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| 05 luglio 2020, 12:58

Sanremo: spiaggia quasi totalmente erosa ai 'Tre Ponti', serve un progetto per garantire il futuro degli stabilimenti

Si tratta di una questione vecchia di decenni, che nel tempo non è mai stata affrontata seriamente e che dovrebbe prevedere un progetto che possa salvaguardare il litorale e, in particolare le spiagge ed i ciottoli che creano l’arenile utile per chi vuole andare al mare.

Sanremo: spiaggia quasi totalmente erosa ai 'Tre Ponti', serve un progetto per garantire il futuro degli stabilimenti

Esprimono grande preoccupazione i gestori delle spiagge ai ‘Tre Ponti’ di Sanremo, un litorale sicuramente tra i più belli che, nel corso degli anni, si è sempre più ridotto e che potrebbe invece essere uno dei fiori all’occhiello delle spiagge cittadine.

Si tratta di una questione vecchia di decenni, che nel tempo non è mai stata affrontata seriamente e che dovrebbe prevedere un progetto che possa salvaguardare il litorale e, in particolare le spiagge ed i ciottoli che creano l’arenile utile per chi vuole andare al mare. Tra l’altro quest’anno le continue piccole mareggiate di Libeccio continuano a erodere la costa. Caso particolare quello avvenuto a inizio stagione, quando è stato fatto un rinascimento di ciottolato portato da Bussana: una volta scaricati i camion il mare si è alzato e ha ‘mangiato’ letteralmente metri e metri cubi appena portati.

Cosa servirebbe per i ‘Tre Ponti’? Secondo i gestori degli stabilimenti basterebbe una linea di scogli pesanti dove il mare è a circa 2 metri di profondità che avrebbe un costo non eccessivo. In questo modo si potrebbe garantire la formazione di sabbia e sassi per un futuro decisamente migliore per gli stabilimenti.

E quest’anno, ovviamente, si accumulano problemi su problemi. Il Covid-19 sta tenendo lontano gli appassionati del mare mentre i gestori degli stabilimenti lottano con le disposizioni ministeriali contro il virus e contro la forza del mare. E’ in più c’è anche la questione traffico sulle autostrade: nonostante la grande voglia di mare di piemontesi e lombardi, la pazienza di questi ultimi tende a terminare con proteste che si accumulano weekend dopo weekend.

Ora la barra è puntata verso luglio e agosto per l’immediato, ma ai ‘Tre Ponti’ servirebbe un progetto a medio-lungo periodo per garantire un lavoro più sicuro nei prossimi anni… Covid permettendo.

Carlo Alessi

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