Crisi Rivieracqua, Amat sulla richiesta di ritiro istanza fallimentare: "A decidere è il comune di Imperia"

Al termine dell’assemblea dei sindaci su Rivieracqua, è emersa la volontà di chiedere ad Amat, tramite il Comune di Imperia, di ritirare l’istanza di fallimento che dovrà essere discussa il prossimo 20 dicembre in tribunale.

Una decisione già nell’aria, ma finora inedita che vedrà il comune e la sua partecipata a dover decidere se ritirare o meno l’istanza presentata dalla precedente gestione della società, allora presieduta da Barbara Pirero per i debiti di Rivieracqua per un totale di 3 milioni di euro.

“Se Amat ritirerà o meno l’istanza bisognerebbe chiederlo al Comune, Amat è una sua partecipata. - spiega l’attuale presidente Maurizio Temesio a Imperia News – Credo che al momento non ci siano le condizioni, magari ci saranno, qualche passo avanti è stato fatto, bisognerà farne molti altri, magari verranno fatti”.

Temesio, commentando l’esito dell’assemblea di questa mattina ha spiegato: “Il fatto che i comuni di Sanremo e Taggia accettassero l’ingresso del privato è una novità di oggi, per cui gli scenari sono diversi rispetto a prima, per cui faremo delle valutazioni. Ora tocca alla politica decidere”.