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Politica | 21 aprile 2020, 18:29

Sanremo: dopo la riunione 'fiume' di ieri l'Ugl chiede un nuovo incontro per l'intesa sui reparti produttivi

Il sindacato di categoria chiede l'equa distribuzione dei sacrifici per tutti i dipendenti ed una definizione dettagliata delle esigenze tecniche produttive indispensabili alla riapertura del Casinò.

Sanremo: dopo la riunione 'fiume' di ieri l'Ugl chiede un nuovo incontro per l'intesa sui reparti produttivi

Servirà un altro incontro tra il Cda della Casinò Spa ed i sindacati per parlare del futuro della casa da gioco matuziana, in chiave economica.

Lo sostiene il sindacato di categoria Ugl che ha percepito positivamente il fatto che la dirigenza abbia recepito l’istanza dell’8 marzo, relativa alla necessità di redigere un ‘Piano operativo straordinario’: “Allo stesso tempo però purtroppo – evidenzia l’Ugl - abbiamo constatato l’approssimazione (6 pagine scarne) e la mancanza assoluta dei relativi dati economici di supporto. Sembra opportuno rilevare infatti che, dopo averci prospettato una prima bozza sulla quale avevamo già predisposto le nostre osservazioni, nel giro di sole 24 ore (speriamo non a causa di interferenze), il Cda ci ha inviato un nuovo piano sostanzialmente modificato. Questa superficialità e confusione nella redazione ci pare un chiaro segnale della esclusiva volontà di assolvere ad un mero adempimento formale, anziché espressione di capacità e competenza gestionale della fase emergenziale”.

L’Ugl evidenzia che, al momento, nulla è stato deciso e nulla è stato firmato al termine di una riunione fiume nella quale si è esaminato un documento composto per l’80% dell’applicazione di misure anti Covid 19: “Un obbligo imposto dal decreto sicurezza e su questo tema si è trovata ampia condivisione ma, per il restante 20% (sulle problematiche legate ai reparti produttivi, non è arrivata nessuna intesa o recepimento, al contrario di quanto si potrebbe dedurre dalle dichiarazioni apparse sui media. Ci si dovrà rivedere nelle prossime settimane in quanto nessuna delle equivoche, approssimative e torbide proposte del Cda è stata accettata”.

L’Ugl Terziario ha chiesto, prima di formulare qualsiasi idea, una totale adesione a due principi inderogabile: “Vogliamo l’equa distribuzione dei sacrifici per tutti i dipendenti a tutti i livelli. Ad oggi sono stati ritoccati soltanto gli stipendi del 90% dei lavoratori, mentre per alcuni dipendenti la retribuzione è rimasta invariata. Chiediamo inoltre la definizione dettagliata nel piano operativo, delle esigenze tecniche produttive indispensabili alla riapertura del Casinò e dell’organizzazione ed ottimizzazione della relativa forza lavoro effettivamente necessaria”.

Redazione

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