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Economia | 21 novembre 2020, 16:30

Come rendere la casa a prova di bambino secondo il metodo Montessori

Maria Montessori, famosa pedagogista fondatrice del metodo educativo che prende il suo nome, sosteneva che l'unico modo per favorire l'autonomia e lo sviluppo psicomotorio dei piccoli era inserire all'interno degli ambienti domestici dei punti di riferimento indispensabili per la sua crescita.

Come rendere la casa a prova di bambino secondo il metodo Montessori

Tra le mura domestiche il bambino impara a scoprire lo spazio intorno a sé, sperimentando nuove esperienze sensoriali che gli permetteranno di affinare le sue abilità fisiche e intellettive. Il problema, però, è che negli ambienti domestici si celano numerosi ostacoli e pericoli che potrebbero mettere a repentaglio la sua incolumità, impedendogli di conquistare la sua autonomia.

Ed è qui che entra in gioco il famoso metodo montessoriano, secondo cui per incentivare al meglio lo sviluppo psicomotorio di un neonato occorre arredare gli spazi abitativi in maniera tale da consentirgli di vivere ed esplorare il mondo che lo circonda in modo autonomo. In questo post vedremo come progettare e realizzare degli ambienti sicuri per i bambini, così da renderli più autonomi con una maggiore serenità per i genitori.

Un ambiente dinamico ma mai statico

Secondo Maria Montessori i bambini hanno bisogno di vivere in un ambiente che gli permetta di manipolare, esplorare e camminare in totale libertà, senza dover chiedere l'aiuto di un adulto per svolgere le proprie attività quotidiane. Man mano che il piccolo cresce, cambiano anche le sue esigenze: se durante i primi mesi di vita si accontentava di stare tra le braccia della mamma o nel suo porta enfant, non appena comincia a gattonare inizia a farsi strada il bisogno di “trasferirsi” a terra per scoprire il mondo intorno a sé, non più solo con lo sguardo, ma anche con il gusto e il tatto.

Tuttavia, un errore molto comune è quello di rendere gli ambienti domestici abbastanza statici per garantire sicurezza e protezione al neonato, magari limitandone l'accesso a determinati spazi ritenuti “pericolosi” per evitare che si faccia male in caso di distrazioni da parte dei genitori.

In realtà le aree riservate al bambino, che si tratti della sua cameretta, del salone o della cucina, dovranno essere comunque integrate nella quotidianità, così da permettergli di vivere la sua infanzia in modo sereno grazie alla possibilità di poter agire in autonomia all’interno di un ambiente che offra interessanti occasioni di svago e sviluppo.

Questione di sicurezza

Restando sempre in tema di sicurezza, una buona strategia per salvaguardare l'incolumità del piccolo, senza però limitare la sua autonomia, potrebbe essere quella di posizionare un box o un apposito recinto per bambini nelle stanze della casa deputate alle sue attività, in modo da consentirgli di muoversi in totale libertà rendendo, contestualmente, più sicuri gli spazi domestici.

Tuttavia, è altresì importante che il bebè abbia la possibilità di vedere ciò che lo circonda per evitare che colleghi lo spazio all’interno della recinzione con una sensazione di isolamento, che potrebbe alla lunga risultare controproducente per il suo sviluppo psicofisico.

Se, poi, l'idea di chiuderlo in un recinto proprio non vi va giù, vi consigliamo quantomeno di rimuovere tutti gli oggetti e i complementi che potrebbero risultare pericolosi, magari piazzando dei cancelletti in prossimità di porte e scale e mettendo in sicurezza stufe, camini, angoli e spigoli appuntiti.

Come organizzare gli spazi

Come facile intuire, i genitori sono i primi responsabili dell'incolumità dei bambini e, pertanto, spetterà a loro il delicato compito di modificare e aggiornare l'arredamento della casa per permettere al proprio figlio di muoversi liberamente all'interno dei vari ambienti.

Detta così potrebbe sembrare una cosa semplice, ma la realtà ovviamente è ben diversa! La prima cosa da fare per essere certi di prendere le giuste decisioni è interpretare i segnali che il piccolo invia, così da soddisfare tutti i suoi bisogni attraverso un’attenta organizzazione dei suoi spazi.

Per consentire al bambino di partecipare attivamente alla vita familiare, ogni luogo dell'abitazione deve essere allestito con oggetti e complementi che gli permettano di appagare le sue esigenze in modo autonomo, senza dover ricorrere necessariamente all'aiuto degli adulti. Per esempio, si potrebbe posizionare all'ingresso un piccolo appendiabiti dove possa riporre i suoi indumenti prima di entrare in casa, e magari anche una poltroncina deputata al cambio delle scarpe e degli abiti.

In cucina, invece, potrebbe rivelarsi utile disporre un tavolino basso su cui appoggiare una borraccia o dei bicchieri per consentirgli di dissetarsi al bisogno, mentre per incentivarlo a prendersi cura della propria igiene personale si potrà posizione uno sgabello con piedini antiscivolo in bagno, in modo che possa lavarsi i denti comodamente o raggiungere un ripiano alto senza incontrare eccessive difficoltà.

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