Lunedì 26 ottobre 2020, scoccano le 18 ed entra in vigore il nuovo DPCM. I bar abbassano le serrande, i ristoranti sono chiusi: niente serata per loro, solo asporto e delivery.
Le immagini parlano chiaro: Sanremo cambia volto e se non fosse per i negozi aperti sembrerebbe di essere tornato a quelle terribili settimane di marzo. Comprensibilmente c’è poca voglia di parlare, solo qualche sguardo sconsolato mentre si pulisce, si sistemano i tavolini e le sedie per una chiusura anticipata che spaventa.
Piazza Bresca cala nel buio, il Casinò spegne le luci, via Matteotti è solo per i pochi che hanno voglia di fare una passeggiata. Nulla di più. In giro i controlli da parte delle forze dell’ordine, ma tutto si è svolto per il meglio anche se nel malumore di molti. Qualcuno ha anche inscenato una flebile protesta tentando di bloccare il traffico in via Roma, azione immediatamente rientrata all’arrivo di Polizia e Carabinieri con l’identificazione di alcuni dei presenti.
La diretta da Sanremo e Imperia
Questo è l’esordio del nuovo DPCM con gli effetti che in tanti temevano. Dal governo si annunciano aiuti, ma il precedente di primavera non lascia ben sperare i molti rimasti senza i fondi necessari per garantire un livello occupazionale accettabile. L’unica speranza è che il sacrificio di ottobre e novembre possa servire per ripartire a ridosso del Natale e chiudere con un sorriso e qualche pensiero positivo un 2020 da dimenticare.