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Politica | 01 dicembre 2019, 11:49

Incontro su riorganizzazione uffici di Polizia di Frontiera sul territorio nazionale, SIAP: “A Ventimiglia occorrono risorse su un territorio frontaliero”

Roberto Traverso: “La Liguria non può permettersi chiusure ma rafforzamenti"

Roberto Traverso

Roberto Traverso

Mercoledì 11 dicembre a Roma presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale si terrà un confronto con i sindacati di polizia sulla riorganizzazione degli uffici della Polizia di Frontiera sul territorio nazionale.

“La Liguria non può permettersi chiusure – afferma Roberto Traverso, Dirigente Nazionale SIAP - ma rafforzamenti e non accettiamo la proposta della chiusura della Polizia di Frontiera di La Spezia: il SIAP lo ha detto con forza recentemente al Dirigente della Prima Zona della Polizia di Frontiera di Torino, (responsabile delle frontiere della Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta) per farlo sapere con chiarezza al Ministero dell’Interno.

Inoltre abbiamo colto con soddisfazione la notizia che il Prefetto di La Spezia abbia lanciato segnali di di perplessità in merito all’inserimento dell’Ufficio della Polizia di Frontiera del capo luogo di provincia spezzino per evitare di perdere risorse per la sicurezza.

Una scelta che il SIAP ha immediatamente avversato quando mesi fa si è cominciato a parlare di un taglio incomprensibile vista l’importanza del ruolo svolto dai poliziotti specializzati sull’argomento polizia di frontiera.

Chiudere presidi specifici per raccogliere qualche unita per aumentare gli organici della questura, è la dimostrazione della gravità della situazione nella quale si trova la Polizia di Stato in questo delicato contesto storico.

C’è bisogno di assumere nuovo personale con urgenza anche perché gli addetti ai lavori, a partire dallo stesso Questore, sanno benissimo che se si chiudesse la Polizia di Frontiera, sarebbero ben pochi i poliziotti che resterebbero sul territorio spezzino perché coglierebbero l’occasione di usufruire del beneficio di farsi trasferire in altre sedi.

La Liguria non può permettersi di perdere presidi di polizia di frontiera, la situazione è gravissima non solo a La Spezia.

Nel porto di Savona il prossimo 12 dicembre partirà la nuova piattaforma Maersk e malgrado il SIAP abbia lanciato da mesi un grido d’allarme gli organici della Polizia di Frontiera non sono stati rafforzati. Anzi!

La piattaforma Maersk creerà senza alcun dubbio ulteriore terreno fertile per la criminalità organizzata e se non si rafforzeranno le forze dedicate all’attività investigativa le conseguenze sulla sicurezza sul territorio ligure saranno gravissime.

Su un territorio notoriamente infiltrato dalle organizzazioni mafiose il personale della polizia di frontiera di Savona già oggi è costretto a doppi turni di lavoro sottraendo personale alla Polizia di Frontiera di Genova costretto ad evitabili gravose aggregazioni a discapito dell’attività della Polizia di Stato nel porto di Genova.

Ricordiamo che il porto di Genova è considerato come la porta del mercato della droga per l’Europa.

Per non parlare di Ventimiglia dove le carenze di organico sono cronicizzate e le esigenze operative di un territorio frontaliero come quello imperiese diventano ogni giorno sempre più impellenti.

Pertanto - conclude il Dirigente Nazionale SIAP -, tornando alla paventata chiusura della Polizia di Frontiera di La Spezia ci auguriamo che possa essere prontamente scongiurato a partire dal prossimo incontro ministeriale del prossimo 11 dicembre”.

C.S.

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