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Al Direttore | 11 ottobre 2020, 14:08

Trattamenti sanitari nell'emergenza covid, il plauso di un lettore per la professionalità degli operatori

Lorenzo si rifà ad un articolo in cui Ferruccio Sansa si lamenta di non essere stato adeguatamente assistito dalla Sanità Ligure

Trattamenti sanitari nell'emergenza covid, il plauso di un lettore per la professionalità degli operatori

"Buongiorno,

Ho letto sulle notizie di Google un articolo in cui il sig. Ferruccio Sansa, che è stato con la famiglia colpito da Covid 19, si lamenta di non essere stato adeguatamente assistito dalla Sanità Ligure. Sono molto dispiaciuto per lui e gli faccio i migliori auguri affinché possano tornare in piena salute il più presto possibile.

Vorrei anche sottolineare che io e mia moglie, residenti a Sanremo, rispettivamente 82 e 73 anni, a metà marzo abbiamo manifestato i primi sintomi di Covid-19; abbiamo immediatamente telefonato al numero di emergenza istituito dall’ASL e il giorno successivo sono venuti a farci il tampone, risultato positivo in entrambi i casi. Di lì in avanti, dopo mezza giornata di ricovero al Pronto Soccorso di Sanremo e non avendo noi eccessivi problemi respiratori ma solo febbre, tosse, stanchezza, perdita d’olfatto e dissenteria, ci è stata somministrata una terapia domiciliare di antibiotici, antivirali ed eparina (quest’ultima su suggerimento del nostro cardiologo dello staff cardiologico dello stesso ospedale). Abbiamo fatto tutta la malattia in isolamento e siamo stati tenuti sotto controllo giornaliero via telefono da più medici ASL, che controllavano le condizioni, ci consigliavano e rincuoravano. Quando le mie condizioni sono sembrate più critiche, hanno immediatamente organizzato una visita medica domiciliare.
Siamo anche stati assistiti da un gruppo di volontari sanremesi che ritiravano per noi i farmaci particolari reperibili solo presso la farmacia dell’ospedale.
I negozianti ci portavano a casa la spesa e quant’altro ci serviva.
Il nostro medico di base ci chiamava più volte al giorno per assisterci sia fisicamente che moralmente.
Siamo stati contattati, su segnalazione ASL, da una ditta specializzata nel trattamento di rifiuti pericolosi, che ci ha recapitato a domicilio contenitori speciali per i nostri rifiuti domestici e per tutta la durata della nostra malattia ha provveduto al ritiro degli stessi.
Quando finalmente tutti i sintomi sono scomparsi, dopo 14 giorni esatti mia moglie è stata convocata per un tampone drive-through (senza alcuna coda) mentre per me hanno fatto il tampone a domicilio.
Dopo circa un mese dal secondo tampone negativo, per nostra tranquillità abbiamo voluto eseguire i due test sierologici (qualitativo e quantitativo). Ci siamo rivolti ad un Laboratorio privato di Sanremo (Il Baluardo) che ci ha dato appuntamento per il giorno dopo e alla sera stessa via email ci ha mandato i risultati.

Tutto questo nella primissima fase in cui la situazione era veramente tragica, e pur non chiamandoci né Berlusconi né Trump né Briatore ma come semplici pensionati possiamo affermare di essere stati assistiti molto bene e soprattutto con tanta umanità e sollecitudine. Cogliamo l’occasione per ringraziare la città e la Sanità di Sanremo.

Un consiglio amichevole al sig. Sansa: se il suo saturimetro balza da 99 a 80 i casi sono tre: o lui è molto malato, o il saturimetro non funziona, oppure lui non lo usa nel modo giusto.

Cordiali saluti
Lorenzo Zaro".

Redazione

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