Attualità - 16 giugno 2020, 20:37

Sanremo: un centinaio di persone alla manifestazione 'Dilettanti allo sbaraglio' del Movimento Imprese (Foto e Video)

Fusaro: “Per uscire da questa crisi si deve togliere il terreno della ‘glebalizzazione’ dal controllo politico tradizionale e che impone un dominio del mercato globale.

Un centinaio di persone ha partecipato, questa sera in Pian di Nave a Sanremo, dal Movimento Italiano Imprese, che ha ospitato Diego Fusaro, per la protesta del gruppo matuziano fondato da Maurizio Pinto e Alessio Graglia. 

Il Movimento chiede: “Tasse annullate per questo anno e contributo a fondo perso per piccole imprese. Annullamento della tassa sul suolo pubblico. Crediti di imposta al 100% per i mesi d’affitto in cui siamo stai chiusi. Annullamento di tutte le misure restrittive. Vogliamo che si torni alla normalità solo così le nostre imprese potranno ripartire”.

"Abbiamo deciso di invitare Fusaro - spiega Alessio Graglia imprenditore e co-fondatore del MII - perchè rappresenta il nostro pensiero. I dilettanti allo sbaraglio sono quelli che fanno parte del Governo Conte – ha detto Maurizio Pinto – che hanno fatto solo promesse e bugie. In questi mesi abbiamo ripreso a lavorare, ma questo non significa che si possa svolgere le attività al meglio ed avere ricavi congrui. In virtù delle regole, secondo noi scellerate, abbiamo un impedimento del 30/40% rispetto al passato per lavorare. Siamo qui per protestare in modo pacifico, per ottenere qualcosa attraverso il Governatore Toti, sempre disponibile nei nostri confronti. Non dimenticate che circa un milione di persone attende la cassa integrazione. Dire che dobbiamo convivere con il virus è da dittatori”.

Diego Fusaro ha così commentato la situazione economica e politica attuale del paese: “Per uscire da questa crisi si deve togliere il terreno della ‘glebalizzazione’ dal controllo politico tradizionale e che impone un dominio del mercato globale. Occorre risovranizzare l’economia e porre di nuovo al centro la scelta della politica nazionale contro questi dispositivi. Serve più stato e meno mercato”.

redazione