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Attualità | 30 novembre 2019, 07:14

Badalucco chiama e l'architetto Stefano Boeri risponde, il sindaco Matteo Orengo gli ha chiesto 'un'idea' per il restyling di piazza Marconi (Intervista)

Il famoso architetto è da sempre legato a queso piccolo paese della valle Argentina dove dal 2015 è anche cittadino onorario. Ecco che cosa sta accadendo.

Badalucco ha lanciato una richiesta d’aiuto al famoso architetto Stefano Boeri e lui non si è tirato indietro. Galeotto è stato il Bistrot dell’Ulivo di quest’anno (la manifestazione organizzata da Rossella e Franco Boeri Roi, ndr), quando a luglio, il neo eletto sindaco, Matteo Orengo, ha avuto modo di incontrare il noto ideatore di alcuni dei progetti più iconici contemporanei, pensiamo al bosco verticale di Milano ed al Parco del Polcevera ed il Cerchio Rosso di Genova.

Del resto Stefano Boeri è molto legato al piccolo borgo della Valle Argentina. I legami dell’architetto milanese a Badalucco risalgono al nonno paterno, ma l’amore per il paese è proseguito con numerose visite e amicizie coltivate nel tempo. Un affetto speciale sottolineato nell’estate 2015 sul Corriere della Sera in un inserto dedicato alle piazze del cuore dove, accanto alle agorà internazionali, Boeri aveva collocato la piazza del Duomo badalucchese. Una provocazione forse, ma che ha avuto una eco importantissima tanto che l’allora amministrazione comunale fece qualcosa di nuovo: convocò un consiglio comunale in piazza e gli consegnò formalmente la cittadinanza onoraria.

Con il passare del tempo, il legame è rimasto ben saldo nel tempo ed oggi è Badalucco a rivolgersi all’architetto. Lui ha avuto alcune delle idee più innovative nel campo dell’architettura, capaci di sposare la fruibilità dei luoghi con un’anima green. Oggi è stato chiamato dal paesino a ‘immaginare’ una nuova piazza Marconi. Uno spazio che i badalucchesi doc chiamano ‘il giardino’ ma che oggi di verde ha ben poco. Un dato che il sindaco Matteo Orengo ha voluto fare proprio, ponendolo come sfida per il suo mandato iniziato a giugno 2019.

“Ricordo bene l’incontro avvenuto a luglio e quanto detto - racconta Matteo Orengo -. Mi sono permesso di dirgli ’Ti hanno fatto cittadino onorario, sei a Badalucco e dici di tenerci, citi il paese come posto del cuore, mi farebbe piacere se regalassi a Badalucco non un progetto ma un’idea di come vedresti il restyling di piazza Marconi’. All’indomani, alle 9, ci siamo visti e lui si è fatto un’idea della piazza, gli utilizzi che avrebbe dovuto avere e gli usi che ha. L’ha guardata un pochino. L’ha studiata. Poi, gli ho mandato planimetrie e la documentazione. Posso confermare che ci sta lavorando. Personalmente mi  piacerebbe che uno degli architetti più importanti al mondo e culturalmente più green, intervenisse in un giardino che oggi è un blocco unico di cemento sovietico”.

Che cosa ha chiesto a Boeri? “Quella è la piazza delle grandi feste di Badalucco e così dovrà rimanere - sottolinea Orengo – e dovrà avere la flessibilità e quindi un’organizzazione degli spazi tale che ci permetta di continuare ad ospitare gli eventi a partire dalle nostre due manifestazioni più importanti: il Festival dello Stoccafisso e l’Invito al Vino. Questo potrebbe essere fatto ad esempio con l’uso di strutture semovibili, come dei grossi vasi che possano essere inseriti nel contesto ma anche spostati in caso di necessità. La piazza dovrà avere soprattutto del colore e del verde perchè questo luogo riprenda vita con alberature ed infiorescenze. Nutro grandi aspettative”.

Il restyling dello spazio pubblico è già partito. Il primo passo è stato il posizionamento di un ulivo, donato al paese da un residente. Anche se l’idea complessiva è di creare un luogo che sia un monumento all’oliva taggiasca ed ai muretti a secco, patrimonio dell’Unesco.

“Il restyling della piazza deve essere totale - spiega il primo cittadino – ed intanto stiamo lavorando bene per dare alla Pro Loco una struttura definitiva per la cucina ed il bar. Questo implicherà avere anche una maggiore libertà d’azione sulla piazza. Stiamo valutando anche con il progettista di spostare le prese d’aria che si trovano oggi sopra la piazza, vicino a quelle enormi panchine in cemento, andandole a ricollocare sulla parete laterale. In questo discorso rientra anche la struttura ‘Badaboom’, nata per volontà di un gruppo di giovani e come risposta ad un giardino grigio ed arido senza verde. Un progetto che venne finanziato con una campagna di crowdfunding, al quale peraltro avevo partecipato anche io. Parlando con l’ideatrice, abbiamo convenuto su come sia difficile fare manutenzione, il legno della struttura non è più in buone condizioni. Quindi mio malgrado credo che l’unica soluzione sia smontarlo. Di Badaboom il valore vero era la volontà di dare una risposta, di partecipare, di migliorare un luogo. Quello è encomiabile”.

Sulla base di quanto ha chiesto all’architetto Boeri, come dovrebbe diventare piazza Marconi? “Innanzitutto, non mi dispiacerebbe se con la sua genialità ci riuscisse a dare un’idea che sia per quanto possibile anche economica, perchè le risorse non sono molte ma credo che ci siano possibilità concrete per ottenere un finanziamento che renda l’opera fattibile. Vorremmo riuscire ad avere un’idea ma anche a poterla realizzare. Mi piacerebbe che un giorno la gente potesse venire a Badalucco anche per vedere ‘Il giardino’ ideato dall’architetto Stefano Boeri. Sarebbe motivo di grande orgoglio. Questo potrebbe creare anche un’indotto portando il nostro paese ad essere motivo di studio ad esempio degli studenti di architettura e comunque punto di interesse per le persone che apprezzano le opere di questo illustre professionista” conclude il sindaco Matteo Orengo.

Stefano Michero

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