Economia - 02 novembre 2020, 07:14

In Liguria cresce il sistema imprenditoriale, ma Imperia è in fondo alla classifica: solo 252 le nuove imprese nel terzo trimestre del 2020

Peggio della nostra provincia solo La Spezia (+232). Tutto il Nord-Ovest, nonostante la crisi economica dovuta alla pandemia, registra dati in aumento. Imperia si trova, però al settimo posto della classifica delle tre regioni

In Liguria cresce il sistema imprenditoriale, ma Imperia è in fondo alla classifica: solo 252 le nuove imprese nel terzo trimestre del 2020

Nonostante la crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19 è tornato a crescere nel terzo trimestre di quest'anno, il sistema imprenditoriale del Nord Ovest. Dal 1 luglio 30 settembre, infatti sono 6.513 le aziende che hanno avviato l’attività. Il dato supera quello delle imprese che invece sono cessate (4.658). Il Nord Ovest, perciò, ha 1.855 imprese più, così che sono ridiventate oltre 600.000, per la precisione 601.157. In particolare, ne hanno censite 427.137 in Piemonte, 161.798 in Liguria e 12.243 in Valle d'Aosta.

Nel terzo trimestre ne sono nate 4.763 in Piemonte (3.375 le cessate), 1.627 in Liguria (1.200) e 123 in Valle d'Aosta (83). Nella nostra regione Imperia è al penultimo posto. Solo 252 sono state le nuove attività, a giugno erano invece  55. Peggio della nostra provincia solo La Spezia con 232 nuove imprese (+83). In cima alla classifica regionale invece, ci sono Genova con 825 (+196), seguita da Savona con 318 (+103) In tutto il Nord Ovest quindi Imperia, sulle 12 province analizzate, è al settimo posto. 

I dati sono stati elaborati da Unioncamere e Infocamere; il miglioramento nel terzo trimestre è dovuto principalmente al superbonus che “stimola la nascita di imprese edili consentendo la tenuta del sistema. Le risorse per l’efficientamento energetico e per la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, infatti, sembrano avere inciso sulla vitalità di un settore cruciale come quello delle costruzioni che, tra luglio e settembre, si segnala per un incremento dello 0,6% su base trimestrale, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2019. Per i tre quarti questa crescita si deve alle piccole aziende individuali, agli specialisti nelle attività di impiantistica e di finitura degli edifici e ai posatori di infissi. Oltre alle performance di costruzioni e commercio, il trimestre estivo registra variazioni positive in tutti i settori di attività.

Nell’ordine, i comparti con gli incrementi più consistenti in termini assoluti sono quello dei servizi di alloggio e ristorazione (+3.350 unità, in linea con il 2019), la cui dinamica risente sempre positivamente della stagione estiva; le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.358), unico settore con una crescita oltre l’1% e in lieve accelerazione rispetto al 2019. In miglioramento anche le attività di servizio alle imprese (+1.829), le attività immobiliari (+1.561) e quelle dei servizi di informazione e comunicazione (+1.214). Lievissima (+0,1% come nell’estate del 2019) l’avanzata delle attività manifatturiere. Invece, hanno chiuso il trimestre in sostanziale stallo l’agricoltura, la fornitura di energia e quella di acqua, gestione reti e rifiuti.

An.Pa.

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