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Attualità | 14 luglio 2020, 11:00

L'alpinista imperiese Stefano Sciandra torna in vetta e dedica il nuovo 4000 al padre deceduto per Covid

"Dopo quasi 2 anni sono tornato in alta quota, scalando, assieme al Valdostano Roberto Bonin, la Nordend (4612 m) seconda vetta, tra le 4 del Monte Rosà".

L'alpinista imperiese Stefano Sciandra torna in vetta e dedica il nuovo 4000 al padre deceduto per Covid

"Dopo quasi 2 anni sono tornato in alta quota, scalando, assieme al Valdostano Roberto Bonin, la Nordend (4612 m) seconda vetta, tra le 4 del Monte Rosà".

Così commenta da Zermatt, in Svizzera, Stefano Sciandra l’alpinista imperiese/crissolese, Socio del prestigioso Club 4000, riservato agli alpinisti che abbiano scalato almeno 30 degli 82, 4000 delle Alpi riconosciuti dall’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche).

"Tragedie familiari - continua Sciandra - in ultimo la perdita di mio Padre Romano, il 15 luglio saranno tre mesi che mi ha lasciato, vittima del COVID 19 in Casa di Riposo, e un brutto infortunio muscolare che mi aveva fatto perdere completamente la stagione 2019, mi hanno impedito, da agosto 2018 di avvicinare le 50 vette over 4000 delle Alpi. Quando è scomparso mio Padre avevo persino pensato di lasciare la mia carriera alpinistica, poi, seppur tra difficoltà, anche psicologiche, ho cercato di ripartire".

Per Sciandra ci sono molte persone da ringraziare per questo importantissimo 46esimo 4000 che dedica al genitore scomparso. 'Un grande grazie va alla mia compagna Mohana, che ha vissuto con me momenti difficilissimi, a tutto il mio Staff che mi segue con attenzione, dalla Coordinatrice Paola Frugone che cura il mio profilo Instagram, ai dottori Sandro Favero preparatore atletico, Giacomo Montaldi, ecografista di fiducia, Alessandra Ravotto, fisioterapista e agli amici dell'Associazione Tovo nel cuore presenti nel 2019 al mio ultimo spettacolo pubblico. Un grazie enorme - aggiunge Sciandra - al Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, in particolare al Comandante di Compagnia Tenente Colonnello Pierluigi Giglio e al Comandante del Gruppo, Colonello Andrea Mommo, per la sensibilità e il garbo dimostrati in occasione del grave lutto che mi ha colpito a ricordo dei trascorsi nella Fedelissima di mio Padre. Adesso un paio di giorni in Valtournenche, ospite delle Famiglie Farina/Pession, prima del rientro a Imperia pe riprendere la preparazione per un secondo 4000 stagionale per avvicinare quota 50".

C.S.

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