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Attualità | 13 maggio 2020, 07:11

Un futuro per la pista go-kart di Taggia: amministrazione comunale cerca un nuovo gestore per i prossimi 15 anni

AAA cercasi gestore per dare nuova vita alla pista go-kart di Taggia. Il Comune ha pubblicato l'attesa manifestazione di interesse per la concessione dell'impianto chiuso dal 2017.

Un futuro per la pista go-kart di Taggia: amministrazione comunale cerca un nuovo gestore per i prossimi 15 anni

AAA cercasi gestore per dare nuova vita alla pista go-kart di Taggia. Il Comune ha pubblicato l'attesa manifestazione di interesse per la concessione dell'impianto chiuso dal 2017. 

A giugno dell'anno scorso l'amministrazione comunale del sindaco Mario Conio aveva comunicato l'intenzione di voler procedere all'assegnazione del 'famoso' circuito. Sembrano un ricordo lontano gli anni d'oro della Pista degli Oleandri quando non era così insolito trovare piloti del calibro dei fratelli Schumacher o Max Biaggi e molti altri. Sono passati 26 anni dall'inaugurazione della pista e da quel 1994 il circuito si è fatto conoscere non solo tra gli appassionati locali o del nord Italia, arrivando ad attrarre persone anche dalla vicina Costa Azzurra.

Oggi la pista fa i conti con il tempo trascorso e la chiusura avvenuta nel 2017, dopo l'accesso fatto dal Nucleo di Polizia Tributaria di Sanremo della Guardia di Finanza e da ARPAL. Questa attività portò al sequestro dell'intera area. Al centro della vicenda la presenza di numerosi pneumatici fuori uso da kart, utilizzati come barriere di protezione. Arriviamo così a dicembre 2018, quando vengono ultimate le operazioni di bonifica, portate a termine dalla Dock's Lanterna. Oggi il tracciato è inutilizzabile come pista go-kart, andrebbe messo in sicurezza, sia per il manto stradale quanto per le barriere di contenimento.

Da qui l'amministrazione comunale intende partire per cercare di dare un futuro alla struttura e magari vederla rinascere. Per questo motivo è stata aperta una manifestazione d'interesse volta a conoscere se ci possano essere soggetti intenzionati a farsi carico della struttura, dandole nuova vita. I lavori sarebbero a carico del nuovo gestore, così come il pagamento delle utenze. A queste voci si aggiunge il canone annuale di 15mila euro da versare per i 15 anni di concessione. Conti alla mano, l'affidamento garantirebbe al Comune un'entrata di 225mila euro. 

La procedura scelta appare piuttosto snella tanto da potersi concretizzare entro i prossimi mesi. Questo primo step è volto a conoscere se ci siano soggetti affini a questo ambito, intenzionati a presentare una proposta per la gestione. Se arriveranno proposte valide e con tutti i documenti in regola, soltanto a quel punto, il Comune avvierà una procedura negoziata per l'assegnazione, attraverso il criterio dell'offerta più vantaggiosa. 

Stefano Michero

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