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Eventi | 07 agosto 2020, 18:02

Sanremo: alcuni commercianti vorrebbero chiudere per protestare contro la 'Milano-Sanremo', le associazioni di categoria la pensano divrsamente

Sembra di vivere gli ultimi tempi del Rally di Sanremo ‘mondiale’, quando nella città dei fiori erano più le lamentele che altro per rumori, strade chiuse e problematiche varie nel periodo della gara. E, non dimentichiamolo, il rally è poi finito in altri lidi (Sardegna), sia per questi motivi che per altri, di carattere economico e di spazi.

Sanremo: alcuni commercianti vorrebbero chiudere per protestare contro la 'Milano-Sanremo', le associazioni di categoria la pensano divrsamente

Molti commercianti del centro di Sanremo vorrebbero chiudere il loro negozio per protesta contro la decisione di svolgere ugualmente la Milano-Sanremo, l’8 agosto. E’ quanto si evince dalle indiscrezione trapelate da alcuni esercenti, anche se dalle associazioni di categoria sembrano decisamente contrarie all’idea.

Sembra di vivere gli ultimi tempi del Rally di Sanremo ‘mondiale’, quando nella città dei fiori erano più le lamentele che altro per rumori, strade chiuse e problematiche varie nel periodo della gara. E, non dimentichiamolo, il rally è poi finito in altri lidi (Sardegna), sia per questi motivi che per altri, di carattere economico e di spazi.

Confcommercio e Confesercenti, da noi interpellate, hanno entrambe confermato quanto sostenuto in precedenza, ovvero che sarebbe stato meglio fare la corsa a settembre ma, se proprio si deve fare e il ‘comando’ delle date lo ha la federazione internazionale, è meglio farla per garantire l’immagine della città in tutto il mondo. “Ci sarà qualcuno che chiuderà nel pomeriggio – ci ha detto il presidente di Confesercenti, Mimmo Alessi – ma perché effettivamente con le strade chiuse e l’assenza di pubblico, il lavoro calerà vistosamente. Ma da qui a chiudere per protesta, ci passa il mare. Manifestazione di questo genere non sono certo tangibili, sul momento, ma come il Festival hai un ritorno successivo a cui la città non può rinunciare. Anche perché se il prossimo anno la corsa non passerà dal savonese, i comuni della zona avranno solo da perdere. E se avessimo rinunciato a la Rcs avesse deciso di fare la Milano-Rimini cosa avremmo fatto?”.

Anche Confcommercio è sulla stessa linea: “Certo, la data di settembre sarebbe stata migliore – ha detto Andrea Di Baldassarre ma voglio sottolineare come il Comune abbia fatto di tutto per spostarla. E’ sicuramente importante una corsa come la ‘Milano-Sanremo’ che porta una grande immagine, anche se comunque le riprese televisive offriranno delle strade ‘fantasma’ e non piene come era negli anni normali. E’ importante un richiamo del genere perché, più volte esce il nome di Sanremo sui media e più c’è un ritorno. Speriamo che le immagini portino nel mondo una città viva e che è pronta, nella sua bellezza, ad accogliere i turisti anche al di fuori del mese di agosto”.

Siamo alle solite, quindi, con molti sanremesi che contestano duramente la corsa di domani che, senza dubbio, porterà (e sta già portando in queste ore per l’allestimento dell’arrivo) gravi disagi. Ma, forse, pur comprendendo le problematiche di tutti, si continua a non guardare oltre. Il Rally di Sanremo ‘mondiale’ non c’è più e, oltre ai 5 giorni di alberghi strapieni e lavoro per tutti, non porta più quel ritorno di immagine che regalava. Per fortuna, almeno per, ora con la ‘Milano-Sanremo’ non accadrà.

Carlo Alessi

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