Il comitato nazionale dei Tribunali accorpati (comitato di coordinamento per la giustizia di prossimità), che annovera le rappresentanze amministrative, forensi e associative delle città sede dei 30 Tribunali e delle loro sedi distaccate, tra cui Sanremo e Ventimiglia, soppressi a seguito della riforma della geografia giudiziaria, ha inoltrato ieri al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia e all’intergruppo parlamentare sulla "Geografia Giudiziaria", un' istanza con la quale ha ribadito le ragioni già da tempo rappresentate per giungere alla riapertura degli uffici giudiziari accorpati e ve ne ha aggiunto di ulteriori relativi all’emergenza epidemiologica. Occorre reperire nuovi spazi, per consentire la celebrazione di udienze del solo settore civile o penale a seconda delle esigenze e ciò per consentire una più cospicua trattazione delle udienze (altrimenti ostacolate dalle limitazioni personali connesse alla lotta al coronavirus) nella volontà di agevolare la ripresa economica, soprattutto per evitare assembramenti e per consentire il distaccamento sociale.
"Si riattualizza quindi l’esigenza di riaprire quei Tribunali chiusi- scrive in una nota il comitato nazionale dei Tribunali accorpati- alcuni anni fa, affinché possano alleggerire dal congestionamento gli attuali uffici giudiziari anche sotto l’aspetto sanitario: è un forte auspicio far sì che, ora più che mai, il 'servizio giustizia' torni vicino al cittadino e alla collettività".