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Infermiere e salute | 22 novembre 2020, 06:00

Cerchiamo di difenderci: alcune norme comportamentali ed alimentari durante la pandemia covid

Intervista esclusiva con il Professor Giorgio Bottani, chirurgo bariatrico e nutrizionista, che divide la sua mission medica tra Pavia e Sanremo

Cerchiamo di difenderci: alcune norme comportamentali ed alimentari durante la pandemia covid

In queste giornate drammatiche, in cui il nostro paese sta affrontando un’emergenza sanitaria davvero importante, è fondamentale che tutti i cittadini si assumano la responsabilità di prevenire l’infezione da SARS-CoV-2, comunemente detta Coronavirus. Le indicazioni del Ministero della Salute, sono indispensabili per evitare il contagio.

Sistema immunitario efficiente
Un sistema immunitario sano e forte migliora le difese dell’organismo e riduce il rischio di contrarre tutte le infezioni , siano esse dovute a virus (come la SARS-CoV-2) o a batteri. Il sistema immunitario è uno dei tanti sistemi del nostro corpo e, come tale, può essere forte o debole: dipende da come lo trattiamo. Troppo stress e inquinamento o una cattiva alimentazione possono indebolirlo e renderlo quindi meno pronto a difenderci dagli attacchi esterni, come virus e batteri. Il sistema immunitario è fortemente condizionato dall’alimentazione che, se equilibrata in macro e micronutrienti, apporta ad esso il nutrimento necessario per essere efficiente.

Una buona igiene è la maggiore difesa
Gli alimenti, durante le varie fasi di lavorazione e manipolazione dall’origine fino all’arrivo nella nostra cucina, possono essere stati contaminati e quindi contagiare chi li manipola o li consuma. Studi cinesi e americani hanno evidenziato che, in alcuni casi, il coronavirus può trovarsi purtroppo perfino nelle feci dei pazienti infetti, quindi, vi è l’ipotesi che, in rari casi, la trasmissione del virus possa avvenire anche per via oro-fecale. A maggior ragione è perciò fondamentale lavarsi molto bene le mani prima di sedersi a tavola e igienizzare con cura i servizi igienici.  Il virus è immesso nell’aria dai soggetti contagiati e può depositarsi su varie superfici e oggetti (es. maniglie, smartphone, etc.) passando poi nelle nostre mani o, viceversa, dalle mani alle superfici e oggetti. In cucina vi sono superfici sulle quali il virus può soggiornare diverse ore: tavoli in laminato plastico, plastica, acciaio inossidabile, vetro e da lì passare al cibo. Pertanto, oltre che lavarsi accuratamente le mani, occorre anche pulire e disinfettare tutte le superfici.

A tavola
Con questo virus, che ha dimostrato di essere molto contagioso, occorre prendere precauzioni più strette. Sedendovi a tavola, dopo esservi lavati e disinfettati perfettamente le mani, è bene seguire queste indicazioni:
· evitare le manipolazioni dei cibi, ad esempio non spezzare il pane con le mani per poi condividerlo con altre persone;
· dopo aver lavato accuratamente frutta e verdura, non condividerla con altri. È il caso dei genitori che sbucciano la frutta per i figli o dei nipoti che lo fanno per i nonni;
· non condividere bicchieri, piatti, posate ed evitare di bere direttamente dalla stessa bottiglia o lattina;
·
 evitare di dividere la pizza con le mani o prendere noccioline, olive, patatine, popcorn o altri snack dallo stesso recipiente.
· Bisogna quindi cercare di evitare qualsiasi contatto con gli altri, anche in casa, e stare attenti agli alimenti che consumiamo.

Che cosa dovremmo preferire?

Gli alimenti che contengono molecole antiossidanti (che combattono i radicali liberi) hanno funzioni protettive e antiinfiammatorie e possono aiutarci a difenderci dalle infezioni. Per fare il pieno di antiossidanti non dobbiamo mai rinunciare a:

  1. Verdure
    Una porzione cruda a ogni pasto. Le verdure contengono vitamina C, carotenoidi, minerali e polifenoli che ci aiutano a combattere le infezioni. Le fonti principali di questi nutrienti sono la verdura verde scuro e rossa : lattuga , radicchio , spinaci , broccoli ,
    cavoli , peperoni e pomodori . È importante ricordare la vitamina C è termolabile e fotosensibile (si deteriora con il calore e la luce), quindi è bene consumare le verdure fresche crude e ben lavate. La vitamina C ha anche la capacità di migliorare l’assorbimento del ferro delle verdure.
  2. Frutta fresca
    Almeno 400 g al giorno. Anche la frutta contiene vitamina C (kiwi, agrumi, fragole, ananas, etc.) e polifenoli (se ne trovano in grande quantità nella frutta nera, come mirtilli e more, e nei frutti viola-blu). L’aggiunta di limone può potenziare il contenuto di vitamina C delle altre pietanze. Possiamo quindi aggiungerlo a tè, insalate, carni bianche, pesce e macedonie.
  3. Frutta a guscio e olio extravergine d’oliva
    2 noci al giorno o qualche mandorla (un pugnetto) e 2-3 cucchiai di olio extravergine d’oliva ogni giorno garantiscono un’ottima quantità di grassi protettivi essenziali come i polinsaturi, tra i quali vi sono gli omega-3, e un potente antiossidante come la vitamina E .
  4. Pesce
    Una porzione 3 volte a settimana. Il pesce apporta ottime quantità di grassi essenziali protettivi (omega-3) e
    vitamine indispensabili come la D e la A . I grassi polinsaturi del pesce contengono quantità elevate di EPA e DHA, per questo motivo sono importanti per il sistema immunitario perché hanno una forte funzione antinfiammatoria.
  5. Kefir e Yogurt
    Bianco naturale, senza zucchero. Il Kefir, o altri tipi di latte fermentato, apportano quantità maggiori di fermenti lattici vivi rispetto allo
    yogurt . I fermenti lattici vivi rafforzano la flora batterica dell’intestino, rendendo più efficace il sistema immunitario. I probiotici batteri benefici per il nostro intestino, possono essere assunti anche come integratori per aiutare a migliorare le funzioni del sistema immunitario.
  6. Miele
    Ha un’attività antibatterica e antisettica, probabilmente grazie all’attività di alcuni enzimi, come il lisozima. Essendo un alimento molto ricco in zuccheri semplici non dobbiamo abusarne, ma possiamo aggiungerne un cucchiaino al giorno al latte, al tè o allo yogurt.
  7. Vitamina D

La vitamina D non è soltanto la vitamina necessaria alla salute delle ossa. Recettori per la vitamina D sono presenti anche in cellule del sistema immunitario, assieme  agli enzimi necessari per la conversione della vitamina alla sua forma attiva, 1 α, 25-diidrossivitamina D3. La vitamina D stimola le cellule del sistema immunitario innato, soprattutto monociti e macrofagi, e quelle del sistema immunitario adattativo, promuovendo la maturazione e l’attivazione di linfociti B e T e modulando i processi infiammatori. Gioca quindi un ruolo importante nell’equilibrio immunitario. Purtroppo, però, gli alimenti non ne contengono a sufficienza per le necessità dell’organismo. Quelli che ne apportano maggiori quantità sono latte e latticini come il burro, le uova e il pesce. Per raggiungere il fabbisogno quotidiano di vitamina D occorre esporre al sole la maggior parte possibile di corpo scoperto (es. viso, collo, mani, braccia, gambe) in tutte le stagioni: attraverso i raggi solari, la nostra pelle è in grado di produrla internamente. In caso di necessità particolari o per prevenire i noti danni derivanti dall’esposizione solare, è possibile assumere la vitamina D in forma di integratore, ma sempre sotto controllo medico.

  1. Vitamina C

Sui media la vitamina C parrebbe essere il rimedio a ogni male, la sostanza in grado di aumentare in maniera inverosimile l’efficienza del sistema immunitario e conferire a chi la assume in dosi massicce l’invulnerabilità di fronte a qualsiasi virus o batterio. Questo grazie anche alla prolungata opera di catechizzazione portata avanti per decenni dal Linus Pauling, due volte premio Nobel, ma non per questo immune da cantonate, come in questo caso.

E’ vero che la vitamina C svolge un’importante azione antiossidante proteggendo i lipidi del plasma, rigenerando la vitamina E a livello delle membrane e riducendo i danni tissutali nel sito di infiammazione. Partecipa inoltre alla sintesi del collagene ed è quindi essenziale per l’integrità di epiteli e mucose, stimola produzione e motilità di neutrofili e fagociti, favorisce crescita e differenziazione dei linfociti e stimola la produzione di anticorpi. Però l’integrazione di vitamina C è da sempre un punto controverso, con i fautori dell’efficacia di megadosi, fino a 5-10 grammi al giorno, sconfessati puntualmente dagli studi clinici sul tema. Integrazione che, pur utile, oltretutto risulta difficoltosa da quantificare.

  1. Bevande
    A volontà, ma senza zucchero. Oltre all’acqua che mantiene idratato l’organismo, vi sono polifenoli importanti nel tè, specialmente in quello verde. Tuttavia, non dobbiamo abusarne perché contiene sostanze nervine (teina): 2 tazze al giorno sono sufficienti per un buon apporto nutritivo. Consigliate anche le spremute di frutta fresca, sempre bevute appena fatte, e succo (senza zuccheri aggiunti) di mirtilli e melograno .
  2. Integratori
    Vi sono particolari condizioni che richiedono anche l’assunzione di integratori alimentari e probiotici. È il caso di alcune disfunzioni metaboliche del tratto digestivo che possono ridurre l’assorbimento di certe sostanze, come alcune malattie dello stomaco, le disbiosi intestinali (es. sindrome del colon irritabile) e le condizioni che potrebbero impedire di consumare alimenti importanti. L’intolleranza o allergia alla frutta e il reflusso gastroesofageo, per esempio, impediscono spesso di mangiare agrumi, peperoni, pomodori, aglio e cipolla. Anche in gravidanza, allattamento e menopausa è spesso necessario assumere integratori alimentari. In ogni caso e a ogni età, l’utilizzo di integratori alimentari deve essere ponderato, in particolare gli integratori di vitamine che, se assunti smodatamente, possono essere tossici (es. vit. D, A ed E) e per questo motivo devono sempre essere assunti con indicazione e sotto controllo medico .

                                                           Prof. Giorgio Bottani

 

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L'Infermiere è un professionista sanitario laureato il cui compito è la somministrazione della cura, il controllo dei  sintomi e la  cultura all’ Educazione Sanitaria.

 

                                                                                                          Roberto Pioppo

 

 

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