Politica - 07 aprile 2020, 18:44

Istruzione: Assessore Cavo “Giornata surreale sul fronte scuola, dal Ministro Azzolina nessuna risposta”

"il Ministro non ha risposto a nessuna di queste domande, cosi’ come non ha risposto a nessuna delle richieste avanzate dai colleghi delle altre regioni. Ha chiuso la videoconferenza, chiudendo il suo video, evidentemente scollegata dal suo partito sul territorio, un cortocircuito ormai evidente”.

“Una giornata davvero surreale sul fronte scuola oggi: in consiglio regionale ho visto depositare un ordine del giorno poi argomentato da Pd, Italia Viva e Linea Condivisa che tra le altre cose chiedeva alla Giunta regionale con grande enfasi di prevedere di prevedere un sostegno per le scuole paritarie ,in particolar per i nidi e per le scuole materne, per compensare le perdite per i mancati introiti dovuti a questo periodo di chiusura e chiedeva di prevedere aiuti al sostegno del rimborso delle rette. Un’ora dopo in un incontro stucchevole e inconcludente di tutti gli assessori regionali in videoconferenza con il Ministro Azzolina ho chiesto alla ministra dell’Istruzione, rappresentante della stessa parte politica dell’opposizione che in Liguria, di  assumere una posizione chiara  a sostegno degli emendamenti presentati da Regione Liguria (e fatti propri dalla commissione delle regioni) al DL Cura Italia proprio a sostegno del sistema dell’istruzione paritaria di ogni ordine  e grado".

Lo dichiara l’assessore regionale all’Istruzione Ilaria Cavo rispondendo così alla richiesta di misure a sostegno delle scuole partitarie  avanzate dall’opposizione in consiglio regionale e facendo il punto sull’incontro con il Ministro Azzolina. "Al Ministro glieli ho personalmente elencati tutti: detraibilità delle rette, pagamento di una quota bambino di 100 euro per i servizi educativi dell’infanzia privati, l’istituzione di un fondo per la dotazione degli strumenti di didattica a distanza anche per gli  alunni delle scuole paritarie (sostegno della formazione professionale e degli ITS). Ebbene il Ministro non ha risposto a nessuna di queste domande, cosi’ come non ha risposto a nessuna delle richieste avanzate dai colleghi delle altre regioni. Ha chiuso la videoconferenza, chiudendo il suo video, evidentemente scollegata dal suo partito sul territorio, un cortocircuito ormai evidente”.

“Per quanto riguarda la fine di questo anno scolastico e l’inizio del prossimo abbiamo chiesto chiarezza – continua Cavo - visto  è stata unilateralmente ipotizzata una ripresa a inizio settembre, anche se la competenza della programmazione è una competenza che lo stato condivide con le Regioni e visto che il calendario scolastico è frutto di una delibera regionale. Abbiamo chiesto scelte condivise. Anche su questo punto attendiamo ancora risposte che ci auguriamo possano arrivare quanto prima per il bene della scuola, dei ragazzi e delle loro famiglie”. 

Redazione