Tra Storia e Ricordi la rubrica curata da Roberto Pecchinino, oggi con il 107° video, ci farà rivivere una antica tradizione, che ogni anno si svolge a Taggia il 22 luglio in occasione della “Festa della Maddalena”. La leggenda narra che “Maria Maddalena”, si fermò a Taggia per riposarsi, prima di arrivare in Provenza. Nel 1716, in onore al passaggio della “Maddalena”, venne fondata la Confraternita dei “Maddalenanti”.
La tradizione della "Festa della Lavanda" che si ripete con successo da centinaia di anni, attira ogni anno molti turisti, per raccogliere mazzetti di lavanda, offerti dai “Maddalenanti” . Accompagnati dalla banda del paese che precede il corteo che arriva dal bosco, dopo una notte passata intorno all'eremo di Santa Maria Maddalena. Una festosa notte trascorsa tra cene a base di minestrone, stoccafisso e fiumi di ottimo vino. Dall'eremo, dopo aver passato la nottata tra musica, canti e scherzi, in sella a cavalli e oggi anche camion e trattori, arrivano a Taggia i “Maddalenanti”, accolti da applausi e scoppi di mortaretti. Tradizione e mestieri antichi, si fondono nel cuore dei taggesi, riproponendo “u Bau de a morte” (il ballo della morte). Un evento unico ed emozionante, che conclude la cerimonia della “Festa della Lavanda”
Il video che ho realizzato, è stato casuale, perchè passando da Taggia, sono stato attratto dal suono della banda e dallo scoppio dei mortaretti e con il cellulare ho ripreso la scena del “U bau de a morte”. Un documento per me unico e particolare, non ricordo in che anno ho fatto le riprese, comunque questo video viene dedicato a tutti i “Maddalenanti”
Due uomini danzano mimando scene spensierate e piene d'allegria. Improvvisamente uno dei due muore. Il superstite ricopre di lavanda l'altro facendolo risorgere. I ballo si conclude com'era iniziato, con passi festosi di danza. La lavanda ancora una volta simboleggia la rinascita, la vittoria della vita sulla morte.