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Politica | 15 luglio 2020, 17:17

Autostrade e danni in Liguria, Lega: "Non arretrare di un centimetro, andare avanti con azione legale nei confronti del Mit"

I consiglieri regionali Franco Senarega, Paolo Ardenti e Alessandro Puggioni: "É necessario ora più che mai chiedere il risarcimento dei danni subìti dai liguri"

Autostrade e danni in Liguria, Lega: "Non arretrare di un centimetro, andare avanti con azione legale nei confronti del Mit"

"Disastro Mit e autostrade. Non arretrare di un centimetro. Occorre andare avanti con l’azione legale nei confronti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti per tutelare e cercare di risarcire, per quanto possibile, tutte le categorie economiche colpite dai gravi disagi causati dal Mit e dal concessionario autostradale sulle tratte di A7, A26, A10 e A12 che interessano la nostra regione. I cittadini liguri se lo meritano e ne hanno diritto". Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali Franco Senarega, Paolo Ardenti e Alessandro Puggioni (Lega) che in tal senso hanno presentato un ordine del giorno.

"I cantieri infiniti e il protrarsi dei lavori di verifica e consolidamento - hanno spiegato i leghisti - di numerosi tratti in galleria delle autostrade liguri, sui tratti di competenza di A7, A26, A10 E A12, continuano a provocare la paralisi della Liguria (incluso il porto di Genova). Ogni giorno ci registrano decine di chilometri di code e i tempi medi di percorrenza, ad esempio tra Savona e Genova, sono di due ore. Per non parlare delle auto che rimangono incolonnate anche di notte. La situazione intorno al nodo del capoluogo ligure è insostenibile da settimane, nonostante il ministro Paola De Micheli (Pd) avesse assicurato che entro il 10 luglio i disagi sarebbero stati ridotti con la riapertura di due corsie per senso di marcia. Tuttavia, le ispezioni dettate dal Mit si sono protratte ancora per diversi giorni e i liguri sono ancora costretti a vivere l’incubo autostrade. Da tali ispezioni discenderà comunque un nuovo piano di lavori che potrebbe protrarsi per l'intero mese di luglio e probabilmente anche oltre, con tempi assolutamente non certi".

"Considerato che la Liguria è una regione a vocazione turistica e giugno, luglio e agosto sono quelli di maggior afflusso turistico (mesi in cui le aziende turistiche e in generale tutto il comparto commerciale avrebbe potuto riprendersi in parte dai problemi causati dall’emergenza Covid-19) è necessario ora più che mai chiedere il risarcimento dei danni subìti dai liguri" concludono infine Senarega, Ardenti e Puggioni.

Angela Panzera

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