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| 16 gennaio 2021, 07:11

Sanremo: come sarà il Festival? Ne abbiamo parlato con Confcommercio "È fondamentale poter aprire la sera" (Video)

"Non dimentichiamo che se non avremo una zona ‘verde’, la sera la città sarà chiusa e noi possiamo solo sperare nel vaccino e nel crollo dei numeri del Covid”.

Sanremo: come sarà il Festival? Ne abbiamo parlato con Confcommercio "È fondamentale poter aprire la sera" (Video)

Festival, come sarà? E’ forse la domanda più gettonata in queste ultime settimane, per capire come poter organizzare la manifestazione più importante di Sanremo che, dopo i fasti del 2020, si trova a dover proporre la kermesse canora, ancora in piena pandemia Covid.

Nei giorni scorsi abbiamo fatto diverse ipotesi su come potrà essere il Festival, sia dentro che fuori dall’Ariston. E, ovviamente, come potrà essere fruito sul piano economico e commerciale da tutta la città dei fiori. Da sempre la manifestazione canora e il volano più importante per l’economia e, già ora, si stanno facendo i conti di quanto potrà calare l’impatto monetario con l’effetto Coronavirus.

Abbiamo analizzato la situazione e le prospettive con il presidente di Confcommercio a Sanremo, Andrea Di Baldassarre“Non abbiamo le aspettative dei Festival trascorsi – ci ha detto - men che meno quello del 2020 che è stato un grande successo. Sappiamo che ci sono due tipi di Festival, uno mediatico e uno ‘di città’. Sul primo la Rai ci sta lavorando e sarà sicuramente grande, sul secondo siamo preoccupati. Non dimentichiamo che se non avremo una zona ‘verde’, la sera la città sarà chiusa e noi possiamo solo sperare nel vaccino e nel crollo dei numeri del Covid”.

Servirà quindi un netto calo dei contagi e una maggior sicurezza, per poter proporre appuntamenti e serate anche all’interno dell’Ariston: “Speriamo che si possa lavorare con Prefettura e Forze dell'Ordine, in modo da contingentare gli ingressi nelle vie e nelle piazze, per consentire ai locali di lavorare. Ma, attenzione, che non è un problema solo dei locali ma anche degli altri esercizi di commercio, perché se non lavorano bar e ristoranti, anche i normali negozi ne risentono. Per noi il Festival è importante e dovesse mancare bisognerebbe sedersi e ragione realmente sul futuro di questa città”.

Carlo Alessi

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