Un nostro lettore, Luca D., ci ha scritto in relazione alla lettera di Giancarlo Giordano sui limiti di velocità sull'Aurelia Bis:
“Anche tra l'ospedale ed il Borgo il limite è di 80 km/h. Aver ridotto il limite a 70 km/h nel tratto tra San Martino e Taggia ha solo minimamente influito su chi percorre tale tratto: infatti chi, come il sottoscritto, rispetta il limite, viene ordinariamente superato da chi del limite non si cura minimamente (conducenti di veicoli a 2 ruote in primis, ma non solo). La velocità non è l'unico aspetto critico per la sicurezza, ma è certamente quello più facile da gestire: non mi pare, per esempio, che si prendano provvedimenti nei confronti di chi ha i fari sbilanciati (luce di posizione a destra ed abbagliante a sinistra) o di chi viaggia a fari spenti. Sempre a proposito della velocità: nei tratti a doppio senso di marcia, è cosa normale essere superati - anche nella galleria tra l'ospedale ed il Borgo, dove la visibilità è limitata dalla conformazione del tracciato - da mezzi a due ruote che procedono ad andatura elevata. Non è abbassando i limiti di velocità (o facendo proliferare gli autovelox ed una miriade di limiti, frequentemente ravvicinati tra loro e di difficile osservabilità, come accaduto sull'Autofiori nel periodo post lock down) che si risolvono i problemi della sicurezza stradale, perché si finisce per creare disagi ai molti rispettosi dei limiti senza, nel contempo, sanzionare adeguatamente, con sanzioni che non siano di esclusiva natura pecuniaria, i pochi che della sicurezza si fanno beffe. Confido, pertanto, che gli Enti proprietari delle varie tratte (sia sull'Aurelia-bis sia sull'Autofiori) provvedano a ripristinare lo status anteriore al lock down, adottando nel contempo misure adeguatamente sanzionatorie. Ripeto: non solo di natura pecuniaria nei confronti di coloro che non si curano della sicurezza propria ma soprattutto altrui”.