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| 13 agosto 2020, 10:00

Tutti gli indirizzi dell’entroterra di Imperia, dove si può ancora gustare una cucina ligure tradizionale, con qualche elemento di innovazione e creatività.

Da Ranzo a Castelvittorio ecco i nostri suggerimenti per mangiare lontano dalla confusione della costa e provare i sapori e profumi di una cucina contadina fatta con prodotti artigianali di grande eccellenza

Tutti gli indirizzi dell’entroterra di Imperia, dove si può ancora gustare una cucina ligure tradizionale, con qualche elemento di innovazione e creatività.

La Liguria è una regione con grandi tradizioni culinarie, ma con un territorio coltivabile piuttosto ridotto e compreso per la maggior parte tra il mare e le colline. Veniva, e viene ancora oggi, coltivato prevalentemente lungo le strette fasce, le terrazze sostenute da muretti a secco e costruite dall'uomo con dura fatica nel corso di generazioni. Le uniche colture, favorite dal clima mite, sono rappresentate dagli ortaggi, dai legumi, dalla vite e dall'ulivo; solo qua e là nella macchia, tra i boschi di castagni, si aprono piccoli spazi utili all'allevamento di ovini e caprini.

Una cucina di terra e non di mare

In questo contesto è nata una cucina essenziale, caratterizzata da piatti semplici, creati al fine di sfruttare al massimo i prodotti della terra e del mare, che offe ottimi pesci, ma in quantità ridotte. Quindi niente antipasti, molti piatti unici e pochissimi dolci, riservati solo alle festività ed alle ricorrenze. Una cucina, che abbonda di preparazioni a base di gustose verdure e profuma di una grande varietà di erbe aromatiche.

La fantasia delle donne protagonista in tavola

Trionfano le focacce, la farinata di ceci, le torte salate, fra cui la famosissima torta pasqualina, frittate, minestre e zuppe. A completamento di ogni piatto sopraggiunge un condimento meraviglioso: l'olio di oliva, che con il suo gusto delicato e raffinato rende eccellenti anche le preparazioni più semplici. Per chi vuole provare la cucina ligure più autentica, vi segnaliamo alcuni indirizzi sicuri, dove troverete un’accoglienza certificata dall’Associazione Ristoranti della Tavolozza e in tavola una straordinaria ricchezza agroalimentare, che merita un viaggio.

 

Ristorante Moisello Ranzo Via Umberto I, 101

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Nel fondovalle della Valle Arroscia, Ranzo, si presenta molto verde con le coltivazioni di ulivo e vigna. Il ristorante ha un’antica tradizione che due fratelli, Ludovico in cucina e Federico in sala, hanno ripreso da circa tre anni. La cucina è improntata sui prodotti del territorio e sulla stagionalità. In sala Federico accoglie i clienti con garbo e gentilezza e sempre pronto a “raccontare” i piatti con un sorriso. L’ambiente è elegante e moderno, molto curato e ben arredato. Nel menù alla carta troviamo gli antipasti, da assaggiare i bocconcini alle verdure, fatti di erbe di stagione, morbidi e gustosi, con salsa di pomodoro con olive taggiasche, la cima alla genovese con panissa fritta e salsa verde, il paté di cinghiale oppure il carpaccio di polpo (da 8 a 9 euro).

Tra i primi imperdibili i ravioli fatti in casa, con pinoli e timo o con il sugo di brasato (10 euro) oppure gli gnocchetti di castagne con la zucca e fontina (9 euro), e lo Zemin di ceci con puntine di maiale (8 euro). A seguire la specialità vera della casa è il coniglio con le olive e abbondante Pigato, come da ricetta della nonna, davvero squisito (10 euro), oppure il brasato all’Ormeasco con la polenta croccante (15 euro) o gli originali gamberoni in crosta di cocco (14 euro). Ottimi i dolci fatti in casa (7 euro). Buona scelta dei vini del territorio e non solo.

 

Osteria del Rododendro Montegrosso pian Latte Via IV Novembre, 4

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Questa osteria si trova nel centro storico di uno splendido paesino ed è gestita da Grazia e sua figlia Barbara. Offre una cucina genuina utilizzando i prodotti locali che compongono la “Cucina Bianca” una cucina così chiamata per l'utilizzo di ingredienti come patate, porri, rape, latticini e prodotti a base di farina che venivano mangiati dai pastori durante la transumanza periodo. Il loro menu degustazione ha un prezzo di 25 € ed è composto da 6 antipasti, tre primi, tre secondi e un dolce.

Consigliamo i loro fagottini di pasta con tredici erbe selvatiche, specialità dello chef oltre ai bocconcini di coniglio fritti, l'occhio di tondo brasato all'Ormeasco e le lumache. C'è una buona selezione di formaggi serviti con marmellate fatte in casa. Dolci squisiti come il gelato di castagne e rum e la bavarese alla liquirizia. Sia l'olio d'oliva che il pane sono prodotti in loco. C'è un'ampia selezione di vini locali tra i quali troverete l'Ormeasco. Prezzi onesti I prezzi del menu vanno da € 25 a circa € 30 ed è rigorosamente stagionale.

 

Ristorante Antichi sapori Terzorio Strada per Pompeiana, 3

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Questo ristorante si trova a pochi chilometri dalla spiaggia in un grazioso borgo con vicoli caratteristici e una torre medievale; si può godere di un po 'di pace, tranquillità e aria fresca nelle sere d'estate dopo aver trascorso una giornata in spiaggia. Nelle altre stagioni si può gustare una cucina genuina e genuina negli “Antichi sapori”. Il ristorante è molto caratteristico con molto spazio all'esterno compreso un giardino una terrazza ed eleganti sale interne accoglienti e ben arredate. Il ristorante propone cucina ligure a base di pesce e piatti regionali realizzati con materie prime di stagione e di alta qualità.

Tra i loro antipasti vi consigliamo un buonissimo “brandacujun” o il carpaccio di gamberi e dai loro secondi i tagliolini con pesce spada e polpo al limone a cui far seguire l'involtino di branzino o il polpo alla griglia con salsa al curry. Se preferisci un menù tipico, prova la brioche ripiena di prosciutto e fonduta, i deliziosi ravioli “plin” di Nonna Rosa o la gustosa picanha di Black Angus a fette. I dolci sono da non perdere e sono tutti fatti in casa. Ottime anche le pizze e le focacce, preparate secondo metodi tradizionali ma arricchite con ingredienti speciali

 

Locanda Le Macine del Confluente Badalucco Località Oxentina snc

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Una dimora di charme nella valle Argentina, a metà strada tra mare e montagna, un luogo incantato in tutte le stagioni, che i suoi proprietari, Tiziana e Gigi, hanno creato con tanta passione. Nelle sue sei eleganti camere può accogliere numerosi turisti, italiani e stranieri, che apprezzano l'entroterra e la sua cucina. Molto caratteristica la parte interna del ristorante, con i suoi tavoli in legno e due camini sempre accesi d'inverno, che rendono l'ambiente molto ospitale. Nel periodo estivo è possibile pranzare in giardino. Giancarlo Borgo, lo chef, la cui cucina si basa sui prodotti del territorio, secondo le Stagioni, con piatti della tradizione con spunti creativi, presentati sempre con un pizzico di originalità.

Il menù degustazione a 35 Euro, cambia ogni mese, comprende gli antipasti, tra cui citiamo il brandacujun, baccalà cremoso con patate e il rotolo di pasta fillo con carciofi e verruche croccanti. Tra i primi piatti i tagliolini di semola di grano duro allo zafferano, olive Taggia disidratate e cipolle croccanti e gli sfiziosi risotti dello chef. Tra i secondi la specialità del ristorante, la bistecca, in alternativa l'agnello, il coniglio o il baccalà. Dolci fatti in casa originali e buonissimi. Tiziana è sempre sorridente e vi descriverà tutti i piatti mentre Gigi saprà darvi consigli sul vino giusto da abbinare a loro. Ampia carta dei vini, con particolare attenzione a quelli locali.

 

Osteria Cian de Bia Badalucco Via Silvio Pellico, 14

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All’interno di una bella casa in pietra nel caratteristico borgo di Badalucco si trova questo locale raccolto e molto accogliente. Molto caratteristico l’ambiente e l’arredamento, con il camino e le pietre a vista, crea un ambiente familiare e confortevole. La cucina è quella tipica del territorio, piatti della tradizione cucinati con sapienza antica, quelli proposti nel “menù del priore”. Si mangia come nei giorni di festa e quindi 5 antipasti “veri”, l’insalata russa, l’insalata di fagioli bianchi di Badalucco, il brandacujun, la “frandura” piatto tipico del vicino paese di Montalto, il vitello tonnato, frittelle di verdura. Due i primi, gli immancabili ravioli con ripieno di erbe e le tagliatelle, se si è fortunati, con i gamberi di fiume.

Fra i secondi il coniglio alla ligure, le lumache e lo stoccafisso che è il protagonista di una famosa sagra in settembre. Dolci squisiti dal creme caramel alla focaccia dolce tipica della zona. La maggior parte dei prodotti utilizzati in cucina provengono dall’azienda agricola di famiglia che si chiama “Cian de Bià”, che vuol dire “terreno in piano di Biagio”, il nonno dei proprietari, Ivo e Franca, che producono anche un ottimo olio evo. Menù a prezzo fisso a 30 euro, vini esclusi. Ottimo rapporto qualità-prezzo, consigliata la prenotazione.

 

Ristorante Santo Spirito Molini di Triora Piazza Roma, 23

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Nella valle Argentina a circa 400 metri, immerso nel verde e nei laghetti che i torrenti Argentina e Corte creano nel loro percorso, con possibilità di fare passeggiate ed escursioni sia per famiglie che per esperti camminatori, troviamo l'hotel-ristorante Santo Spirito, un'istituzione, che da più di un secolo propone piatti cucinati secondo antiche ricette e utilizzando prodotti genuini e prelibatezze locali.  I piatti sono quelli della tradizione, quelli che venivano preparati in casa dalle nonne e richiamano alla mente i sapori di una volta. Troviamo qui zuppe di ceci e legumi assortiti, tagliatelle fatte in casa o pasta fresca con farina di castagne, come i “colpi di dito” o i quadrotti da condire con il “bruzzo”, la gustosa ricotta di pecora.

Tra i secondi piatti di capra con fagioli, lumache molinesi, cinghiale in umido. Deliziosi dolci fatti in casa come il budino alle uova e il castagnaccio, preparati all'antica. Gli ortaggi sono prodotti quasi esclusivamente nell'azienda agricola di famiglia, grazie al nonno Augusto. La selezione dei vini comprende l'Ormeasco prodotto dall'azienda agricola di famiglia e anche ottime bottiglie di vini piemontesi. Il prezzo del menù va dai 20 ai 35 euro. La selezione dei vini comprende l'Ormeasco prodotto dall'azienda agricola di famiglia e anche ottime bottiglie di vini piemontesi. Il prezzo del menù va dai 20 ai 35 euro.

 

L'erba Gatta Triora Via Roma, 6

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Gianni e Carla, due amici, hanno intrapreso nel 2008 questa avventura grazie alla comune passione per la buona cucina e i buoni vini. Sono riusciti a creare una location ideale per degustare la cucina tipica dell'entroterra, gustosa ma leggera. Gianni in cucina prepara tutti i piatti con prodotti tipici locali come olio, vino, pane, fagioli, formaggi, erbe selvatiche e zafferano di Triora. Il menù è scritto su una lavagna come nelle vere osterie: tra gli antipasti spiccano la trevisana al forno con ricotta e aceto balsamico (9 euro) o salumi e verdure fatti in casa e sott'olio, come i pomodori secchi, i ciccotti (funghi) , testa di formaggio e speck di cinghiale.

Tra i primi piatti la polenta con tralci di abete rosso e salsa allo speck, un piatto unico per 10 euro, e ravioli di ricotta e borragine con pomodorini e maggiorana (10 euro). Tra i secondi i grandi protagonisti della cucina dell'entroterra, il cinghiale con polenta (12 euro), le lumache in umido (14 euro), la toma di pecora brigasca al forno (9 euro). Deliziosi dolci fatti in casa. Il luogo si trova in centro, merita di essere visitato e sulla tovaglia troverete raffigurata una mappa che vi permetterà di seguire un percorso alla scoperta di questo affascinante borgo conosciuto come il villaggio delle streghe. Il menù varia dai 25 ai 30 Euro.

Osteria Au Casun Bajardo Via Roma, 58

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Vale davvero la pena di salire a 900 metri e visitare il piccolo borgo di Bajardo, il suo centro storico, la chiesa parzialmente distrutta dal terribile terremoto del 1887, dalla quale si può godere di un meraviglioso paesaggio sia in inverno che in estate, così come vale la pena fermarsi per gustare l'ottima cucina di Claudia e Pier, giovani ristoratori che hanno aperto questa osteria e propongono una cucina prevalentemente a km zero. prodotti genuini, coltivati ​​dai contadini di questa zona. Claudia, la chef con il suo dolce sorriso vi proporrà un menù dai 25 ai 30 Euro che comprende antipasti misti, con assaggi di torte di verdure ed erbe selvatiche, barbagiuai, frittelle di erbe e riso, crostini vari, salumi e formaggi locali.

I primi piatti sono particolarmente gustosi come i ravioli alle erbe selvatiche, tagliatelle all'uva rossese o all'ortica con ragù di coniglio. Tra i secondi si possono citare il coniglio di Apricale, la salsiccia di Ceriana, la carne di cinghiale bianco, tutti da provare. Assolutamente da assaggiare le torte fatte da Claudia, che aveva sperimentato in una pasticceria, buonissime meringhe ai marron glacè, leggera crema di tartufo e buonissimo tiramisù. Pier nella hall, cordiale e disponibile, saprà suggerirvi il miglior abbinamento con i migliori vini.

 

Agriturismo Antico Frantoio  Isolabona Via Molino, 41

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Splendida struttura in una splendida location, l'Antico Frantoio, costruito nel 1700 dalla famiglia Doria, inizialmente come frantoio ad acqua, poi come frantoio per le olive, per la spremitura e l'utilizzo della spremitura a freddo. La famiglia Grillo, proprietaria da quattro generazioni, l'ha ristrutturata nel rispetto della sua tradizione ottenendo saloni con archi in pietra a vista, con angoli caratteristici con vista sul borgo. Nel periodo estivo è possibile godere anche di spazi esterni eleganti e affascinanti. Meta prediletta per cerimonie e occasioni speciali, è adatta anche per cene romantiche e familiari.

Il titolare Marco Grillo e la compagna Vanna producono olio extravergine di oliva di Taggia di alta qualità, il vino Rossese di Dolceacqua, e conserve di olive di Taggia, pomodori secchi e pesto, acquistabili in agriturismo. Il menu degustazione a 35 euro propone antipasti della tradizione come brandacujun, sardenaira, zuppa di fagioli di Pigna con timo e toast, due primi piatti a base di pasta fresca come i ravioli piccanti e le tagliatelle ai fagioli di Pigna, e secondi piatti anche a base di pesce, come il salato baccalà e pesca con olive o carciofi. Buona selezione di dolci fatti in casa. Etichette locali, tra le quali spicca il Rossese di produzione propria.

 

Ristorante U Cian Isolabona Via Roma, 271

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Vale la pena addentrarsi nell'entroterra per visitare questo dolce paesino affascinante in ogni stagione. Il ristorante si trova subito dopo il paese; dispone di ampi spazi aperti insieme ad una piscina e un bellissimo giardino oltre ad una sala da pranzo arredata con gusto che rendono questo ristorante il luogo perfetto per occasioni speciali e serate romantiche o in famiglia. Lo chef Davide Rebaudo propone una cucina locale stagionale. Nel menu troverete i classici piatti liguri come il brandacujun, le torte di verdure, il barbagiuai e il tipico raviolo con zucca e riso.

Tra i primi piatti da provare il loro pesto insieme agli gnocchi e tutte le paste fresche preparate dallo chef e dalla sua famiglia che lo aiuta sia in cucina che in sala. Da provare assolutamente i maltagliati e i ravioli burro e salvia. Tra i loro secondi vi consigliamo il coniglio alla ligure. Lasciate un po 'di spazio ai loro dolci preparati con creatività e molto ben presentati. Ottimo rapporto qualità prezzo. I servizi sono gentili e tempestivi. Buona selezione di vini locali. Menu degustazione al prezzo di 30 €.

 

Le Caprette del parco Pigna Regione S. Tommaso, 12

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L'agriturismo “Le caprette del Parco” si trova a Pigna, grazioso borgo della Val Nervia, ricco di storia e arte, che merita una visita per i preziosi dipinti e affreschi di celebri pittori. Elisa, giovane e disponibile, da circa un anno si occupa della cucina dell'agriturismo; prepara tutte le pietanze prelibate che potrete gustare nell'accogliente sala da pranzo del ristorante, dal tipico pane nero locale alle gelatine e marmellate preferibilmente con formaggio. La specialità della casa è proprio il formaggio prodotto con il latte delle capre di Andrea, il padre di Elisa.

Il menù varia, a seconda della stagione e degli ortaggi che Andrea coltiva nel frutteto, e si compone di quattro antipasti, due di questi sono formaggi di diversa stagionatura con gelatina aromatizzata al Rossese e deliziosa marmellata di peperoni, e la torta di giuncà, un formaggio fresco, ultima aggiunta delle creazioni di Andrea. Due primi: da assaggiare le lasagne e gli gnocchi di patate della Pigna. Tra i secondi ricordiamo il coniglio al Nebbiolo e gli arrosti saporiti. Deliziosi dolci come il bonet al latte di goase ei tipici biscotti con nocciole e uvetta. Per concludere il pasto, un caffè servito nella moka e degli amari fatti in casa. Il menù degustazione al prezzo di 26 euro vi lascerà soddisfatti e con la voglia di tornare.

 

Ristorante Colle Melosa Pigna Regione Colle Melosa

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Situato in un ambiente magico circondato dalle montagne e dai boschi, il ristorante offre una cucina tradizionale fatta in casa insieme a ingredienti genuini e una calda accoglienza. La locanda è stata riaperta nel 2010 dopo essere stata chiusa per molti anni da Pierangelo Borfiga e dalla moglie Laura, terza generazione di famiglia a gestire la storica “Locanda Colle Melosa”. Un'escursione da queste parti è sempre consigliata in qualsiasi stagione; la locanda offre piatti prelibati utilizzando ingredienti locali di stagione.

Durante le serate a tema d'inverno si possono assaggiare la loro “bagna cauda nel fojòt” nel suo caratteristico piatto di terracotta, la polenta e il cinghiale. Da provare i loro ravioli alle erbe alpine, la capra ai fagioli e l'agnello ai carciofi. D'estate da provare i “gran pistou”, granella schiacciata con prosciutto. Dovresti anche provare i loro dolci fatti in casa come il bonet e la torta di mele. Sono disponibili vini di produttori locali come Rossese o Ormeasco e vini del vicino Piemonte. C'è anche la possibilità di pernottare ma è meglio prenotare in anticipo. Menu degustazione a prezzi dai 22 ai 32 euro.

 

Osteria Italia Castelvittorio Via Umberto l, 36

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Nel 2018 ha riaperto i battenti uno storico ristorante nel centro di Castelvittorio, patria del Turtun e dell'olio di montagna, grazie alla determinazione del titolare Samuele Allavena, coadiuvato da un giovane ed affiatato staff di cucina e di sala, che è molto affiatato. L'atmosfera è accogliente, luminosa e spaziosa, con mobili in legno e oggetti d'antiquariato, che conferiscono un aspetto rurale e moderno. Dalla sala da pranzo si gode una splendida vista sulla vallata sottostante.

Molto interessante l'offerta gastronomica, che comprende specialità tradizionali utilizzando i migliori prodotti locali. Nel menù à la carte troviamo tra gli antipasti i previ, involtini di verza, gli ottimi salumi di selvaggina e i sottaceti misti con maionese e senape. Da gustare assolutamente i ravioli di patate e baccalà e i crusetti al pomodoro fresco, tutta pasta fatta in casa. Tra i secondi la specialità del trittico di coniglio (in umido, al forno e in patè su un crostino di pane), il mitico petto di vitello ripieno, e il classico cinghiale in umido. Dolci preparati dallo chef come la torta di nocciole e cioccolato e la tarte tatin con gelato al latte. Buona selezione di vini, soprattutto locali. Ottimo rapporto qualità prezzo, il conto è di circa 40 euro.

Claudio Porchia

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