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Attualità | 24 giugno 2020, 14:15

Sanremo: lettera di Amaie a Comune, Provincia e Prefetto "Con il Roya 1 chiuso c'è rischio di rubinetti a secco"

“Finora è andato tutto bene – termina Pancotti - ed abbiamo chiuso il con il Roya 2 che è stato sufficiente. Ma dobbiamo investire risorse, prima degli eventi dannosi perché poi rischiamo di avere carenze d’acqua e gravi problemi".

Sanremo: lettera di Amaie a Comune, Provincia e Prefetto "Con il Roya 1 chiuso c'è rischio di rubinetti a secco"

Lettera del presidente di Amaie, Gianluigi Pancotti, al Comune di Sanremo, per il pericolo che quest’estate i rubinetti della città dei fiori possano rimanere a secco. La lettera, oltre che al Comune è stata inviata a Rivieracqua ed al Prefetto della nostra provincia, Alberto Intini.

“Non è nulla di nuovo – ha detto il presidente di Amaie, Gianluigi Pancotti - ma abbiamo voluto sottolineare agli enti di competenza, ovvero il Comune di Sanremo, la Provincia, la Prefettura ed il Commissario dell’Ato Idrico, ricordando che da più di un anno la tubazione del ‘Roya 1’ nel centro di Sanremo non viene utilizzata per farci scorrere l’acqua per una serie di rotture del passato e per la sua chiusura dell’anno scorso. La zona di Levante a Sanremo è ora alimentata dal ‘Roya 2’ che, da Capo Verde torna indietro. Già un anno fa avevamo fatto presente a tutti che, aver dovuto chiudere questa tubazione per motivi di sicurezza, per le rotture che non sono più imprevedibili e per la pressione che viaggia nella tubazione, abbiamo deciso di chiuderlo. In un anno non è stato fatto nulla e la situazione è leggermente peggiorata, visto che in autunno per le alluvioni, i tubi storici hanno subito delle rotture. Diciamo che stiamo vivendo una situazione più critica, anche se una delle tubazioni che scende da Tenarda è stata ripristinata”.

Se si dovesse rompere il ‘Roya 2’ andrebbe in crisi tutto il sistema idrico perché oltre a Sanremo, questo serve anche il resto della provincia fino ad Andora. Senza dimenticare che questo tubo ha circa 50 anni e che, le manutenzioni delle infrastrutture fondamentali devono essere mantenute, altrimenti succede come per i ponti dell’autostrada. “Finora è andato tutto bene – prosegue Pancotti - ed abbiamo chiuso il con il Roya 2 che è stato sufficiente. Ma dobbiamo investire risorse, prima degli eventi dannosi perché poi rischiamo di avere carenze d’acqua e gravi problemi. Proprio per questo abbiamo scritto a chi di competenza per ricordare il tutto, senza voler fare nessun terrorismo”.

“Perché l’abbiamo fatta ieri la lettera? Perché – termina Pancotti esiste da tempo uno strumento della Prefettura che è l’unità di crisi del servizio idrico, che riunisce i tecnici della nostra azienda e delle altre che si occupano della distribuzione dell’acqua sul territorio. Il gruppo di tecnici si riunisce ciclicamente e redige delle schede di crisi, definendo le criticità comunicandole agli enti. L’ultima riunione si è svolta 10 giorni fa e, ieri, abbiamo deciso di sollecitare tutti sul problema Roya, che non è l’unico ma è quello che ha la rilevanza maggiore. Non dimentichiamo che se oggi si rompe il ‘Roya 2’, l’acqua non arriva fino ad Andora! Fino all’anno scorso avevamo l’alternativa mentre oggi no”. 

Il progetto per sostituire il tubo del 'Roya 1' da piazzale Vesco a Capo Verde esiste già e costa circa 8 milioni di euro.

Carlo Alessi

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