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Attualità | 11 maggio 2020, 17:28

Da lunedì prossimo la Regione vuole dare il 'liberi tutti': i Sindaci dell'imperiese sono d'accordo ma con disposizioni di sicurezza certe

Oggi abbiamo sentito i sindaci delle città più grandi della nostra provincia per capire cosa intendano fare, una volta emessa l’ordinanza regionale, ovvero se applicarla in toto o apporre alcune modifiche.

Da lunedì prossimo la Regione vuole dare il 'liberi tutti': i Sindaci dell'imperiese sono d'accordo ma con disposizioni di sicurezza certe

Nel consueto punto stampa di ieri sera il Governatore Giovanni Toti ha confermato l’intenzione della Regione di dare il via libera alla riapertura di tutte le attività. Da oggi negozianti, parrucchieri, estetisti, gestori di ristoranti e bar che non effettuano già il take away, e in generale i titolari di qualsiasi attività commerciale possono fare i lavori e qualsiasi azione necessaria, in vista della riapertura. Da oggi riaprono i bed and breakfast, le residenze turistico-alberghiere, gli agriturismi e gli affittacamere, per ospitare persone che si spostano per lavoro, ma anche i negozi che vendono articoli sportivi, per la pesca, la caccia, il campeggio e biciclette.

Nei giorni scorsi, anche nella nostra provincia, non sono mancate le rimostranze di commercianti ed imprenditori che chiedevano a gran voce la possibilità di riaprire le proprie attività ormai al collasso economico. Da diverso tempo si parla della possibilità, purtroppo, che alcune non possano nemmeno riaprire viste le difficoltà sopraggiunte per gli oltre due mesi di ‘lock down’. Oggi abbiamo sentito i sindaci delle città più grandi della nostra provincia per capire cosa intendano fare, una volta emessa l’ordinanza regionale, ovvero se applicarla in toto o apporre alcune modifiche.

A Ventimiglia il Sindaco Gaetano Sculllino segue con attenzione l’evolversi delle decisioni regionali e non ha nulla in contrario sulle aperture dei parrucchieri, bar e ristoranti ma solo dopo aver conosciuto le linee guida: “L’attenzione non deve essere minimamente abbassata – ha detto - perché ci sono dei dati positivi ma è anche vero che derivano dal comportamento di due settimane fa. Aprire le attività è importante perché la gente non ce la fa più economicamente, visto i soli ‘annunci’ degli aiuti governativi. E, inoltre, vogliamo capire cosa si vuole fare con il mercato del venerdì”.

A Vallecrosia il Sindaco Armando Biasi, in relazione alle attività produttive, si è dichiarato preoccupato per l’assenza di linee guida: “Per questo ci saranno problemi gestionali. Noi entreremo nel merito dei parchi giochi e delle spiagge, per capire le competenze nostre, per il relativo presidio. In questo momento i Comuni sono in default perché non ci sono certezze sugli incassi delle tasse. Abbiamo anticipato servizi senza coperture. Non entro nel merito dei contenuti delle ordinanze ma chiediamo risorse economiche per garantire ai cittadini di usufruire delle aree pubbliche”.

Per quanto riguarda Bordighera il Sindaco Vittorio Ingenito non crede che verranno modificate dal suo Comune le ordinanze che arriveranno dalla Regione. “Non che manchi la preoccupazione sanitaria che rimane alta, ma ora c’è quella economica e dobbiamo dare la possibilità alle aziende di lavorare. Praticamente non si è visto nulla di tangibile sul piano economico. Tranne i famosi 600 euro, manca tutto in relazione alle casse integrazione in deroga. C’è bisogno di lavorare anche se, dall’altra parte, si devono responsabilizzare i cittadini e lo faremo con campagne importanti, come quella di questa settimana in cui faremo nuovamente presente l’importanza dei dispositivi di protezione. Faremo anche capire che gli esercizi devono riaprire perché altrimenti l’economia rischia di saltare. Ho letto la bozza dell’ultimo Decreto ma mi sembrano delle alchimie complicate che impegnano gli studi e consentono di elargire solo briciole”.

Ad Ospedaletti il Sindaco Daniele Cimiotti conferma di essere sulla stessa linea del Governatore: “Noi ci adegueremo sicuramente. Io sono uno di quelli che spinge per aprire perché ritengo sia prioritario dare sfogo al rilancio dell’economia. Non possiamo pensare, infatti, che il problema economico diventi più grosso di quello sanitario. Il disastro è già enorme e, quindi, confermo che, utilizzando con grande attenzione i dispositivi di protezione e le precauzioni previste sul piano sanitario, dobbiamo assolutamente aprire”.

Il Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, ha detto: "Il ritorno alla normalità è quanto tutti noi auspichiamo, soprattutto per iniziare a risollevarci da una situazione economica difficilissima. Sono quindi favorevole alle riaperture di alcune attività commerciali e produttive ma questo deve avvenire con linee guida molto chiare che ancora non sono arrivate. I protocolli devono essere comunicati con largo anticipo agli enti locali e addetti ai lavori, in modo da evitare confusione interpretativa e dare a tutti la possibilità di adeguarsi per tempo. Inoltre ribadisco l'importanza di un attento monitoraggio dell'andamento epidemiologico del territorio, rafforzando i test diagnostici in modo da poter reagire prontamente a situazioni di nuove criticità sanitarie. Ovviamente un punto fondamentale rimarrà il senso di responsabilità di tutti le persone”.

A Taggia il Sindaco Mario Conio ha confermato l’idea della sua Amministrazione di  assecondare le proposte della Regione, con criteri di sicurezza: “Se non si riapre rischiamo contraccolpi economici drammatici”.

A Riva Ligure il Sindaco Giorgio Giuffra: “Per quanto riguarda le attività produttive, una volta date le linee guida non vedo come potremmo non aderire. D’altro canto stiamo attenti ai dati epidemiologici e alle misure per prevenire eventuali contagi, avvalendoci di uno studio sugli spazi esterni per andare incontro ale attività, che verranno concessi a titolo gratuito. La ‘Fase 2’ dovrà essere ordinata, messa in atto in totale sicurezza. Diverso il discorso delle spiagge libere (la stagione inizia il 4 giugno, ndr), per le quali ci riserviamo di capire quali sono le responsabilità delle amministrazioni e quali sono i nostri margini di manovra. Sicuramente è nostra intenzione creare un sistema virtuoso che consenta di utilizzare in totale sicurezza gli spazi per i bambini, che hanno sofferto molto del lock down”.

Da Imperia prima di esprimere osservazioni, dal comune dicono di voler conoscere le risultanze della conferenza Stato-Regioni, che è prevista oggi.

A Diano Marina il Sindaco Giacomo Chiappori ha confermato l’intenzione di voler mantenere l’ordinanza di Toti avviata oggi: “Sono dell’idea che le regole le deve fissare prima lo stato con il Dcpm e poi la Regione di concerto con Anci e i comuni. Non farò ordinanze restrittive che contraddicono Regione o Stato. Certo, in questo caso i comuni potevano essere contattati e non sempre è stato fatto, ma non voglio fare polemica”. Anche per l’ordinanza del 18 si adeguerà alla linea Toti “Sono d’accordo che bisogna riaprire ma sempre con regole e norme per la distanza sociale, l’igiene e le mascherine. Da adesso in poi i cittadini devono essere responsabili. Solo lo Stato ha dato le disposizioni e sta a loro applicarle”. E sul fronte della seconde case: “Bisogna andarci cauti per aprire le regioni. Ce ne sono alcune che ancora sono in emergenza e, quindi, bisogna valutare con attenzione la situazione prima di sciogliere le redini. Certo quando lo Stato e le Regioni decideranno in tal senso occorre che tutti rispettino le regole”.

A San Bartolomeo al Mare il Sindaco Valerio Urso ha evidenziato come le Regioni devono avere l’ok dal Governo: “Diciamo no a scelte autonome in contrasto con il Dcpm. Se il governo sarà favorevole bene, ma dovranno dire anche ai comuni come fare per eseguire i controlli”.

Redazione

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