Non ha trovato riscontri ad Imperia l’iniziativa #ioapro: la protesta di bar e ristoranti che avrebbero dovuto tenere aperti al pubblico i propri locali dopo le 18, ossia il termine previsto dal Dpcm, e anche oltre le 22. Lanciata sui social dal ristoratore di Cagliari, Maurizio Stara, nella nostra città – nonostante sembrava crescessero le adesioni nelle ultime- alla fine i titolari dei pubblici esercizi sono rimasti aperti solo per l’asporto o il delivery.
Anche la stessa Francesca Riccobono, titolare del bar 'Preve' e referente per la città di Imperia del 'Movimento imprese italiane' per tutelare la propria clientela da eventuali sanzioni da parte delle forze dell’ordine ha deciso di restare aperta solo per l’asporto. “C’è molta solidarietà tra i miei clienti e tra la gente. Non voglio che loro prendano delle multe, ha detto alla nostra testata- se la prendo io è pesante ma si lascia andare. Che vengano i clienti qua e prendano delle multe quello no, non lo voglio soprattutto in questo periodo. Quindi io sono aperta, se qualche locale a Imperia è aperto sarò felice di andare a mangiare. Di solito lavoro fino alle 7, sono contenta se qualcuno vorrà venire a prendere qualcosa, si può entrare uno alla volta, ma no ne farò entrare di più perché non voglio che loro prendano delle multe. Ringrazio le persone che mi sono state vicino e che volevano venire, ma alla fine ho detto loro di non venire perché non voglio che loro alla fine paghino per noi. La protesta continuerà, ha concluso, e dico solo che se c’è qualche locale aperto posso dire che volentieri andrò a mangiare da loro".
Ad Oneglia, dove vi è ad esempio un’alta concentrazione di bar e ristoranti, subito dopo le 18 si è registrata -come testimoniato dalle immagini da noi scattate- la presenza di molti agenti della Polizia e Carabinieri, pronti a vigilare sulla corretta osservanza delle norme anti-covid.