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Attualità | 20 maggio 2020, 07:25

Sanremo: lettera del presidente del Cda del Casinò Battistotti al Governatore Toti per chiedere la riapertura (Foto)

"Vorrei ringraziare - ha detto Battistotti - l’amministratore delegato, Giancarlo Ghinamo e il consigliere Barbara Biale oltre a tutti i nostri dirigenti per il lavoro meticoloso profuso in questo periodo per rendere l’azienda ineccepibile da un punto di vista delle misure sanitarie e di sicurezza".

Le sale da gioco del Casinò con le paratie anti Covid-19

Le sale da gioco del Casinò con le paratie anti Covid-19

Il presidente del Cda del Casinò di Sanremo, Adriano Battistotti, ha inviato al Governatore della Regione, Giovanni Toti, l’istanza per la riapertura al pubblico della casa da gioco matuziana.

Nella missiva Battistotti evidenzia come negli ultimi provvedimenti risulta che le attività economiche e produttive devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida, relativi al settore di riferimento, adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali.

Visto che la Regione può introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle vigenti, una di queste può essere associata perfettamente al caso dell’attività economica e produttiva del Casinò di Sanremo.

Sul piano della sicurezza sanitaria, Battistotti evidenzia come, vista l’assoluta particolarità ed unicità dell’attività di gestione di casinò e di linee guida regionali o nazionali per il settore, la casa da gioco sanremese, in piena conformità ai principi del protocollo relativo agli ambienti di lavoro sottoscritto lo scorso 24 aprile fra il Governo e le parti sociali, ha sviluppato ed approvato le proprie ed un ‘Piano di Attuazione’ che, dotati dell’accordo delle rappresentanze sindacali tutte nonché del parere favorevole dell’Asl.

Nelle 53 pagine del Piano di Attuazione e nelle 46 delle Linee Guida sono previste ingenti e massime misure di prevenzione e di protezione anti-contagio per la sicurezza della clientela, del personale, dei fornitori, insomma di tutti i soggetti che entrano in contatto con l’Azienda. Tra queste:
- controllo sistematico della temperatura corporea mediante termocamere di ultima generazione ad ogni ingresso dell’edificio della casa da gioco;
- contingentamento dell’afflusso di clientela limitato alle sole postazioni di gioco;
- installazione di divisori in plexiglass destinati a garantire per ogni singola postazione di gioco il distanziamento interpersonale;
- igienizzazione costante degli ambienti da parte di personale appositamente dedicato;
- distribuzione di mascherine e guanti e loro obbligatorio utilizzo da parte di clienti e dipendenti.

L’efficacia delle disposizioni è assicurata dalla presenza di dell’ampio ed articolato dispositivo di controllo interno (garantito anche da oltre 300 telecamere a circuito chiuso) caratteristico del Casinò matuziano, oltre che da un corpo di 15 agenti di vigilanza privata e dalla ampia dimensione dei saloni destinati al pubblico.

Nella lettera Battistotti ricorda al Governatore come la categoria di sicurezza per il lavoro valevole per è assegnata al codice Ateco 92.00.09 (quello cioè previsto per l’attività di Gestione di Casinò) è espressamente indicata come di rischio basso.

"Vorrei ringraziare - ha detto Battistotti - l’amministratore delegato, Giancarlo Ghinamo e il consigliere Barbara Biale oltre a tutti i nostri dirigenti per il lavoro meticoloso profuso in questo periodo per rendere l’azienda ineccepibile da un punto di vista delle misure sanitarie e di sicurezza".

Nella missiva viene poi evidenziata dal presidente del Cda, la gestione del Casinò per contro del Comune e che gli introiti dei giochi, al netto delle somme necessarie per la copertura dei costi di gestione, affluiscono nel bilancio dell’ente stesso, con riflessi  benefici sulla finanza dell’Ente locale e sul tessuto economico e sociale dell’intero territorio. Il tutto costituisce affidabile elemento di sostegno alla finanza locale.

Per il Casinò di Sanremo lavorano direttamente 231 dipendenti, mentre può essere stimato in altri 100 circa il numero dei dipendenti impiegati presso la Casa da Gioco da parte di imprese appaltatrici di servizi che lavorano per le imprese che prestano servizi all’azienda (ristorante interno, bar, pulizie, manutenzione, giardinaggio, vigilanza) in regime di appalto. Attualmente oltre il 90% è in regime di Fondo integrativo salariale.

Carlo Alessi

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