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Attualità | 08 marzo 2020, 07:18

L’emergenza Coronavirus non colpisce la mimosa per la Festa della Donna: “Ordini rispettati e buone vendite”

Resta un pizzico di cautela per la vendita al dettaglio, ma il flusso dell’ingrosso è stato soddisfacente

L’emergenza Coronavirus non colpisce la mimosa per la Festa della Donna: “Ordini rispettati e buone vendite”

Anche se il periodo contemporaneo non è certo il migliore per festeggiare, il mondo in qualche modo deve andare avanti e non ci si dimentica che domenica, 8 marzo, è la Festa della Donna. Una ricorrenza spesso additata come commerciale e figlia del capitalismo contemporaneo, ma per il mondo della floricoltura locale rappresenta una fetta importante con la vendita di mimosa che apre alla bella stagione in arrivo.

Ma come sta reggendo il fiore simbolo delle donne in periodo di Coronavirus? Dalle parole di Franco Barbagelata, direttore del Mercato dei Fiori di Sanremo, trapela soddisfazione per un settore che sembra aver resistito bene all’ondata Coronavirus: “Per noi i giochi si sono chiusi qualche giorno fa, abbiamo lavorato molto con l’ingrosso senza particolari problemi. Non è stata un’annata eccezionale, ma normale. Ho sentito molti addetti ai lavori e mi è stato detto che ordini sono stati rispettati, ora lavoriamo nell’ultima settimana con ambulanti e piccole partite”.

Ora c’è un po’ di scaramantica apprensione per la vendita al dettaglio, ma non abbiamo sentori negativi - prosegue Franco Barbagelata - ovvio che se ci sono delle limitazioni alle mobilitazioni di persone può anche esserci una contrazione dei consumi, ma siamo speranzosi”.

Soddisfazione anche per Gianluca Boeri, presidente ligure di Coldiretti: “Da quanto ho sentito dai produttori possiamo dire che è andata bene, la stagione ha avuto un inizio molto anticipato per via delle alte temperature e questo ha fatto partire prima anche la raccolta. Il prodotto ha retto bene la conservazione. Purtroppo parte del prodotto è andato perso per via del forte vento. Sul piano del commercio, invece, si temeva che ci fosse una diminuzione della richiesta, siccome la Festa della Donna è una tradizione tutta italiana. Ma, per fortuna, la riduzione della richiesta è andata incontro a una minor offerta e quindi i prezzi sono rimasti buoni”.

 

Pietro Zampedroni

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