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Attualità | 13 giugno 2020, 18:10

La cucina tradizionale spopola nel web e diventa internazionale

Il successo del "Gruppo Chef Colletti Giuseppe" e della "Staffetta della Cucina Ciocheciò"

La cucina tradizionale spopola nel web e diventa internazionale

Non serviva certamente il Coronavirus per scoprire che la cucina e il cibo rappresentano uno straordinario momento di aggregazione. Durante il lockdown sono nate diverse community, dove chef e appassionati di cucina hanno potuto condividere il periodo di isolamento interessanti momenti di confronto, lezioni di cucina e di divertimento, riscoprendo antiche tradizioni popolari.

Ciò che ha stupito di questa grande vivacità, che si è espressa attraverso i social, è stato il carattere internazionale dei partecipanti. Vi segnalo due gruppi, che hanno registrato molti partecipanti dell’estremo ponente ligure, accomunati dalla passione per la cucina e dalla voglia di condividere foto, video e ricette.

Il primo è Il gruppo “Chef Colletti Giuseppe”, che è nato a fine aprile e ad oggi ha superato quota 7.000 iscritti ed è in continua crescita.

Giuseppe Colletti è attualmente docente di cucina in una scuola professionale, con carriera ventennale e  spesso ospite di eventi e cene gastronomiche in giro per l’Italia, anche grazie alla sua esperienza londinese in due dei ristoranti più famosi di Londra vale a dire Cecconi e Zafferano.

Lo chef  durante l’emergenza ha aperto il gruppo come un passatempo rivolto a casalinghe ( e perché no a casalinghi) ed in genere a tutti gli appassionati di cucina.  In questa impresa che ha riscosso immediatamente grande successo è affiancato da chef e non solo: Patrizia Pugni, Giuseppe Gagliostro, Salvatore Coletta, Gabriele Gianotti, Mattia Viglione. Nel gruppo si condividono consigli e ricette, anche tramite dirette video e si è immediatamente allargato dapprima a tutto il paese, coinvolgendo realtà come Milano, Torino, Genova, Palermo, Reggio Calabria, Cuneo, Asti, Napoli, Bari e tante altre città poi all’estero, in particolare Regno Unito, Brasile, Stati Uniti, Australia e Argentina. I partecipanti arrivano da tutte le parti del mondo, in questi giorni anche Emirati Arabi, Hong Kong e Siria. La formula prevede dirette, dove si preparano piatti semplici e alla portata di tutti, alternate a gare settimanali che premiano il piatto più bello realizzato con un ingrediente proposto dagli organizzatori.

Un posto dove potersi sentirsi in buona compagnia e perfezionando le proprie competenze culinarie.

“Vorrei complimentarmi con tutti – ci racconta Giuseppe Colletti - per i piatti postati fatti con passione e tanto amore. Lo scopo di questo gruppo è dare spazio a tutti senza essere giudicati, e forse proprio in questo sta il vero motivo del nostro grande successo. Come amministratore del gruppo ringrazio tutti e invito a iscriversi in questa grande famiglia di appassionati di cucina”.

Il secondo gruppo è la “Staffetta della Cucina Ciocheciò”, che non è aperto a tutti, ma riservato agli amanti di un turismo basato sulla relazione, che favorisce l’incontro tra chi ama ospitare offrendo cose semplici, ma ugualmente interessanti, ed accompagnando le persone alla scoperta di cose nuove, genuine, autentiche.

Un gruppo che registra la presenza di partecipanti in tutti i continenti ed ha una spiccata vocazione internazionale. Partita il primo maggio, la staffetta terminerà a fine giugno. Ogni partecipante, invitato da un altro che ha già aderito alla staffetta, presenta la sua ricetta preferita con un post in questo gruppo. La ricetta dovrà essere semplice e con gli ingredienti che trova in casa e che sono stagionali e locali. Potrà essere una ricetta della tradizione o anche creata con ciò che si ha, ma deve essere in pieno stile "Ciocheciò". Possono fare parte del gruppo non solo i partecipanti alla staffetta, ma anche coloro che sono interessati anche soltanto a seguire le ricette ed i racconti.

Al termine verranno raccolte tutte le ricette che verranno pubblicate sul blog  e saranno raccolte e pubblicate in un libro, che verrà proposto in tutti i paesi coinvolti dalla staffetta.

In questo modo il gruppo è riuscito a coinvolgere migliaia di persone, e la più grande soddisfazione degli organizzatori è stata quella di aver creato un gruppo divertente e molto produttivo, che ha recuperato piatti e tradizioni perdute nel tempo. Ed una volta finita l’emergenza sanitaria è in progetto una grande festa per coinvolgere tutti i partecipanti.

 

Claudio Porchia

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