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Economia | 22 aprile 2020, 09:24

Coronavirus, il grido d'aiuto alle Istituzioni delle agenzie di viaggio liguri: "Subito un tavolo per dare sostegni concreti al settore"

Il movimento che riunisce anche i tour operator chiede alla Regione e al Governo "liquidità immediata a tasso zero, ma anche sgravi fiscali e la proroga degli ammortizzatori sociali per i dipendenti"

Coronavirus, il grido d'aiuto alle Istituzioni delle agenzie di viaggio liguri: "Subito un tavolo per dare sostegni concreti al settore"

È un grido d’aiuto imponente quello rivolto al Governo e alla Regione dal movimento autonomo delle agenzie di viaggio e tour operator della Liguria. L’emergenza sanitaria dovuta al contagio da coronavirus ha messo in ginocchio il settore; in due mesi infatti, la crisi economica dovuta all’emergenza ha spazzato di fatto quanto costruito nel recente passato da piccoli e grandi imprenditori, ma soprattutto ha posto grandi punti interrogativi per il futuro. Non si conoscono ancora i dettagli della ‘fase 2’ e quindi al momento non si sa se il settore ripartirà e comunque restano forti dubbi in merito alla possibilità di viaggiare. “Siamo il settore che in un lampo non solo ha azzerato gli incassi abbassando la saracinesca, scrive il movimento in una nota stampa rivolta alle Istituzioni, ma ha letteralmente cancellato tutto il lavoro e gli investimenti dei mesi precedenti per l’intero anno lavorativo ed oggi si ritrova a non aver alcuna possibilità di ripresa. E nel pieno dell’emergenza, mentre arrivavano solo ed esclusivamente annullamenti e insistenti richieste di rimborsi immediati, ognuno di noi ha lavorato ininterrottamente per riportare a casa ogni singolo viaggiatore che a causa della chiusura delle frontiere non riusciva a rientrare nel proprio paese o ancor peggio si trovava all’estero bloccato in quarantena.

Ad ogni singolo viaggiatore- chiosa il movimento- abbiamo dato assistenza e conforto e con estrema difficoltà e fatica, abbiamo trovato le migliori soluzioni possibili per riportare tutti a casa. Il nostro lavoro non si limita all’organizzazione o alla vendita di un “pacchetto di viaggio”, dietro ad ogni nostra attività ci sono amore, passione, sacrifici, anni di esperienza e responsabilità. La nostra professionalità l’abbiamo dimostrata più che mai in un momento così drastico, nel non abbandonare nessuno a se stesso, essendo sempre costantemente presenti, mentre a nostra volta stavamo affrontando la più brutta delle tempeste”.

Il settore del turismo, ricorda il movimento autonomo delle agenzie di viaggio e dei tour operator liguri, rappresenta il 13% del Pil. Adesso con la tanta attesa 'fase 2' gli operatori del settore denunciano che comunque, una volta ritornati presso le proprie attività, “a fine giornata non avremo niente nel cassetto, purtroppo siamo stati i primi ad accusare il colpo e saremo gli ultimi a ricominciare”. Le richieste alle Istituzioni con in testa la Regione Liguria è che al più presto venga organizzato un tavolo dove poter partecipare attivamente, insieme alle associazioni categoria, per predisporre un “valido piano di aiuti concreti all’intero settore, in attesa della tanto sperata ripresa”.

Il movimento mette nero su bianco gli aiuti che il Governo e la Regione potrebbero mettere in campo. Prima su tutti “la garanzia di liquidità immediata a tasso zero con finanziamenti a fondo perduto”; il lockdown infatti, ha portato non solo l’azzeramento del fatturato dell’intero settore, ma anche la cancellazione del lavoro dei mesi precedenti. Successivamente il movimento chiede la proroga degli ammortizzatori sociali per i dipendenti di agenzie di viaggio e tour operator che “anche nel momento in cui sarà concessa la riapertura delle attività commerciali, la ripresa sarà talmente lenta e compromessa che necessariamente andrà a gravare sul mantenimento dell’occupazione”; vengono richiesti anche gli sgravi fiscali per l’intero anno 2020 ossia la sospensione dei contributi e non la semplice proroga. “Senza un immediato e consistente sostegno, concludono i rappresentanti del movimento ligure,  si assisterà al crollo a catena di tutto il comparto con irrimediabili impatti sull’economia, sull’occupazione diretta e sull’importantissimo indotto collegato al nostro settore”.

Redazione

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