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Economia | 16 aprile 2020, 12:45

Coronavirus e crisi economica: ad Arma di Taggia nasce l'iniziativa NegoziCittàViva, uno spazio di riflessione per la rinascita del tessuto commerciale (Video)

Ne abbiamo parlato con uno degli ideatori, Stefano Di Luca, videomaker e comunicatore dietro questo progetto che sta riscuotendo successo.

Coronavirus, crisi economica e futuro delle attività commerciali. Argomenti di attualità nazionale che oggi entrano anche nel mondo locale, con un'iniziativa nata ad Arma di Taggia: NegoziCittàViva. Questo il nome di una pagina Facebook creata la scorsa settimana e che ha già raggiunto 150 like, oltre a numerose adesioni da parte del tessuto economico cittadino, fatto di tante attività, piccole botteghe, artigiani e molti negozi di quartiere.

Dietro questa iniziativa troviamo Stefano Di Luca, videomaker e comunicatore, in questo caso anche figlio di commercianti. Un dettaglio che accompagna una sensibilità verso l'ambito dei negozi e dell'economia ad essi collegata. Al suo fianco c'è Antonello Mollo, commerciante locale che ha un passato con numerose esperienze nel settore ed attività seguite anche a livello extraregionale. Grazie all'appoggio con il CIV Il Piano di Arma di Taggia e con il benestare arrivato anche dall'amministrazione comunale, quella che era un'idea è diventata ben presto qualcosa di più concreto, prendendo rapidamente forma online.

L'INTERVISTA INTEGRALE CON STEFANO DI LUCA 

In questo momento di crisi non si può aspettare bisogna essere pronti e rapidi nel dare una risposta – spiega Di Luca – Il tessuto commerciale di Arma di Taggia è stato quello più sensibile ed immediato nel rispondere ma noi siamo aperti a tutti. Siamo una comunità che si fonda sul principio d'esistenza di una città che sia viva e veicolata dalle attività commerciali. Non ci rivolgiamo solo ai commercianti ma anche ai clienti. Una città senza i negozi è una città che non piace, avvilente, meno sicura e meno attraente”.

Oggi su NegoziCittàViva trovano spazio numerosi videoselfie di commercianti armesi, il messaggio è rivolto alla comunità e nella sua semplicità appare diretto e chiaro: “Ci siamo e non vediamo l'ora di tornare”. La pagina nasce per fare rete d'impresa in uno spazio che non si riassuma solo in un esercizio social ma che serva a creare confronto e condivisione, per ragionare anche su quella che sarà la Fase 2, la nuova normalità con cui tutti dovremo confrontarci a partire da maggio.

“Questa forma di visibilità non è un desiderio di apparire a tutti i costi ma una necessità di affermare la propria esistenza. - conferma Di Luca che aggiunge - Mettendoci la faccia uno dichiara di essere vivo, attivo e presente. Queste attività non sono morte semplicemente si stanno riorganizzando. Se si vuole sfruttare al meglio questo momento bisogna fare analisi e riflessioni per cercare di andare avanti migliorandosi”.

I negozianti sanno che per riaprire bisognerà essere pronti a cambiare. La Fase 2 comporterà modifiche e novità connesse all'emergenza sanitaria, dal rispetto delle misure di distanza sociale, passando per l'igienizzazione dei locali ed anche l'online. NegoziCittàViva propone un confronto costruttivo per conoscersi e condividere idee e proposte per ripartire con più slancio di prima, lasciandosi alle spalle questo momento di crisi sanitaria ed economica che ha messo in ginocchio tante famiglie. Un passo verso un'identità digitale che sia una vetrina e sostenga questa rinascita.

“Non tutti i commercianti hanno una dimestichezza con la rete, i social media e l'e-commerce. - analizza Stefano Di Luca - Noi gli diamo un supporto aiutandoli a far crescere la propria attività. Tutto in modo gratuito perchè nessuno deve fare cassa con questa operazione. L'idea di raccogliere tutti è di creare un linguaggio comune, condiviso che maturi insieme. Quindi perchè no, un salto di qualità che serva a far capire che forse è necessario comprendere che ci si debba porre in modo differente. Un confronto su quando si ritornerà”.

Se oggi l'incipit è volto a ragionare insieme e fare rete, la prospettiva futura è quella di iniziare a fare i conti con il mondo nuovo che si troverà al momento della ripartenza del sistema Italia.Speriamo che il futuro sia roseo e come pagina di rimanere un punto di riferimento non più per l'emergenza ma di confronto per la crescita. Adesso bisogna riuscire a sopravvivere poi si dovrà riuscire a ricrescere” - conclude Di Luca.

Stefano Michero

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