Infermiere e salute - 26 aprile 2020, 07:00

Conosci davvero le mascherine per la difesa da Coronavirus?

Cronache dal fronte, e la lotta continua...con l'infermiere Roberto Pioppo

Conosci davvero le mascherine per la difesa da Coronavirus?

Gentili lettori, amici,

sono quasi due mesi che siamo entrati in piena guerra con questo temuto virus che ha lasciato alle spalle morti tra pazienti ed operatori sanitari.

In Rianimazione a Sanremo, non ci siamo mai fermati e nonostante numeri incoraggianti la strada è ancora lunga e sono ancora molte le persone che dobbiamo riportare in salute.

Vorrei però soffermarmi questa settimana su di un particolare molto discusso, a volte anche in maniera poco chiara, che ha creato molti dubbi ed usi sbagliati : le mascherine.

Tantissimi mi hanno contattato per avere delucidazioni in  merito, ed eccomi qua.

Spero vivamente che TUTTE le persone, soprattutto i miei concittadini si siano resi conto che il COVID-19 non sia uno scherzo: ha ucciso diverse migliaia di persone, ed ha fermato un Paese come mai successo dal dopoguerra. Questo dovrebbe far riflettere sulla gravità a tutti i livelli che un virus seppur invisibile riesca a mettere in ginocchio il mondo intero.

Si avvicina la riapertura delle attività, seppur con regole ben precise, e le nostre uscite per le attività quotidiane.

Questo non toglie assolutamente che il nostro comportamento debba essere esemplare ; siamo stati (quasi ) tutti a casa : ottimo, siete stati fantastici. Siamo andati a far la spesa (quasi) uno alla volta e una (beh) volta alla settimana. Così si comporta un Paese civile che comprende ciò che vuol dire fare gruppo.

Ma ora, questo spirito deve continuare per far si che il nostro lavoro, il nostro e vostro sacrificio non sia stato invano, soprattutto per le tante persone che hanno perso amici, parenti e conoscenti.

Una di queste accortezze sono le mascherine.

Le mascherine in maniera molto semplice possiamo dividerle in due gruppi : quelle ad uso sanitario, un vero e proprio DPI, e quelle non sanitarie che non rientrano nelle categorie certificate.

Sul lavoro io ho bisogno di mascherine certificate, sono a contatto con decine di pazienti COVID in condizioni critiche, e quindi avrò bisogno delle FFP2 o delle FFP3 : cosa sono? Sono mascherine, semi rigide, stratificate che possono proteggere gli altri e me stesso dal virus, con una efficacia abbastanza alta.

Ci sono però dei contro non indifferenti : sono molto costose (soprattutto ora) e hanno una durata massima di 6/8 ore d’uso per cui vanno cambiate molto spesso: non durano certo una settimana, e poche possono essere lavate. A chi sono indicate? Soprattutto per il personale sanitario.

Lasciamo stare la capacità filtrante in micron, poco interessa.

Arriviamo alle mascherine , cosiddette chirurgiche, quelle per intenderci che sono “plissettate”, e in giro si vedono di colore azzurro o bianco.

Queste saranno il nostro lasciapassare per poterci muovere, soprattutto in presenza di altra gente.

Sono costituite da tre o più strati di TNT (tessuto - non tessuto) tenute da due elastici da posizionare dietro le orecchie; alcune hanno laccetti da legare dietro la testa.

A cosa servono ? Non ci proteggono assolutamente dal virus, ma protegge chi ci sta intorno perché evita che i droplets,, ovvero le goccioline di saliva, possano passare da noi ad altri.

E allora che cosa me le metto a fare se non mi proteggono? Giusta osservazione, ma fino ad un certo punto. Se le utilizzo solo io sono un benefattore e gli altri degli egoisti, perché io difendo loro, mentre loro mi contagiano.. e allora qual’è il trucco? Indossarle TUTTI, e così facendo proteggeremo e saremo protetti.

E’ un discorso di civiltà,a cui  ci si dovrebbe arrivare da soli, ma noto che non sempre è così : non si deve arrivare alla multa per capire che abbiamo sbagliato perché di Covid,  si muore!!

Queste mascherine hanno una durata di 1-2 giorni, se le maneggiamo correttamente, altrimenti giornaliera o meno, se le bagniamo col fiato e/o le contaminiamo.

Anche loro hanno un costo e allora come fare in attesa che questo oggetto ritorni a prezzi normali? Molte regioni hanno dato l’indicazione di utilizzare le maschere in cotone riutilizzabili, lavabili o addirittura risterilizzabili : l’importante che il tessuto che trattiene il respiro non sia eccessivamente traspirante : un trucco? Indossare la mascherina, accendere un accendino davanti alla bocca e soffiare : se si spegne la mascherina non è adatta perché fa fuoriuscire troppa aria e quindi droplets. (rimedio casalingo ma efficace nel quotidiano, stando attenti a non prendere fuoco, ndr)

Chi è bravo a cucire si può sbizzarrire con vari tessuti e colori, magari copiando  da diversi siti che ne spiegano il confezionamento : interessante è creare una tasca dove inserire una membrana filtrante che si trova a rotoli su parecchi siti : avremo così una maschera carina, personalizzata, rilavabile, con in un più una tasca dove inserire un filtrante (monouso).

Ora che abbiamo capito cosa sono queste benedette mascherine vorrei un secondo parlare delle mani.

Se non abbiamo le mani pulite, è inutili avere belle mascherine. Le mani vanno lavate prima di mettere la mascherina con l’accortezza di non toccare MAI la parte interna  che va sulla bocca.

Prima di togliere la mascherina, rilavarsi le mani senza mai toccare l’interno.Per concetto la parte esterna della maschera è contaminata e non deve mai venire a contatto con l’interno, soprattutto usando le mani.

Essa va portata anche sul naso, altrimenti è INUTILE, non deve essere toccata continuamente e se contaminiamo l’interno è da buttare ( se di tessuto, da rilavare)

 

Infine un decalogo di comportamento (obbligatorio!!) che ci aiuterà nella ripartenza

1) Seguire le regole degli enti preposti

2) Se non è necessario non comprare maschere ffp2 o ffp3, basta la mascherina tipo “chirurgica”, ed il prezzo deve essere calmierato (in alternativa le maschere in cotone rilavabili)

3) Evitiamo luoghi affollati, cerchiamo di restare fuori da quel famoso “metro “ di distanza

4) Lavarsi spesso, molto spesso le mani, od usare un disinfettante alcolico ( ricordiamo anche di usare creme emolliente per il super lavoro che subiscono), mani pulite equivalgono a mani sicure.

5) Indossiamo la mascherina inserendo il primo elastico sul primo orecchio per poi agganciare il secondo. Solo dopo aggiustiamola bene sul viso con NASO e BOCCA COPERTI

6) Non tocchiamo MAI la parte interna della mascherina

7) Anche se non è piacevole, mentre parliamo ad un metro di distanza, non rimuovere, spostare o manipolare la maschera : così facendo annullate l’effetto barriera.

8) Pretendere che, anche chi sta con voi metta la mascherina, spiegando bene la sua importanza

9) A questo proposito aiutate le persone anziane nel fargli capire questo concetto fondamentale, o comunque tutti colori che sono restii all’uso

10) Prima di rimuoverla lavatevi BENE le mani, e partendo da un orecchio togliete l’elastico da ambedue.La maschera esternamente è contaminata

 

NON SEGUIRE LE REGOLE SIGNIFICA NON CAPIRE CHE SENZA L’AIUTO DI TUTTI L’ITALIA NON RIPARTE E IL VIRUS SARA’ SEMPRE LI : Lo volete veramente? SIATE ITALIANI RESPONSABILI, le regole ci sono e vanno osservate e spiegate a chi non le capisce!

 

Spero di essere stato chiaro :FACCIAMO TUTTI LA NOSTRA PARTE, IL VIRUS E’ LI, E UCCIDE

 

Riferimenti:

Ministero Salute

Ministero Salute 2

Ministero Salute 3

 

 

 

Disclaimer:

Tutti gli articoli redatti dal sottoscritto, si avvalgono dei maggiori siti e documenti basati sulle evidenze, ove necessario sarà menzionata la fonte della notizia: essi NON sostituiscono la catena sanitaria di controllo e diagnosi di tutte le figure preposte, come ad esempio i medici. Solo un medico può effettuare la diagnosi ed approntare un piano di cura.

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Le persone intervistate, parlano a titolo personale, per cui assumono la completa responsabilità dell’enunciato, e dei contenuti.

Il sottoscritto e Sanremonews in questo caso non ne rispondono.

 

Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura all’ Educazione Sanitaria.

 

Roberto Pioppo

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