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In Breve

| 27 giugno 2020, 18:01

Altare (SV) ripartenza con grande slancio per il ristorante Quintilio, dove una sosta regala sempre grandi emozioni.

Una interpretazione gourmet dei migliori piatti delle tradizioni liguri e piemontesi, con un tocco di creatività per la gioia del palato

Altare (SV) ripartenza con grande slancio per il ristorante Quintilio, dove una sosta regala sempre grandi emozioni.

Il ristorante Quintilio, anche dopo l’emergenza Covis-19 è una garanzia di qualità e di buona cucina. Fin dal lontano 1889, il locale si trova sul confine tra Piemonte e Liguria, a pochi minuti dal comodo casello autostradale ed offre ospitalità ed accoglienza ai viaggiatori che cercano un posto dove mangiare o fermarsi a dormire. Grazie alla stabile conduzione familiare, continua ad essere la sosta preferita da chi ama una cucina tradizionale eseguita con precisione, concedendo un piccolo spazio alla sperimentazione ed abbinata ad un’accoglienza perfetta.

Luca e Lorena hanno continuato un percorso di grande tradizione del ristorante di famiglia. L’interno del ristorante è molto curato ed elegante, è diviso in tre sale: la sala più grande è di stile  classico moderno, poi c’è l’enoteca, vero vanto di Lorena, competente sommelier, dove si è circondati da una collezione di più di 500 etichette e dove si possono sedere fino a 12 persone, e infine una saletta, più raccolta, con libri rari e oggetti preziosi.

Spiccano nella sala principale alcune collezioni di vasi in vetro, che testimoniano l’antica e importante tradizione altarese ormai perduta ed il cui ricordo è affidato ad un museo, che si trova a pochi passi e che presenta grandi potenzialità, anche se poco conosciuto. Tutti gli ambienti hanno colori neutri e offrono un effetto naturale grazie anche all’applicazione di una illuminazione a led particolarmente curata in ogni dettaglio. La riapertura con il distanziamento dei tavoli ha comportato una piccola riduzione dei coperti perché i tavoli già prima erano ben distanziati.

La cucina si basa su prodotti di altissima qualità, nel rispetto della stagionalità, come i preziosi tartufi, raccolti nelle zone vicine, e i funghi in ricette classiche ed anche innovative. L’amuse-bouche è un assaggio di torta di riso, vera delizia, seguiti dal pane, la focaccia e i grissini, fatti in casa.

Il menù degustazione è composto di 4 portate a 45 euro e vi soddisferà pienamente. Tra gli antipasti citiamo l’uovo pochè con spuma di parmigiano e fondo bruno con o senza tartufo, una raffinata terrina di foie gras d’anatra, marinata al sauternes.

Fra i primi gli imperdibili ravioli al plin o gli squisiti gnocchi con le patate di Calizzano con fonduta e tartufo nero. Tra i secondi provate le trippe con fagioli, o il classico brasato al barolo. Dolci squisiti, come il tortino di mele con il gelato alla crema della casa.

Un solo consiglio, appena seduti dovete resistere alla tentazione di mangiare tutto quello che troverete nel cestino: pane, integrale e non, grissini e focacce, tutto rigorosamente fatto in casa e con lievito madre, una vera delizia. La cortesia e professionalità di Lorena vi accompagnerà nella scelta dei piatti e dei vini, facendovi sentire come a casa. La cantina ben fornita con le migliori etichette del territorio, applica un ricarico contenuto, non contiene le bottiglie da 375 ml per una precisa scelta: l’invito è a prendere una bottiglia, che all’uscita vi verrà consegnata con il tappo se rimarrà del vino. Il conto finale presenta un ottimo rapporto con la qualità della cucina e dell’accoglienza. Ovviamente è più alto delle degustazioni a prezzo fisso, che vengono offerte da osterie e trattorie della zona, dove si punta spesso più sulla quantità che sulla qualità dei piatti. Ma il menù degustazione con quattro portate al costo di 45 euro rappresenta un ottimo investimento per la gioia del palato. Se volete scegliere alla carta ogni piatto costa mediamente fra 15 e 20 euro.

La qualità, la competenza e l'accoglienza rendono questo locale meritevole di una visita, da soli o in compagnia, e se non tutte le volte che passate da queste parti, almeno una volta. Al gusto dei piatti abbinerete il piacere di conoscere e vedere all’opera una coppia instancabile, non solo nel ristorante, ma anche in programmi televisivi come la "Prova del Cuoco" o nelle manifestazioni gastronomiche che promuovono le eccellenze liguri, come la Zucca di Rocchetta di Cengio.

Il ristorante, inserito nella Guida dei Ristoranti della Tavolozza, si trova ad Altare (SV) in via Gramsci 23, dispone di un sito internet ed una pagina facebook ed è preferibile prenotare telefonando al numero 019.58000

Claudio Porchia

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