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Politica | 31 ottobre 2020, 16:42

Attentati a Nizza, la solidarietà della Segreteria Nazionale ADP ai colleghi francesi

“Il punto cruciale della vicenda è certamente la norma che permette di fatto a chi è stato espulso di non lasciare il territorio nazionale continuando a girare le nostre città ma anche quelle europee come se nulla gli fosse stato notificato"

Attentati a Nizza, la solidarietà della Segreteria Nazionale ADP ai colleghi francesi

“Abbiamo ascoltato le parole del Ministro dell’Interno Lamorgese sull’attentato avvenuto a Nizza e troviamo inutile il ‘chiacchericcio’ sulle scuse da fare o meno e sulla vicinanza ai francesi”. Ad intervenire sull’argomento è la Segreteria Nazionale ADP (Autonomi di Polizia).

“Il punto cruciale della vicenda è certamente – dichiara il Segretario Generale ADP Gaspare Maiorana - la norma che permette di fatto a chi è stato espulso di non lasciare il territorio nazionale continuando a girare le nostre città ma anche quelle europee come se nulla gli fosse stato notificato. Non a caso il tunisino che ha assassinato tre persone a Nizza, è sbarcato a Lampedusa il 20 settembre, successivamente il 9 ottobre è stato destinatario di un Decreto di respingimento con ordine del Questore di Bari di abbandonare il territorio nazionale ma di fatto questo respingimento non ha prodotto nulla nei confronti del tunisino e nei confronti degli altri clandestini che continuano a sbarcare e che conoscono perfettamente le norme italiane. Il Ministro, anziché far finta di non essere responsabile, deve mettere mano ai decreti sicurezza al fine di non rendere vaghi gli sforzi delle forze di Polizia e dei Questori che applicano la legge correttamente”.

“Deve il Governo e il Ministro dell’Interno - aggiunge ancora il Segretario Maiorana - ottenere accordi seri con i paesi del nord africa quale ad esempio la Tunisia al fine di riportare nel loro paese TUTTI quelli che non ne hanno diritto. Abbiamo nel tempo regalato ai paesi del nord Africa barche e fondi per ottenere che cosa chiede il Segretario ADP. Gli uffici immigrazione e quelli di frontiera, quali ad esempio quelli di confine di Imperia e Trieste, affidate rispettivamente ai Segretari De Mattia e Viterbo, cui l’ADP riceve gli aggiornamenti sulle problematiche - su Ventimiglia per Imperia e sui flussi sui Balcani per Trieste -, sono purtroppo in difficoltà da tempo e il continuo impegno del personale sul fronte immigrazione distoglie lo stesso da altre questioni quale la criminalità organizzata”.

“Sulla rotta balcanica - aggiunge il Segretario Triestino Tommaso Viterbo -, più volte è stato chiesto a Lubiana, capitale della Slovenia, il rispetto del patto di Schengen, cosa che non fa probabilmente come dovrebbe. A Trieste, ove mancano uomini e mezzi alla Frontiera giornalmente giungono 70 clandestini al giorno che al mese rappresentano oltre due mila e nonostante le nostre segnalazioni siano giunte al Governatore del FVG Fedriga, che ha immediatamente segnalato il nostro grido d’aiuto al Ministero dell’Interno, nessun segnale concreto è mai giunto”.

C.S.

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