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Sport | 03 settembre 2020, 16:47

Sanremo: tutto pronto per la 12a edizione della 'Hardalpitour Hat', l'Adventouring più importante d’Europa

La crescita numerica, nonché qualitativa, della Hardalpitour negli ultimi anni, è stata davvero esponenziale, con piloti sempre più appassionati pronti a vivere un’esperienza immancabile per chi ama il turismo-avventura.

Sanremo: tutto pronto per la 12a edizione della 'Hardalpitour Hat', l'Adventouring più importante d’Europa

Tutto pronto per la 12a edizione della Hardalpitour Hat Sanremo-Sestriere, la manifestazione Adventouring più importante d’Europa che, anche per quest’anno, nonostante i noti disagi, si preannuncia un’edizione davvero molto importante con tantissimi iscritti provenienti dai vari Paesi europei. La crescita numerica, nonché qualitativa, della Hardalpitour negli ultimi anni, è stata davvero esponenziale, con piloti sempre più appassionati pronti a vivere un’esperienza immancabile per chi ama il turismo-avventura.

paesaggi straordinari di queste zone d’Italia che nascondono tanti aneddoti e narrazioni fortemente legate alla storia del nostro Bel Paese, i percorsi esclusivi, sfidanti ma scorrevoli ed ideali per le maxi-enduro, e le persone uniche, che rappresentano una parte essenziale di questo evento, fanno della Hardalpitour un appuntamento annuale imperdibile

L’emergenza del momento ha obbligato l’organizzatore ad alcune modifiche strutturali che piaceranno comunque ai partecipanti, che quest’anno per motivi di sicurezza sono stati limitati ad un numero massimo di 350 motociclisti. La più grande novità riguarda il punto d’incontro e il centro delle attività di venerdì sabato, in una nuova location ma sempre sul mare di Sanremo. Quest’anno l’Hat Village verrà allestito nei pressi di Portosole, uno dei porti privati più prestigiosi del Mediterraneo, posizionato proprio a ridosso del centro della Città dei Fiori. L’area di Portosole accoglierà tutti i partecipanti con la sua eleganza ed i suoi yacht in un ambiente esclusivo. 

Tra le novità di percorso, un nuovo punto sosta/ristoro del sabato sera che per questa edizione sarà per la prima volta a Boves, vicino a Cuneo, dove nella suggestiva piazza centrale verrà appositamente allestito un tendone per dare ospitalità a tutti i partecipanti giunti a circa metà percorso. Di rilievo anche il passaggio dei percorsi Extreme e Classic dalla Galleria dei Saraceni, per godere del bellissimo tratto di circa 23 km dell’Alta Val di Susa che unisce Salbertrand a Bardonecchia. Altri tratti minori, ma sempre interessanti e migliorativi della qualità, sono stati aggiunti per arricchire i percorsi. 

Tre i percorsi per la Hardalpitour, che si differenziano per lunghezza e difficoltà:
- EXTREME – un viaggio “maratona” di 40-42 ore che si snoda su un percorso di circa 900 km. Partenza suggestiva alla mezzanotte del venerdì sotto le luci dei riflettori del palco nell’HAT Village Portosole e arrivo a Sestriere domenica primo pomeriggio;
- CLASSIC - un percorso di 24 ore in sella, con una parte di guida in notturna, su un percorso di circa 560 km. Affrontare la Classic significa vivere la Hardalpitour com’è stata pensata originariamente, assicurando tutte le emozioni di questa esperienza indimenticabile. Partenza sabato alle 12.30 dal palco all’HAT Village a Portosole;
- DISCOVERY – il percorso “facile” della HARDALPITOUR percorrerà circa 420 km, con sosta notturna a Boves: il racciato ideale per chi vuole partecipare alla manifestazione con un impegno minore, vivendone comunque l’esperienza.

Dal punto di vista organizzativo, oggi ancora più importante viste le restrizioni Covid19, la massiccia presenza di circa 50 membri dello staff di Base Luna -l’associazione piemontese della Protezione Civile specializzata in eventi motociclistici - garantirà la massima sicurezza a tutti i partecipanti. Ogni team riceverà i tracker GPS attraverso i quali l’organizzazione monitorerà in tempo reale la localizzazione sul territorio e l’invio alla Centrale Operativa HAT di eventuali richieste immediate di soccorso in caso di necessità.

Tanta Solidarietà alla Hardalpitour 2020 con due progetti molto importanti:
AM@NETTA, progetto dell'associazione Brughiera CàDaMat con le sue t-shirt Freedom Dreamers ispirate al mondo delle due ruote, realizzate all'interno della Casa Circondariale di Novara.  Un progetto di economia carceraria per contribuire al percorso di reinserimento sociale di detenuti attraverso il lavoro e il rispetto delle regole. Un laboratorio di libertà che ha trovato nelle moto la propria perfetta metafora.

Progetto 'In moto per l'Africa e 'Marco Polo Team': in Moto con l’ Africa è una storia di viaggi, di amicizia e di passione. Viaggi nelle strade africane di terra battuta, rossa e polverosa, che arrivano il più lontano possibile dal mondo conosciuto e più vicino di quanto si possa credere all’ anima. Amicizia fra persone diverse, ma accomunate dalla stessa ferrea convinzione che sia indispensabile muoversi per gli ultimi e fare qualcosa in più per migliorare le condizioni di chi in quei luoghi sperduti lotta ogni giorno per la sopravvivenza. Passione per la motocicletta, in ogni sua forma e declinazione. Questi sono gli elementi che hanno unito un gruppo di appassionati motociclisti a Medici con l’Africa Cuamm, la prima organizzazione non governativa italiana che si spende da settant’anni nel continente africano per il diritto alla salute, al fianco di governi, strutture sanitarie e medici locali, garantendo l’accesso alle cure, in particolar modo di mamme e bambini.

Da questo connubio è nato il team di In Moto con l’ Africa, un gruppo di lavoro che opera all’interno della struttura organizzativa di Medici con l’ Africa Cuamm con lo scopo di sensibilizzare il mondo delle due ruote e raccogliere fondi a favore della mobilità, soprattutto in moto, nei paesi africani dove opera la ONG. Tutti i progetti sono quindi pianificati e realizzati da Medici con l’Africa Cuamm. Ogni singolo euro donato va direttamente a finanziare quanto programmato. La promozione del progetto avviene tramite la la progettazione, l’organizazione o la partecipazione ad eventi, iniziative, manifestazione e competizioni, raccogliendo fondi che vengono destinati direttamente a Medici Con l’Africa CUAMM per l’acquisto di motociclette, pieni di benzina, manutenzione, distribuzione di voucher alle mamme per retribuire i rider locali che le portano all’ospedale o le riportano a casa, sane e salve con il loro bambino. L’impegno di In Moto Con l’Africa è dunque acquistare gli strumenti dove necessario o di favorire l’utilizzo delle motociclette e realtà locali dove già presenti. Essere in moto ma soprattutto con l’Africa.

Il progetto è già avviato in Sierra Leone, Sud Sudan e Uganda dove ha già mostrato la sua efficacia. Grazie all’aiuto di aziende, associazioni e semplici appassionati, il progetto è in espansione e ha l’obiettivo di intervenire progressivamente in tutti i Paesi in cui operano i Medici Con l’Africa – CUAMM.

Redazione

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