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Politica | 27 novembre 2020, 07:11

Rigenerazione urbana, messa in sicurezza del territorio, infrastrutture e edilizia scolastica, le priorità per Marco Scajola con i fondi del recovery fund

“Nel corso degli anni purtroppo la Liguria è rimasta indietro e oggi ha la necessità di recuperare il tempo perduto", ha spiegato l'assessore regionale all'urbanistica in un'intervista al nostro giornale

Rigenerazione urbana, messa in sicurezza del territorio, infrastrutture e edilizia scolastica, le priorità per Marco Scajola con i fondi del recovery fund

Infrastrutture, messa in sicurezza del territorio, rigenerazione urbana ed edilizia scolastica. Sono i progetti che l'assessore regionale all'urbanistica Marco Scajola pone in cima a un'ideale lista dei desideri che vorrebbe si esaudissero grazie al recovery fund. Il piano europeo per la ripartenza post pandemia prevede che in Italia arrivino, nel 2021 oltre 200 miliardi, tra prestiti e finanziamenti a fondo perduto.

Alcune settimane fa la giunta regionale ha approvato una delibera che ha individuato 136 progetti ritenuti strategici, per un totale di 23 miliardi, una cifra che difficilmente entrerà pienamente nelle casse della Regione, che per Scajola sono però un punto da cui partire.

Il presidente Giovanni Toti ha voluto riunire attorno a un tavolo i comuni, le province, Anci, la città metropolitana di Genova e l'autorità portuale. Quello emerso è il frutto delle richieste non di Regione Liguria, ma di tutto il territorio”, spiega Scajola a Imperia News.

La gran parte dei progetti individuati riguarda le infrastrutture, a ponente il completamento dell'aurelia bis, il raddoppio ferroviario, la Albenga-Carcare-Predosa e il passaggio della ciclovia Tirrenica che vede protagonista in questa fase il golfo dianese, i cui territori saranno attraversati dalla pista che andrà a ricongiursi con quella già in cantiere a Imperia, che a sua volta si collega con i 24 chilometri di ciclabile che attraversano la provincia tra San Lorenzo al Mare e Ospedaletti.

La reale cifra a disposizione del territorio, dicevamo, potrebbe essere decisamente più bassa rispetto ai 23 miliardi richiesti dalla Liguria. Si parla di 2 miliardi, il che costringerebbe a un ridimensionamento dei piani. “Alcuni progetti sono stati indicati come prioritari, - precisa Scajola – la valutazione spetterà però al governo sulla base di alcuni parametri, come per esempio la fattibilità in breve tempo delle opere”.

Cosa aspettarsi sarà il futuro a dirlo. A dicembre l'Europa dovrebbe esprimersi sui tempi e le modalità per lo stanziamento dei fondi, mentre il governo, come dichiarato l'altra sera dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, entro febbraio presenterà il piano dettagliato dei progetti, e in questo contesto la Liguria intende giocare un ruolo da protagonista.

Nel corso degli anni purtroppo la Liguria è rimasta indietro e oggi ha la necessità di recuperare il tempo perduto. Giovanni Toti ha coordinato un ottimo intervento di squadra, e insieme abbiamo elaborato un testo approvato in giunta il 13 novembre. Il piano è ambizioso perché la necessità per il territorio è grande, e auspichiamo che il governo sarà al fianco di una terra a credito rispetto ad altri territori che hanno avuto più di noi”, conclude Scajola.

Francesco Li Noce

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