ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Attualità

Attualità | 16 aprile 2020, 07:14

Coronavirus, quale futuro per il mondo dei balneari? Abbiamo fatto il punto con la categoria e le Istituzioni (Video)

"A queste condizioni è meglio non avviare la stagione, ma occorrono garanzie": con noi Mario Conio, Raffaella Pannizzi e Mauro Gambino

Coronavirus, quale futuro per il mondo dei balneari? Abbiamo fatto il punto con la categoria e le Istituzioni (Video)

Troppi sono ancora i nodi da sciogliere per il settore balneari. Nonostante lunedì scorso il presidente della giunta regionale ligure, Giovanni Toti, abbia emanato un'ordinanza che consente ai gestori di iniziare i lavori di manutenzione straordinaria anche in provincia di Imperia gli imprenditori hanno voluto attendere prima di mettersi all'opera. C'è ancora poca chiarezza in merito e i gestori vogliono prima comprendere se davvero sarà possibile andare al mare quest'estate e soprattutto se riceveranno gli aiuti statali in modo da poter affrontare al meglio la stagione estiva. Imperia e Sanremo News ha affrontato l'argomento-attraverso una trasmissione- realizzata con il sindaco di Taggia, Mario Conio, con Raffaella Pannizzi presidente di "Spiagge Armesi" e Mauro Gambino, titolare dello stabilimento balneare "Idelmery " di Arma di Taggia e i giornalisti Carlo Alessi e Angela Panzera.

Per il primo cittadino Conio "è necessario iniziare a prevedere cosa sarà il prossimo futuro, la cosiddetta fase 2 e quindi leggo l'ordinanza di Toti in maniera positiva poiché dà una visione, una prospettiva per iniziare a mettere in campo quelle attività, seppur limitate, per andare a predisporre i lidi balneari; certo in questo momento vige un'incertezza generalizzata. Non sappiamo quando e se comincerà la stagione balneare e quando soprattutto terminerà l'emergenza dovuta al contagio da Coronavirus". Per Gambino, adesso è troppo presto fare programmi bisogna infatti, "procedere per step, la prima fase non è predisporre i servizi, ma è decidere quali saranno i comportamenti basilari da tenere all'interno degli stabilimenti. Occorre decidere un protocollo che sia inderogabile di comportamento e poi anche l'uso delle mascherine e la distanza sociale. All'interno dei lidi occorre stabilire se ci sarà o meno la possibilità di socializzare, vivere lo stabilimento balneare quest'anno non sarà uguale all'anno scorso. Va messo tutto nero su bianco. Adesso è prematuro pensare ai servizi da offrire. Successivamente ai protocolli di comportamento, occorre valutare la fruizione dei lidi in una situazione di criticità. All'interno degli stabilimenti balneari può succedere niente come può succedere di tutto. Si pensi a un malore, ad un improvviso cambiamento climatico, e allora come ci si deve comportare? Come poi si deve gestire il salvataggio? Non ci si può esimere dal salvataggio ma l'addetto va tutelato e quindi ad oggi come si fa? Come lo mettiamo in sicurezza? Davanti a queste problematiche, e ce ne sono tante, come si fa a programmare il tutto?".

Se il Governo deciderà, dal 4 maggio in poi, di avviare la fase 2 questa non sarà uguale per tutte le Regioni. Il turismo ligure è composto principalmente da vacanzieri francesi, lombardi e piemontesi. Con la pandemia in atto appare improbabile che saranno riaperti i confini nazionali e soprattutto non è detto che i villeggianti provenienti dalle altre regioni possano venire quest'anno in Liguria per trascorrere le proprie vacanze, essendo tra le regioni maggiormente colpite dall'emergenza coronavirus. "Può sembrare assurdo, ma se la situazione sarà davvero questa, forse è preferibile non aprire quest'anno le nostre strutture- ha affermato Raffaella Pannizzi-  perché non avrebbe senso in queste condizioni. Non si tratta solo dal punto di vista economico, ma anche della salute. Nei confronti di queste regioni non sappiamo quando si concluderà questa emergenza e le persone non siano predisposte di poter decidere di venire in vacanza, ma anche se lo decidessero nel momento in cui decidano di venire presso le nostre strutture come potremmo affrontare questa situazione? Dovremmo chiedere un certificato con le analisi che hanno eseguito? Se sono stati contagiati o meno? Noi come ci porremo nei loro confronti? Dovremo avere anche noi un certificato? E ciò non riguarda solo per le spiagge private, ma anche per le libere attrezzate".

Sul fronte degli aiuti economici il pensiero del primo cittadino di Taggia è netto: "la preoccupazione è tanta. Se si fermano le spiagge, si fermano anche gli alberghi e di conseguenza si ferma un settore intero, un settore strategico della nostra economia. I dubbi dei balneari sono anche i miei dubbi. Occorre un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti:sindacati, gli esercenti, gli amministratori e Regione con una conseguente conferenza Stato-regioni. Si deve elaborare necessariamente un protocollo. I nostri balneari non sono lì per fare beneficenza è normale che devono avere il giusto ritorno economico e ad oggi non si sa quanti ombrelloni si potranno avere, se dieci, venti o 50. Non escludo un intervento statale a supporto della categoria. Oggi non ci sono le condizioni di equilibrio economico per gestire gli stabilimenti balneari alla luce delle norme attuali. Le scelte sono due: o non avviamo la stagione così evitiamo di far perdere del tempo ai gestori oppure si fa un piano serio dove si danno protocolli e regole serie insieme a mezzi economici per dare quello che è un servizio alla comunità. Lancio quindi, ha concluso il primo cittadino di Taggia, un appello a tutela della categoria. Il governo deve essere presente".

Tanti quindi, sono gli interventi che la categoria si aspetta dalle Istituzioni. Nello specifico, per Raffaella Pannizzi "sarebbe opportuno che la Regione Liguria emanasse una circolare in cui si attesta che per quest'anno i canoni non vengono pagati ciò per noi sarebbe un'importante agevolazione. Sospendere quindi, il pagamento, ma non procrastinarlo o rateizzarlo nel futuro, ma proprio escluderlo. I comuni poi, potrebbero annullare la tassa sulla spazzatura che è una tassa annuale e già questo sarebbe un altro punto importante. ci sgraverebbero di una parte di una parte di spesa che potremmo evitare. Lo Stato poi, deve mettersi in testa che deve rinnovare ed estendere le nostre concessioni. Nell'affrontare questa nuova stagione noi dovremmo sostenere delle nuove spese, si pensi agli igienizzanti, ai dispositivi di sicurezza, all'igiene continua dei servizi, solo per citarne alcuni, investimenti che avranno si spera comunque una durata poiché si spera che almeno nel 2021 l'emergenza sia finita. Nel 2020 però perderemo le concessioni perché decadranno. Da anni quindi stiamo chiedendo che il Governo ci dia l'estensione sino al 2033 in modo da consentirci una certezza per il futuro, per una programmazione strategica".

Mauro Gambino infine, si appella all'unità della categoria in modo che tutti gli operatori possano affrontare al meglio questa situazione emergenziale. "Dobbiamo assolutamente fare il punto fra di noi, occorre valutare quale sia il rischio minore. Al momento non riesco a proiettarmi in una stagione balneare compressa in tutta questa serie di restrizioni. Dobbiamo essere compatti; nel momento in cui, per cause di forza maggiore non potremmo procedere, la categoria deve essere compatta e chiedere garanzie per il futuro. Noi rinunciamo alla stagione estiva per il bene pubblico, per il bene personale e dei nostri dipendenti, sacrifichiamo una stagione, ma non lo facciamo solo per noi ma per la salute pubblica perché noi siamo luoghi di aggregazione pubblica e siamo al servizio della comunità. Quindi è un grosso sacrificio che riponiamo sulle nostre spalle, su quelle delle nostre famiglie, sulle nostre economie. Ma dove è lo Stato? Ancora oggi l'estensione al 2033 delle concessioni non è garantita, se noi diamo questo segnale, se noi compiamo questo grande passo di civiltà, di rinuncia comunque ad un profitto, abbiamo bisogno di garanzie per il futuro".

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium