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Sanità | 03 agosto 2020, 15:52

Sanità: nuove figure specialistiche nell'area interna dell'Alta Valle Arroscia

Servizi innovativi per i cittadini

Sanità: nuove figure specialistiche nell'area interna dell'Alta Valle Arroscia

Cinque nuovi infermieri di famiglia e comunità e una ostetrica a servizio delle comunità locali dell’entroterra Imperiese; residenza assistenziale aperta; potenziamento della specialistica ambulatoriale e del servizio di emergenza: questi alcuni degli interventi previsti in ambito sanitario dalla Strategia nazionale aree interne (Snai) per i Comuni dell’area interna Alta valle Arroscia, illustrati questa mattina nel corso di un incontro a Pieve di Teco, organizzato da Anci Liguria, a cui hanno preso parte, oltre ai sindaci dei Comuni dell’area interna, medici, operatori sanitari e stakeholder del territorio, la vicepresidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale e il direttore generale dell’Asl 1 Imperiese Marco Damonte Prioli.

“Sono progetti innovativi quelli che verranno attuati nell’area interna Alta Valle Arroscia – commenta il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai, coordinatore tecnico delle aree interne liguri – Le azioni previste in ambito sociale e sanitario consentiranno di rendere più semplice l'accesso alle cure ai cittadini senza dover effettuare lunghi spostamenti, e sono necessarie per combattere lo spopolamento e attuare quella politica di contro-esodo portata avanti dalla Snai in un territorio che, negli ultimi decenni, ha perso diverse migliaia di abitanti e imprese”.

“Ringrazio il territorio e tutti gli attori coinvolti, Croci, Rsa, per il contributo che hanno dato nella costruzione delle schede – afferma il sindaco di Mendatica e referente per l’area interna Alta valle Arroscia Piero Pelassa – Si tratta di progetti innovativi che il territorio attende da tempo”.

“I progetti sono stati concepiti nel 2014 – afferma il sindaco di Pieve di Teco e presidente dell’Unione dei Comuni Alta Valle Arroscia Alessandro Alessandri – Chiediamo con forza che i sindaci possano attuarli senza ulteriori ritardi perché l’Accordo di programma quadro avremmo dovuto firmarlo già da tempo. Chiediamo di superare le lungaggini burocratiche per iniziare a essere concreti e restituire servizi ai cittadini”.

La vicepresidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale ha sottolineato come “spostare” Asl e i servizi sanitari a casa dei cittadini sia un processo culturale difficile ma necessario e anche innovativo, e che il potenziamento della medicina territoriale è un obiettivo da perseguire, per garantire ai cittadini la prossimità e non gravare sulle ospedalizzazioni.

Andando nello specifico delle azioni previste, che avranno ricadute benefiche sui territori già a partire dal 2021, annoveriamo l’attivazione di 5 Infermieri di Famiglia e Comunità (IFeC) che, attraverso visite periodiche prioritariamente agli anziani e agendo di concerto con il medico di medicina generale, ne valuta i fattori di rischio, gestisce la necessità di attivare misure di assistenza sanitaria o sociale, promuove stili di vita più sani. Il ruolo di prossimità al cittadino è di fondamentale importanza in un territorio caratterizzato da bassa popolazione, bassa densità demografica, distanza dalle strutture ospedaliere, presenti a Imperia e Sanremo, e dagli ambulatori medici/specialistici.

Il progetto della Residenza assistenziale aperta è rivolto agli anziani residenti nel territorio (circa 1.300) con particolare attenzione a quelli in condizione di fragilità e/o non-autosufficienza, per rispondere al bisogno di cure domiciliari a partire da realtà presenti sul territorio. Gli interventi previsti sono l’erogazione di cure domiciliari, l’accoglienza diurna negli spazi comuni della struttura, le attività ambulatoriali, come la riabilitazione ambulatoriale a bassa complessità e visite mediche specialistiche. La Rsa, inoltre, contribuisce ad aumentare l’occupazione sul territorio poiché le residenze coinvolte si doteranno di nuovo personale adeguato alla domanda per competenze e qualifiche.

Altri interventi mirano al potenziamento delle dotazioni della specialistica ambulatoriale, con l’acquisto di strumentazione per le visite, nella fattispecie di un ecografo con sonde sia per cardiologia, urologia e ginecologia-ostetricia, che per uso office.

Prevista l’istituzione di una Ostetrica di Famiglia e Comunità per promuovere la salute globale della donna (assistenza nel percorso nascita e alle problematiche di salute della donna), oltre a uno psicologo/psicoterapeuta per gli adolescenti residenti in Valle.

Per rispondere in maniera più efficace all’emergenza, verrà potenziata la dotazione di mezzi: le  nuove ambulanze, saranno integrate alla rete del servizio 112, dotate di elettrocardiografo e di volontari debitamente formati. La dotazione di mezzi 4x4, inoltre, consentirà di raggiungere anche le zone più impervie e di ovviare ai problemi di percorribilità presenti sulla rete viaria minore in particolare durante la stagione invernale.

L’area Interna Alta Valle Arroscia comprende gli 11 Comuni dell’Imperiese che fanno parte dell’Unione dei Comuni Alta Valle Arroscia: Armo, Aquila d’Arroscia, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo e Vessalico. Un territorio con 4.435 abitanti, in cui le persone anziane (oltre i 64 anni) rappresentano il 31,7% della popolazione, con picchi nei Comuni di Cosio d’Arroscia e Montegrosso Pian Latte.

Redazione

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