- 16 maggio 2020, 15:00

Liguri gente aperta: a tavola con il compagno Toti

La confusione regna sovrana e il ritorno alla normalità è ancora molto lontano.

Il prossimo lunedì con gioia riapriranno nella nostra regione diverse attività: negozi, bar, ristoranti, centri sportivi, parrucchieri ed estetisti.

Potremo finalmente curare la nostra bellezza

mentre per la ristorazione dovremo aspettare ancora un pochino per un ritorno alla normalità.

Ieri dopo un lungo  tira e molla fra Governo e Regioni si è raggiunto un accordo, che se non altro definisce delle linee guida che sono valide su tutto il territorio nazionale. Si mette così una pietra sopra un’autonomia regionale che si è dimostrata un ottimo strumento solo per alimentare polemiche politiche e campagne elettorali striscianti.

I rigoristi capitanati da Fontana sono stati battuti dai realisti guidati da Bonaccini e sostenuti dai ribelli  Toti e Zaia

 

Chef e ristoratori si muoveranno comunque con grande cautela perchè nessuno vorrà rischiare la salute propria, dei dipendenti e dei clienti ed esporsi inoltre alle sanzioni, che sono previste in caso di mancato rispetto delle linee guida.

 

Toti si è occupato in prima persona delle distanze

e non ha dubbi sulle responsabilità tutte di Conte

 

Mentre per il sindaco di Imperia i ritardi e la confusione sono colpa proprio di Toti.

 

Fortunatamente l’assessore al Turismo ha le idee chiarissime sul futuro della ristorazione

 

La ristorazione rappresenta per i cittadini un momento di piacere nel quale la convivialità è elemento importante. Con barriere e distanziamento non ci può essere piacere e convivialità. 

 

La burocrazia si è inventata l'autocertificazione per sedere allo stesso tavolo. 

 

la ventilazione dei locali è garantita della finestre aperte.

 

Eliminati i menu cartacei, da sostituire con lavagne o stampe monouso, ma indosseremo mascherine eleganti che toglieremo per mangiare....

Ma i clienti arriveranno?

Parafrasando Gabriel Marcia Marquez

“Nella vita non c’è luogo più triste di un …. Tavolo vuoto al ristorante”

Tiziano Riverso e Claudio Porchia