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Sanità | 23 ottobre 2020, 23:31

Coronavirus, Toti: "Contagi in Liguria a due velocità. A Genova situazione complessa, Ponente e Levante nella media nazionale"

Il governatore ha sottolineato che "le terapie intensive restano stabili" ed inoltre che "occorre andare al pronto soccorso solo se si è davvero in grande necessità senza mettere a rischio l'efficienza dell'intero sistema e della propria salute"

Coronavirus, Toti: "Contagi in Liguria a due velocità. A Genova situazione complessa, Ponente e Levante nella media nazionale"

"L'incidenza di positivi in Liguria è elevata, anche se occorre tenere conto dell'alterazione del dato statistico data da gran parte dei tamponi molecolari che sono conferme di positività. Al numero di tamponi, inoltre, occorre aggiungere un crescente numero di tamponi rapidi antigenici, circa 3000".

Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto punto stampa serale. "Abbiamo una regione a due velocità - ha proseguito - le "ali" di ponente e levante sono sotto la media nazionale, mentre a Genova la situazione è molto più complicata. Le terapie intensive restano stabili, si conferma il trend divergente tra ricoveri ospedalieri e pazienti gravi già registrato nelle ultime settimane. Da domani l'Evangelico diventerà covid hospital, a sostegno soprattutto del Villa Scassi che in questi giorni ha patito l'urto del ponente della città. È possibile che si decida nei prossimi giorni l'aggiunta di Savona e Cairo, sempre a sostegno del ponente dell'area metropolitana genovese: da questa eventuale azione, se mai ce ne fosse bisogno, potrebbero essere ricavati altri 130 posti letto. Per quanto riguarda invece le strutture extraospedaliere una ha già aperto oggi, un'altra aprirà a metà della settimana prossima e le ultime a cavallo dell'ultima settimana di ottobre. Contiamo di avere 200 posti aggiuntivi a scaglioni di 60 nelle prossime tre settimane. Osserviamo con grande attenzione il dato delle intensive, della mortalità e della disponibilità dei posti letto, nella consapevolezza che occorre prendere misure per frenare il contagio, cosa che abbiamo fatto insieme al sindaco Bucci tra i primi in Italia senza alcun indugio. Le misure sono state prese, cerchiamo di lavorare tutti con grande equilibrio tenendo presenti le esigenze di una città e della nostra sanità, evitando le oscillazioni eccessive tra l'euforia del 'tutti fuori' e il terrore del 'tutti dentro'. Se ci sarà bisogno siamo pronti a ulteriori azioni, ma sempre opportunamente calibrate sull'andamento del contagio".

"Occorre andare al pronto soccorso solo se si è davvero in grande necessità - ha detto ancora Toti - non è il posto dove andare per fare un tampone perché si mette a rischio l'efficienza dell'intero sistema, oltre alla propria salute. È fondamentale rivolgersi in primo luogo alla rete dei medici di famiglia che stanno lavorando con noi anche per aprire ulteriori punti di screening da lunedì prossimo. Nervi saldi: la situazione è complessa ma per nulla fuori controllo, come qualcuno vorrebbe far credere. Stiamo facendo tutto quello che serve per tenere in sicurezza la nostra città e la nostra regione". A proposito del fascicolo aperto dalla Procura di Genova il presidente Toti ha commentato che "ben venga qualsiasi approfondimento di persone competenti che aiuteranno a fugare i dubbi dei molti incompetenti che continuano a ripetere cose vaneggianti. Con la Procura di Genova abbiamo da sempre un rapporto di rispetto e collaborazione reciproca, sono certo che farà il suo lavoro con puntualità, precisione senza intoppi per il nostro impegno sanitario".

"In questa settimana abbiamo assistito a un aumento esponenziale dei casi e delle ospedalizzazioni di media intensità  - ha detto il responsabile della prevenzione Alisa Filippo Ansaldi. Abbiamo perso la crescita 'rettilinea', stiamo osservando un aumento con pendenza superiore a quella osservata in precedenza. Incremento particolarmente evidente per il numero dei casi, che cresce proporzionalmente al numero dei tamponi e al tracciamento, che continua ad essere molto incisivo: abbiamo una capacità di tamponamento superiore ormai di 10 volte a quella del primo picco, con medie intorno ai 5000 tamponi al giorno. D'accordo con il Ministero andremo a tracciare i canali attraverso i quali la popolazione viene sottoposta al test antigenico. Da una stima abbiamo almeno il 50% in più, quindi la proporzione dei positivi è verosimilmente inferiore. A fronte dell'aumento significativo della media intensità c'è un aumento della risposta del sistema sanitario".

"L'aumento dei casi ha portato un carico rilevante ai pronto soccorso della città di Genova - ha detto il responsabile del dipartimento interaziendale regionale emergenza urgenza Angelo Gratarola - con aumento sia dei pazienti covid correlati sia di quelli con patologie differenti. A marzo si era quasi azzerato l'afflusso di casi non covid. Stiamo organizzando l'accoglienza di tutti quelli che necessitano di un ricovero, ma dobbiamo ricordare che una certa quota di pazienti giunge al pronto soccorso spinti da paura eccessiva, con sintomatologia influenzale ma senza difficoltà respiratoria. Arrivare solo con febbre, tosse, cefalee, mialgie ma respirando regolarmente non è un uso appropriato della risorsa di emergenza che rischia di creare ingolfamento e sovraccarico: invitiamo la popolazione a rivolgersi per questi casi ai medici di famiglia. Speriamo che le norme messe in atto in questi giorni diano nel prossimo futuro un abbassamento della curva in modo da garantire un lavoro più efficace e tranquillo"

 "Il San Martino sta lavorando su più fronti - ha detto il direttore generale del policlinico San Martino Giovanni Ucci - sui casi che arrivano, per la maggior parte di media e bassa intensità, per contribuire con i nostri posti letto alle degenze covid. Siamo arrivati finora a 180, questa sera abbiamo fatto un piano per incrementare gradualmente in base alle necessità, fino ad arrivare a circa 300 posti letto. Stiamo cercando su un altro fronte di preservare le attività elettive che offre solo il San Martino (neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia vascolare e altre) che richiedono anche le terapie intensive che per ora non sono particolarmente impegnate dal Covid.  Ringrazio gli uffici che si sono occupati anche oggi di preparare le delibere per assumere medici e infermieri.  Stiamo lavorando per assumere personale in modo da aprire in caso di necessità altri reparti covid o supportare le strutture che dovessero averne bisogno".

 "Ringrazio il personale di VIlla Scassi per il lavoro che sta facendo - ha detto il direttore generale di Asl 3 Luigi Bottaro - soprattutto in questo periodo che ha visto un grande afflusso a tutti i pronto soccorso cittadini. C'è grande collaborazione tra i pronto soccorso di San Martino Galliera e tutta l'Asl 3, la situazione impegnativa ma, garantisco, sotto controllo. La partita più importante però si deve giocare sul territorio, e questa settimana abbiamo avviato alcune nuove iniziative. A Genova stiamo facendo un immenso lavoro di screening: la maggior parte dei positivi a Genova sono trovati da questa attività. Nelle scuole abbiamo superato i 2500 test e la percentuale di positività è intorno all'1%, molto confortante. Abbiamo aperto un drive-through con medici di medicina generale nella zona di Teglia, primo esempio in Liguria e uno dei primi in Italia: tamponi rapidi veloci e possibilità di visitare i pazienti a bassa intensità per evitare il ricorso al pronto soccorso. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. La prossima settimana apriremo un punto di screening a base volontaria e ad accesso libero, come quello della Commenda, a villa Bombrini. È un lavoro enorme: avevamo detto che alla Commenda non avremmo fatto più di 100 tamponi al giorno ma oggi ne abbiamo fatti 204, ieri 216. È un servizio fondamentale, per questo lo apriremo anche a Villa Bombrini e, spero presto, anche in Valbisagno e a Recco".

"I nostri piccoli pazienti - ha detto il direttore generale dell'istituto Gaslini Paolo Petralia - continuano a seguire il trend generale della popolazione adulta. Abbiamo visto nelle ultime tre settimane un aumento progressivo dal 5, al 10, al 15% di positività su un campione di tamponi che rimane stabile sui 1300 a settimana, somministrati a bambini sintomatici nell'intero territorio metropolitano e processati al Gaslini. Questa settimana sono stati usati i test rapidi e i risultati sono sostanzialmente sovrapponibili ai molecolari delle settimane scorse: si dimostra la specificità e l'affidabilità al 90% del campione. Possiamo duqne guadagnare tempo (il testo rapido viene concluso in mezz'ora al massimo) facilitando l'individuazione precoce dei positivi e la tracciatura dei contatti. Sono cresciute le telefonate al call center regionale attivato il 14 settembre: 130 al giorno questa settimana. L'evidente necessità di tutelare anche genitori e operatori ha portato a una campagna di screening in ospedale per offrire test rapidi gratuiti e volontari. L'attività ha fatto individuare 4 operatori positivi ieri e 8 oggi".

C.S.

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