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Politica | 25 ottobre 2020, 11:46

Nuovo DPCM e misure restrittive: il punto con i sindaci della provincia di Imperia "Servono misure di sostegno alle categorie"

Le interviste a Mario Conio (Taggia), Claudio Scajola (Imperia), Giorgio Giuffra (Riva Ligure), Giacomo Chiappori (Diano Marina), Marcello Pallini (Santo Stefano al Mare), Alberto Biancheri (Sanremo).

Nuovo DPCM e misure restrittive: il punto con i sindaci della provincia di Imperia "Servono misure di sostegno alle categorie"

Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DPCM restrittivo (IL DETTAGLIO SULLE MISURE QUI) e iniziano ad arrivare le prime prese di posizione da parte dei sindaci della provincia di Imperia.

"Mi dà grande allarme per l’impatto sul tessuto economico. - analizza Mario Conio, sindaco di TaggiaSe non si attua una politica immediata di sostegno alle attività a cui vengono chiesti sacrifici, temo che i fatti di Napoli e Roma potrebbero essere inizio di disordini sociali. Sacrificio di tutti è necessario ma le misure di contenimento devono andare di pari passo con quelle di sostegno alle attività. La chiusura dei locali di ristorazione ale 18, rappresentano una situazione drammatica. Garantire la distanza sociale e indossare dispositivi di protezione individuale, in modo attento e puntuale, sarebbe già un grande lavoro fatto".

"Prendo atto del nuovo DPCM. È importante che ci sia il massimo impegno da parte di tutti. L'indice di contagio sopra 1.5 spaventa. In merito alla chiusura dei luoghi pubblici sto valutando ipotesi di chiudere alcune aree, in particolare i parchi gioco dei bambini perchè mi giungono segnalazioni allarmanti. C'è bisogno di autocontrollo da parte dei cittadini. Ovviamente massima attenzione anche alle piazze del paese, anche se credo che la chiusura dei locali alle 18 rappresenti già un deterrente efficace" - conclude Conio.

A Imperia intanto il sindaco Claudio Scajola valuta misure ad hoc: “L’amministrazione comunale è al lavoro per le azioni da mettere in campo visto il nuovo DPCM. Alle ore 18 ho convocato questo pomeriggio una giunta allargata per l’esame del nuovo decreto. Oggetto della giunta saranno le misure che il comune metterà in campo nei confronti delle categorie interessate dalle chiusure”

"Mala tempora currunt sed peiora parantur, cioè “corrono brutti tempi ma se ne preparano di peggiori”. Non è il momento di indagare sulle colpe, ma, come a marzo, dobbiamo cercare cure, soluzioni e conforto. - sostiene Giorgio Giuffra, sindaco di Riva Ligure È necessario restare coesi. Una Comunità sfilacciata, disunita e sgangherata non ha futuro. La compattezza deve prevalere sull’inimicizia, sull’ostilità e sulla rabbia. Magari, non avremo la forza di tornare a far sventolare nuovamente i tricolori dai nostri balconi, ma non lasciamo spazio alle discussioni sulle mascherine, alle piazze negazioniste, alle liti sui pullman ed al bar. O ancor peggio, alle guerriglie per strada. Proviamo a convivere col virus, sapendo bene che l’epidemia travolge a cascata ogni settore della vita e del sistema. Non c’è economia senza salute. Continuare ad affermare il contrario è ingannevole e destabilizzante. Ed allora, ognuno di noi faccia la propria parte, sperando che, almeno in questo frangente, il sistema di risarcimento sia efficace e puntuale, perché si rischia la chiusura di molte imprese. Forza e coraggio".

"In questo delirio dove non si sa dove stia la verità, ma ci fidiamo di persone neanche elette ma messe lì per caso da Salvini e Di Maio, credo che ci stiano soffocando Piano piano e ci tolgono anche la posizione di reazione. - denuncia Giacomo Chiappori sindaco di Diano Marina Mi spiego: è come se avessero curato il cancro con l’aspirina e la gente che non può fare altro ci ha creduto. Oggi ci stiamo rendendo conto che siamo ormai bloccati in un letto e non abbiamo la forza di reagire. Questo è il metodo che stanno usando per levarti ogni tipo di libertà. Ci sarà un momento di rottura? Anziché soffocarci così forse non era meglio un blocco totale per una quarantena e poi ripartire alla grande? Così non mi sembra che possa finire il tutto".

 

"Se queste sono le misure in qualche modo bisognerà attenersi. Ci troviamo davanti al solito DPCM con divieti ma non vedo mai iniziative di ristoro per tutte quelle attività e quei lavoratori che dovranno sacrificarsi. - sostiene Marcello Pallini, sindaco di Santo Stefano al Mare - Non si capisce come intendano aiutarli e le misure già attuate nella prima fase, non si sono rivelate sufficienti. Ci appelliamo ai cittadini affinché rispettino le nuove misure, stando sempre attenti al rispetto del distanziamento interpersonale e a indossare i dispositivi di protezione individuale. Il modo di muoversi con questi divieti è teso a colpire dove si può ma non c'è una situazione organica per trovare soluzioni. Siamo in ritardo su trasporti, scuole, locali e rimborsi. Quindi si impone ma senza una programmazione successiva. Al momento su Santo Stefano al Mare non ci sono situazioni critiche tali da richiedere la chiusura di zone o luoghi. Nei giorni scorsi, ho avuto un incontro con la Polizia Locale perchè è nostra intenzione andare a monitorare in modo più puntuale tutte le zone sensibili, come parchi e luoghi d'aggregazione dove andremo ad attuare una azione preventiva più che sanzionatoria. Vogliamo intervenire ma con equilibrio".

"Il Presidente del Consiglio ha da poco spiegato al Paese il nuovo Dpcm che entrerà in vigore da stasera a mezzanotte, fino al prossimo 24 novembre. Si tratta di nuove misure restrittive estremamente impattanti, che non sto qui a elencare poiché già tutti conoscerete. Per domani ho già convocato un tavolo di lavoro urgente. - annuncia il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri - Non è il momento delle polemiche, anche se ci sarebbe tanto da dire sulla gestione dell'emergenza epidemiologica degli ultimi mesi da parte di Governo e Regioni, in particolar modo per quanto riguarda l'organizzazione della sanità (ad esempio con evidenti ritardi nel fondamentale processo di assunzioni di medici e infermieri) e la gestione dei trasporti. Per noi è indubbiamente un colpo molto duro".

"Lo è anzitutto per i nostri imprenditori e commercianti dei settori più colpiti. Augurandomi che il governo metta immediatamente in campo misure di sostegno economico, voglio esprimere tutta la mia solidarietà a coloro che per mesi hanno investito soldi ed energie per rispettare tutte le regole impartite e i rigidi protocolli sanitari previsti, e che nonostante ciò da domani avranno le loro attività chiuse o parzialmente chiuse.
- aggiunge Biancheri - Ma è un colpo duro anche per le casse degli enti locali, già provate dagli effetti del lockdown primaverile, che un comune turistico come il nostro aveva sofferto molto sotto il profilo finanziario. La chiusura del Casinò, che già si avviava ad un pesante passivo a causa di questo nefasto 2020, è una mazzata che avrà riflessi notevoli sui bilanci. E non nego che sono preoccupato per la tenuta dei conti in ottica 2021. In questo momento così delicato, a tutti i miei concittadini chiedo di continuare ad osservare con massimo rigore le nuove regole. In primis per una ovvia questione sanitaria. Ma anche per ragioni economiche, per cercare di uscire tutti assieme il prima possibile da questa situazione. E' un momento difficile. Sosteniamoci gli uni con gli altri. Restiamo uniti e teniamo duro".

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Stefano Michero

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