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Attualità | 03 aprile 2020, 07:11

Coronavirus, con l'emergenza sospese le attività giudiziarie, ma il tribunale si attrezza per le udienze a distanza

Dallo scorso 9 marzo le attività all’interno dei tribunali sono ferme, salvo, per quanto riguarda il penale, direttissime e convalide. La misura si potrebbe estendere ad altri processi, ma gli avvocati avvertono: "Non diventi prassi dopo l'emergenza"

Coronavirus, con l'emergenza sospese le attività giudiziarie, ma il tribunale si attrezza per le udienze a distanza

In vista delle probabili proroghe dei provvedimenti di restrizione, per evitare l’espandersi del contagio da coronavirus, anche il tribunale di Imperia si sta attrezzando per la stesura di un protocollo per le udienze a distanza, che riguarda sia il civile che il penale. Dallo scorso 9 marzo le attività all’interno dei tribunali sono ferme, salvo, per quanto riguarda il penale, direttissime e convalide per cui è già stato sperimentato, finora con successo, il sistema da remoto grazie alla piattaforma Microsoft Teams.

Alcuni colleghi – spiega l’avvocato Eugenio Aluffi, consigliere dell’ordine imperiese – hanno manifestato l’esigenza di non partecipare alle udienze per il rischio di contagio, soprattutto chi ha persone anziane in casa. Per questo è stato fatto il protocollo che riguarda le direttissime e le convalide, ovvero le udienze in cui sono presenti, oltre alle parti, anche le forze dell’ordine, con maggiore rischio di assembramento”.

Già prima dell’esplosione dell’emergenza, il tribunale di Imperia si era attrezzato, tramite l’installazione di alcuni monitor in aula Trifuoggi, di disporre collegamenti per le testimonianze a distanza, mentre per quanto riguarda i collegamenti dalle carceri di Imperia e Sanremo esiste già la possibilità di utilizzare Skype.

A piccoli passi ci avviciniamo al futuro, - spiega Aluffi, che però avverte – Noi avvocati non siamo favorevoli a questa forma di comunicazione, che si è resa necessaria in questa fase di emergenza”.

Se è infatti possibile, per difensore e imputato, colloquiare privatamente attraverso una linea telefonica riservata, per Aluffi, che esprime il parere dei colleghi penalisti: “Questa forma di comunicazione è limitativa rispetto al poter parlare vis-à-vis con il proprio assistito. In caso di dubbi è difficile interrompere l’udienza e consultarsi con lui, e anche per quanto riguarda gli esami dei testi, le parti sono messe di fronte a uno schermo, le risposte si percepiscono meno che di persona. Sembrano dettagli, ma non lo sono, la presenza, in questi casi fa la sua parte”.

Per quanto riguarda il civile, il segretario dell’ordine degli avvocati, Giovanni Maria Ferrando spiega che è ancora tutto in divenire. “Al momento è disponibile sul sito la bozza di protocollo di CSM e CNF – spiega l’avvocato a Imperia News – E’ allo studio la possibilità di fare udienze a distanza per quanto riguarda l'ambito civile le cui attività sono sospese. Si vedrà dopo il 15 aprile cosa deciderà il presidente del tribunale, salvo proroghe”. 

Francesco Li Noce

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