La famiglia del dott. Remo Vichi di Vallebona hanno voluto inviare un ricordo del loro congiunto. Oltre a questa testimonianza vengono ringraziate le tante persone che in queste ore hanno espresso cordoglio e costernazione per la scomparsa del medico.
“Ieri il nostro babbo (era il babbo per figli nipoti generi e nuore) ha compiuto l'ultimo suo viaggio dall'ospedale, dove peraltro non sarebbe mai voluto essere, al cimitero di Vallebona. La sua comunque lunga vita è stata interrotta bruscamente proprio mentre si stava preparando ad affrontare una nuova giornata con i suoi ormai lenti ritmi e cadenze pacate ma tutto eseguito autonomamente senza aiuto, pervicacemente da solo per affermare la sua presenza e la sua voglia di fare”.
“Ha vissuto sempre come ha voluto, nessuno schema, consuetudine, tradizione, ha mai intaccato la sua persona. Le convenzioni sociali, essenziali per la vita nella comunità, erano per lui spesso un inutile corollario, rispettate ma non totalmente accettate, mai hanno condizionato il suo modo di essere. La maniera con cui ha svolto la professione lo rispecchiava in pieno: poche parole essenziali, pochi fatti necessari, sempre presente sia come medico che come persona. Ha esercitato la professione come vera e propria missione, il dovere di essere vicino alla gente era l'imperativo categorico della sua esistenza, indipendentemente da quello che accadeva intorno: molte testimonianze riceviamo di quando giungeva a casa dei suoi pazienti alle tarde ore della sera o quando il mondo si fermava per una eccezionale nevicata, o in piena notte, quando l'unico riferimento era il medico condotto, lui era lì, vicino a chi lo aveva chiamato. Era felice e orgoglioso di essere il medico della gente, a lui non interessavano la fama o il successo, era contento solo del riconoscimento per l'impegno e la capacità che poi, forse, gli venivano riconosciuti”.
“Era medico, in pensione da molti anni, ma sempre medico, sempre iscritto all'ordine professionale, sempre interessato alla professione. Molti colleghi più giovani di Lui ci testimoniano la loro considerazione, stima e ammirazione per la sua volontà di essere sempre aggiornato, testimone e attore partecipe dei cambiamenti che sono avvenuti nel tempo nell'assistenza alle persone. Molta gente lo ha conosciuto, riceviamo da tutti messaggi di stima, affetto, partecipazione, che ne evidenziano la sua simpatia. Vogliamo sottolineare soprattutto simpatia, nel vero senso del termine, approccio benevolo verso chiunque, tutti uguali, tutti persone uniche e come tali tutti eccezionali. Simpatia verso la natura le piante i fiori, si sorprendeva sempre alla vista di un fiorellino e verso gli animali, amava i suoi gatti e le sue galline”.
"Ne siamo commossi e grati e vogliamo ringraziare veramente tutta la comunità della partecipazione che ci dimostra. In un momento difficile come oggi, per l'epidemia da COVID 19, che preoccupava Remo ma che forse non sarebbe riuscita a condizionarne la vita, le persone si rammaricano per non poter partecipare fisicamente alle esequie del dr. Vichi, noi ne sentiamo comunque la vicinanza e il calore e vogliamo ringraziare tutti, un forte abbraccio a tutti”.
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