le classi e quindi non è stata necessaria la quarantena. So benissimo che nei comprensivi, per esperienza personale perché ho anche un comprensivo in reggenza, la situazione è molto più difficoltosa. Andremo a vedere in queste settimane che vanno ad aprirsi come sarà la situazione alle superiori".

Il preside del Ruffini Ronco, infine, spiega che le disposizioni di sicurezza non sono cambiate rispetto a settembre.

"La scuola è rimasta organizzata come era prima con quattro ingressi differenziati. I ragazzi hanno i loro percorsi colorati nei corridoi, ogni classe ha un colore diverso per gestire l'ingresso e l'uscita in maniera ordinata. Chiaramente è cambiato l'orario, quindi le ore che al mattino, dalle 8 alle 9.40 non vengono svolte in presenza, vengono recuperate con attività da svolgere a casa in modalità didattica rovesciata".

"E' una cossa molto bella, i ragazzi possono di nuovo sentire il calore alla giusta distanza, degli altri – ha commentato Eugenio Ripepi, docente del Ruffini – e possono entrare in una socialità che è sempre stata quella fuori dal virtuale, in un mondo in cui soprattutto in questo ultimo periodo sono stati costretti, un mondo che già praticavano e sta cominciando a stare stretto a tutti. È chiaro che c'è un fattore di rischio, lo sappiamo tutti, per fortuna siamo grandi, adulti, non vaccinati, almeno per quanto mi riguarda perché non è il mio turno, e si lotta tutti, si cerca di uscire da questa pandemia, però si può cominciare a essere anche in presenza in questi posti, e chissà, per quanto riguarda il mio settore io tiro l'acqua al mio mulino, anche per quel che riguarda i teatri, facendo attenzione, ricominciare che sembra necessario".

Francesco Li Noce

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