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Politica | 14 luglio 2020, 12:24

Sanremo: il sindacato Ugl denuncia un caso di mobbing al Casinò "Il Cda non c'entra ma bisognerebbe premiare l'onestà"

“Si tratta di un ulteriore caso – dice il sindacato di categoria - comprovante la strategia persecutoria adottata dall'azienda nei confronti di coloro che segnalano fatti di mala amministrazione".

Sanremo: il sindacato Ugl denuncia un caso di mobbing al Casinò "Il Cda non c'entra ma bisognerebbe premiare l'onestà"

“Caso di mobbing al Casinò di Sanremo”: la denuncia è del sindacato Ugl della casa da gioco matuziana che segnala come un dipendente avrebbe denunciato di essere stato sottoposto a misure ritorsive per aver segnalato presunte irregolarità.

“Premettiamo che non si tratta dei classici casi di mobbing – evidenzia l’Ugl - peraltro e purtroppo radicati al Casinò da sempre, e che si generano fisiologicamente nella normale conflittualità tra azienda e dipendenti. Le ritorsioni assumono carattere di rilevante gravità (anche nell'interesse dell'azienda) se perpetrati ai danni di lavoratori per il fatto che hanno segnalato presunte condotte illecite. Anziché premiarne il coraggio e l'onestà, ascoltare le loro denunce per verificarne la fondatezza, questi lavoratori vengono inspiegabilmente ignorati dai vertici aziendali ed addirittura perseguitati. Parrebbe dunque che i lavoratori onesti siano costretti a pagare a caro prezzo il loro coraggio di denunciare le irregolarità gestionali da parte del management”.

“Si tratta di un ulteriore caso – prosegue il sindacato di categoria - comprovante la strategia persecutoria adottata dall'azienda nei confronti di coloro che segnalano fatti di mala amministrazione. Questa politica intimidatoria non può più essere taciuta! Occorre precisare che l'attuale Cda è esente da responsabilità per le ritorsioni sui dipendenti, ma ha comunque il dovere di tutelarli dall'adozione di misure ritorsive. Abbiamo invitato il Dottor Ghinamo, in qualità di datore di lavoro, ad intraprendere immediatamente iniziative rivolte a tutelare l'integrità psicofisica e morale di questi lavoratori”.

L’Ugl ha chiesto al Consiglio di Amministrazione di sollecitare il responsabile della prevenzione al controllo e trasparenza ad una maggior efficacia del ruolo, di garantire la protezione dei segnalanti e verificare l'effettiva esistenza (oppure l'infondatezza) di queste presunte irregolarità: “Pretendiamo un efficace segno di discontinuità – dice l’Ugl - che possa porre fine a questo ignobile atteggiamento persecutorio. Un comportamento gravemente lesivo della dignità e della salute dei dipendenti meritevoli che, adempiendo ai propri doveri, agiscono nell'interesse dell'integrità della società”.

Il Sindacato Ugl Terziano, abbattendo lo storico muro di omertà, ha da tempo denunciato gli atti persecutori perpetrati ai dipendenti autori di segnalazioni: “Siamo stati totalmente ignorati – termina il sindacato – ed ora provvederemo a mettere in atto tutte le azioni possibili finalizzate a tutelare i lavoratori e presenterà le relative denunce nelle appropriate sedi”.

Carlo Alessi

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