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Politica | 29 novembre 2020, 20:08

Imperia: acquisizione di due immobili per social housing, la pratica passa all'unanimità ma si riaccende la polemica tra 'Obiettivo Imperia' e Fossati

Botta e risposta tra il vice sindaco e il consigliere comunale di maggioranza Andrea Landolfi. "Non capisco la sua altezzosità e mancanza di rispetto". Poi l'intervento del sindaco: "Nessuna frattura, posizioni diverse sono posizioni singole"

Imperia: acquisizione di due immobili per social housing, la pratica passa all'unanimità ma si riaccende la polemica tra 'Obiettivo Imperia' e Fossati

Non si è placata minimante la polemica esplosa nei giorni scorsi tra i componenti di 'Obiettivo Imperia' e il vice sindaco Giuseppe Fossati relativa all'acquisizione di due immobili ai Bardellini, che il comune utilizzerà come social housing per i prossimi 25 anni. (QUI)

Dopo il forfait di 'Obiettivo Imperia' in commissione, perché, secondo i consiglieri a illustrare la pratica in consiglio avrebbe dovuto essere l'assessore al patrimonio Fabrizia Giribaldi, e non Fossati, che è assessore all'urbanistica, (QUI) oggi pomeriggio in consiglio è andato di scena il secondo round.

E dire che il sindaco Claudio Scajola aveva provato a mettere fine alla lite interna alla maggioranza, chiedendo che l'intervento venisse diviso in due parti e fatto dai due assessori.

Ad aprire la polemica è stato il consigliere di 'Obiettivo Imperia' Andrea Landolfi, che è anche presidente della commissione urbanistica, disertata dal suo gruppo consiliare. Landolfi ha chiesto a Fossati, con un tono che a molti è sembrato ironico, di spiegare al consiglio a quanto sarebbero ammontati gli oneri di urbanizzazione che la cooperativa che ha ceduto gli immobili avrebbe dovuto pagare al comune, e in vista dell'acquisizione, se i parcheggi pertinenziali previsti sono quelli relativi al nuovo regolamento comunale che prevede l'installazione di due parcheggi per ogni immobile di nuova costruzione. Infine Landolfi ha chiesto come mai Fossati abbia già dichiarato ai media quale sarà l'utilizzo che il comune farà dei due immobili.

Fossati ha risposto, anche lui con tono polemico, chiarendo che in questo caso non si tratta di oneri di urbanizzazione, ma di monetizzazioni e che secondo le stime fatte dagli uffici comunali l'operazione è conveniente per il comune. Fossati ha aggiunto che non bisogna essere esperti del mercato immobiliare per rendersene conto. Sulla questione parcheggi, il vice sindaco ha spiegato al consigliere che il nuovo regolamento non si applica perché gli immobili non sono di nuova costruzione e la pratica è precedente a questa amministrazione. Sulla destinazione d'uso, Fossati ha spiegato che la sua idea di destinare i due immobili ai padri separati è stata esposta in giunta, ma che la destinazione sarà al vaglio dell'assessore ai servizi sociali Luca Volpe, del sindaco e degli uffici comunali.

La replica di Landolfi è stata netta. Il consigliere ha ringraziato ironicamente Fossati per la lezione di urbanistica. “Sono laureato in economia e sono pratico della mia materia, lei è un avvocato ed è esperto di urbanistica, non capisco la sua altezzosità, questa è mancanza di rispetto e educazione”. Landolfi ha poi accusato Fossati sul modo in cui ha gestito la pratica: “A tutti i costi ha voluto prendere il riconoscimento di questa pratica, e sa solo lei perché e non mi interessa, ma questo non deve sfociare in mancanza di rispetto nelle altre persone, né scavalcare una commissione. Se il presidente non può convocare una commissione viene meno uno degli ultimi due poteri che abbiamo”.

Landolfi ha infine chiarito che il suo gruppo avrebbe comunque votato la pratica e che non farà mancare il sostegno alla maggioranza. “Crediamo nel progetto Scajola, perché è sotto gli occhi di tutti come Imperia stia rinascendo. Il nostro sostegno al sindaco e al suo operato non verrà mai meno perchè siamo ligi a quello che abbiamo scelto, siamo un po' meno soddisfatti di atteggiamenti altezzosi e ironici”.

A chiudere la polemica, almeno per questa sera, è stato il sindaco Claudio Scajola, che ha precisato come all'interno della sua maggioranza non ci sia nessuna frattura, e dopo aver ricordato la bontà della pratica che il consiglio ha poi approvato all'unanimità, ha chiarito un concetto già espresso più volte nel corso degli anni in cui sono nate polemiche interne alla maggioranza. “Nel caso specifico siamo su scherzi a parte, perchè è utile dividersi sulle scelte, la maggior parte delle volte si ritiene siano giuste se sono condivise dalla maggioranza, ma la storia ci insegna che talvolta anche quelle che hanno avuto la maggioranza delle persone favorevoli sono state nefaste.

Mi pare di aver notato nel dibattito che le posizioni espresse su questa pratica dai due assessori sono condivise da tutta l'amministrazione, e in primis dal sindaco e non esistono posizioni diverse da fantomatiche sigle che non esistono in maggioranza, se non con un fatto strumentale che in campagna elettorale, abbiamo previsto che ci fossero diversi simboli, ma non esistono gruppi diversi, ma se esistono posizioni sono singole
”.

Francesco Li Noce

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