Infermiere e salute - 04 ottobre 2020, 06:00

La ricerca sul tumore al seno restituisce a migliaia di donne i loro progetti di vita

Pubblichiamo con estremo piacere il comunicato stampa dell'AIRC circa la ricerca da loro condotta sul tumore al seno ed i grandi progressi fatti nella lotta, nella cura e nella prevenzione.

La ricerca sul tumore al seno restituisce a migliaia di donne i loro progetti di vita

Valentina, Sara, Rossana sono donne a cui il tumore al seno non ha impedito di realizzare i propri progetti di vita, grazie ai risultati della ricerca e all’impegno dei ricercatori, che lavorano per trovare nuove terapie per chi affronta le forme più aggressive. Oggi sono loro le protagoniste della campagna Nastro Rosa di AIRC, in rappresentanza di tutte le donne colpite dal cancro al seno.

Simbolo della campagna è un nastro rosa incompleto, per non dimenticare il vero obiettivo: raggiungere un concreto risultato di cura per tutte.

Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro torna a indossare un nastro rosa incompleto, per sensibilizzare il pubblico e mostrare sostegno e vicinanza alle donne colpite dal tumore al seno, la neoplasia più diffusa nel genere femminile, che riguarda una donna su nove nell’arco della vita, con circa 53.000 nuove diagnosi in Italia solo nel 2019*.

A dare il via alla mobilitazione sarà, il primo ottobre, l’illuminazione in rosa di centinaia di palazzi comunali e monumenti in tutta Italia, grazie alla collaborazione fra AIRC e ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Il 5 ottobre sarà la volta del Teatro alla Scala di Milano, che si tingerà simbolicamente di rosa per la Breast Cancer Campaign di The Estée Lauder Companies Italia.

Grazie ai costanti progressi della ricerca, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata fino all’87%*, ma c’è ancora molto da fare per raggiungere il pieno obiettivo: curare tutte le donne, accompagnarle nella realizzazione dei loro progetti di vita, come le protagoniste della campagna Nastro Rosa di AIRC.

“A 37 anni, scopro un nodulo al seno, ma rassicurata da un laboratorio di analisi, trascuro di fare ulteriori accertamenti. Anche perché nel frattempo scopro di essere incinta di una bambina” – racconta Valentina - “Alla venticinquesima settimana di gravidanza ho la diagnosi: carcinoma al seno ‘triplo negativo’, uno dei più aggressivi e difficili da curare. I giorni tra la biopsia e l’intervento sono i più duri, bisogna vedere se ci sono già delle metastasi. Ma l’operazione va bene, il tumore viene rimosso. Sono sottoposta a una chemioterapia studiata per me, per non danneggiare la bambina. Il 4 marzo nasce Anna e io completo il ciclo di chemioterapia e mi sottopongo a radioterapia. Oggi io e Anna, dopo 10 anni, stiamo benissimo”.

Valentina è una delle protagoniste di “TITS UP! Storie di donne in lotta contro il cancro al seno”, la serie podcast in 6 episodi nata dalla collaborazione fra Fondazione AIRC e Storielibere.fm, piattaforma editoriale di podcast audio affidati a narratori competenti e appassionati. Tits Up! racconta di donne che hanno affrontato o stanno affrontando sulla propria pelle un tumore al seno e hanno deciso di raccontarsi anche nei momenti più bui, tutte con il “petto in fuori”, come recita il titolo del podcast, un incoraggiamento e un augurio di buona fortuna, come nella celebre serie “The Marvelous Mrs Maisel”. Tits Up! è ideata e narrata da Samanta Chiodini, che in ogni episodio sarà affiancata dalla ricercatrice AIRC Lucia Del Mastro, Coordinatrice Breast Unit Policlinico San Martino di Genova. Il primo episodio con la storia di

 

Valentina è disponibile al link storielibere.fm/tits-up-airc/ e su tutte le principali piattaforme di ascolto.    

LE SFIDE DELLA RICERCA

Oggi abbiamo diagnosi sempre più precoci, accurate e accessibili a un numero più ampio di donne, trattamenti più mirati, efficaci e tollerabili. Molte pazienti tuttavia aspettano risposte specifiche per le forme più aggressive che non rispondono alle terapie oggi disponibili, come accade per il tumore al seno triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, e per il carcinoma mammario metastatico, che riguarda circa 36.000 donne in Italia*.

Grazie alla fiducia dei propri sostenitori, AIRC negli ultimi cinque anni ha messo a disposizione oltre 40 milioni di euro per progetti di ricerca sul tumore al seno, tra cui quello di Luca Malorni, ricercatore AIRC presso l’Unità di oncologia dell’Ospedale di Prato: “Il progetto quinquennale che ho avviato a inizio 2020 punta ad approfondire le conoscenze su alcuni marcatori molecolari. Questi vengono utilizzati per capire in anticipo quali pazienti con tumore del seno metastatico in fase attiva trarranno benefici dalla terapia ormonale in associazione a farmaci a bersaglio molecolare e quali mostreranno invece resistenza alle cure. Oggi per queste pazienti sono disponibili vari farmaci a bersaglio molecolare, e altri sono in fase avanzata di  sviluppo, per cui sarà sempre più importante mettere a punto dei test per guidare la scelta del composto più adatto a ciascuna paziente. Cominciare la terapia con il farmaco giusto sarà sempre più importante”.

Nel mese di ottobre AIRC diffonde informazioni e consigli sul sito nastrorosa.it, sui social media con l’hashtag #NastroRosaAIRC, attraverso la rivista Fondamentale e grazie alla collaborazione dei partner.

 

AIUTACI ANCHE TU A SOSTENERE LA RICERCA E A RESTITUIRE A OGNI DONNA IL SUO PROGETTO DI VITA

 con le spillette Nastro Rosa AIRC disponibili a fronte di una donazione minima di 2 euro nelle farmacie e nei punti di distribuzione indicati su nastrorosa.it

 con carta di credito su nastrorosa.it o chiamando il numero verde 800 350 350 (attivo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30)

 chiamando il 4 5 5 2 1 da telefono fisso per donare 5 o 10 euro o inviando al 4 5 5 2 1 uno o più SMS del valore di 2 euro**

 con Bonifico Bancario IBAN IT 18 N 05034 01633 000000005226

 

 

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Il sottoscritto e Sanremonews in questo caso non ne rispondono.

 

Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura all’ Educazione Sanitaria.

 

                                                                                                          Roberto Pioppo

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