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Attualità | 22 luglio 2020, 15:50

San Lorenzo, il murale della discordia. Disputa sul nome tra i sindaci di Cipressa e Costarainera

Guasco: "Se il collega si batterà per questo troverà tempi duri”. Gandolfo invece, punta alla collaborazione: "Non bisogna pensare al proprio orticello, siamo di fronte ad un progetto di promozione del territorio"

San Lorenzo, il murale della discordia. Disputa sul nome tra i sindaci di Cipressa e Costarainera

Nuovi progetti, vecchi dissapori. È chiamato a gestire una situazione davvero “infuocata” l’ingegnere Fausto Pella, il curatore del progetto dei 34 murales che verranno realizzati sul tratto San Lorenzo, Costarainera e Cipressa con il coinvolgimento anche dei comuni di Sanremo ed Ospedaletti. La parte artistica è sta affidata ai due writers Elisabetta Colombo e Maurizio Taggiasco, Gioia e Jori, che andranno a realizzare materialmente i disegni raffiguranti i campioni che hanno legato il loro nome alla Milano-Sanremo e che a partire dalla edizione 2021 della Classicissima abbelliranno i percorsi, in particolare la “Cipressa” e il “Poggio”, muri e vasche.

Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto si è registrato un botta e risposta animato tra i sindaci di Cipressa, Filippo Guasco, e il primo cittadino di Costarainera, Antonello Gandolfo. Il tutto ruota intorno al murale che verrà realizzato lungo la salita “della Cipressa” che nel progetto riporta proprio questa scritta. Il sindaco Gandolfo ha sottolineato come sarebbe opportuno inserire anche il nome del comune di Costarainera. A tale esternazione Guasco ha detto senza mezzi termini che “da oltre 30 anni si chiama salita della Cipressa e quindi non va menzionato altro. Da sempre è così quindi se si aggiunge Costarainera me ne vado". I relatori hanno cercato di calmare gli animi con la promessa di aggiornare nuovamente il “tavolo”, ma oggi entrambi i sindaci restano ognuno sulle proprie posizioni.

“Sono 38 anni che si chiama così- dice alla nostra testata Guasco- io resto della mia idea e aggiungo che proprio non c’è nulla da discutere. Non si può discutere su cose che non hanno senso. Io sono stato molto chiaro. Ho aderito a questo progetto- prosegue- e la salita da sempre si chiama così. Il sindaco di Costarainera chiede cose che non posso essere date. Si è vero si passa da Costarainera, ma il nome viene dato in base all’apice, ossia dove arriva. Non vengono inseriti tutti i nomi dei comuni in cui si passa. Si parte da San Lorenzo, ma il comune di San Lorenzo non si è mai sognato di chiedere l’inserimento del nome. Ormai è una cosa assodata e quindi questa situazione è davvero lapalissiana. Se oggi cambiamo il nome il tifoso cosa pensa? Che è stato cambiato il circuito e perché dovremmo fare confusione? Se il collega sindaco si batterà per questo, chiosa Guasco, troverà tempi duri”.

Invita alla “collaborazione” e spiega le sue ragioni il primo cittadino Gandolfo. “Tutta la salita ricade sul territorio di Costarainera- afferma- solo l’ultimo tratto, ossia gli ultimi 800 metri, sono su Cipressa, e si tratta di un ‘falso piano’. L’80% della salita ricade sul comune di Costarainera e poi anche i dislivelli sono diversi. È un dato di fatto. Io ho chiesto che si chiami, come è giusto, ‘salita di Costarainera e al limite solo ‘discesa di Cipressa’. Ma poi al di là di questi aspetti mi preme sottolineare una circostanza, precisa Gandolfo. Siamo di fronte ad un progetto di promozione del territorio. Al di là della Milano-Sanremo questi murales resteranno e quindi vi è anche un risvolto turistico. Sono dei disegni statici e quindi rimarranno. Io non voglio fare polemica, ma il sindaco Guasco non dovrebbe pensare solo al suo ‘orticello’. Io ritengo sia giusto evidenziare anche il comune di Costarainera in un’ottica generale di rilancio del territorio. E poi la vera salita è su Costarainera quando arriviamo su in cima ormai è finita e la difficoltà è passata. Io quindi, ha concluso, da un lato voglio sottolineare ciò, ma dall’altro mi dissocio fortemente da questa polemica. Troveremo una soluzione, ma io non abbandonerò  il tavolo.  Il sindaco di Cipressa non si rende conto che dovremmo essere collaborativi, umili e disponibili tra noi.  Basta ascoltare e costruire per il territorio”. 

Angela Panzera

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